“Pio La Torre non ha segnato solo la lotta alla mafia, ma anche il modo di fare politica. Non ho avuto la fortuna conoscerlo, ho iniziato a fare politica proprio nel 1982, ma appartengo indubbiamente a quella generazione che ha iniziato la propria militanza grazie all’esempio e alla forza di persone come lui e al messaggio che con la loro vita hanno dato a tutti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenuto ieri pomeriggio all’incontro “Il racconto di un uomo tenace e appassionato: Pio La Torre – 40esimo anniversario”, organizzato all’Acquario Romano alla presenza, tra gli altri, dell’attrice Pamela Villoresi, di Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, di Gianpiero Cioffredi, presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Legalità della Regione Lazio, dell’assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Tobia Zevi, di Walter Veltroni, di Giancarlo De Cataldo e di Tommaso Vittorini.
In particolare, ha sottolineato Zingaretti, “l’importanza dell’impegno di Pio La Torre è evidente su due temi che sono diventati identitari: l’impegno per la pace e la lotta contro le mafie, non delegando più solo alle procure e alle forze ordine l’impegno in questa battaglia”.
Ecco le foto di Umberto Pizzi.
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