Skip to main content

Per recuperare lo svantaggio nei confronti delle aziende rivali, ByteDance si era fatta furba. Contravvenendo alle regole, la società madre di TikTok stava sfruttando gli strumenti di intelligenza artificiale di OpenAI per costruire il proprio modello linguistico. Peccato che tra i divieti imposti dalla società americana ci sia quello di non utilizzare i propri servizi per favorire lo sviluppo dei competitors. Cosa che invece ByteDance ha fatto, secondo la ricostruzione di The Verge che ha lanciato la notizia, pur sapendo che stava giocando all’interno del perimetro dell’illegalità. Anzi, in base ai documenti che il giornale è riuscito a leggere, sembrerebbe che l’ordine dall’alto ricevuto dai dipendenti era di mascherare le evidenze, contraffacendo le prove “desensibilizzando i dati” trafugati. Il risultato era dunque scritto, con l’azienda californiana che ha sospeso l’account di ByteDance.

Nonostante la società cinese abbia respinto ogni tipo di accusa rivoltale contro e sebbene abbia dichiarato di aver ricevuto da Microsoft la licenza per operare con l’Application Programming Interface (API) GPT “per alimentare prodotti e funzionalità nei mercati non cinesi”, il portavoce di OpenAI, Niko Felix, ha chiarito che “tutti i clienti delle API devono rispettare le nostre politiche di utilizzo per garantire che la nostra tecnologia sia utilizzata a fin di bene. Sebbene l’uso delle nostre API da parte di ByteDance sia stato minimo, abbiamo sospeso il loro account mentre indaghiamo ulteriormente. Se scopriremo che il loro utilizzo non è conforme a queste politiche, chiederemo loro di apportare le modifiche necessarie o di chiudere il loro account”.

La vicenda apre due questioni. Una di carattere generale, con ByteDance che cerca di introdursi (a fatica, verrebbe da dire) nel mercato dell’intelligenza artificiale; un’altra invece di pubblica sicurezza.

Per iniziare dal primo punto, c’è da dire che la società sta cercando di eguagliare la connazionale Baidu, che già vanta un suo chatbot Ernie, l’ennesima sfida lanciata a ChatGPT, personalizzato per le esigenze dei suoi prodotti per facilitare e migliorare l’esperienza dei clienti. A questo si ispira ByteDance, alla ricerca del proprio chatbot, da realizzare secondo il modello su cui è stato costruito quello di OpenAI per poi aggiungere un database sui propri prodotti. Chissà che non fosse quello di cui scriveva il Time a giugno, quando parlava di un chatbot diffuso tra i dipendenti denominato Grace e basato su diversi modelli linguistici.

Anche TikTok starebbe pensando di servirsi dell’IA per la realizzazione di immagini, sebbene poi debbano essere messe ben in evidenza se vuole diffonderle anche nell’Unione europea. Questione di sicurezza, la stessa che preoccupa il governo americano. Quando avrà letto del furto di IA per mano di ByteDance, Washington avrà aumentato le sue convinzioni sul fatto che l’azienda operi per nome di Pechino e che, per contrastarla, serva prendere qualche contromisura.

ByteDance si fa la sua AI. Ma sfruttando il lavoro di OpenAI

Nel tentativo di costruirsi il proprio chatbot, la società madre di TikTok avrebbe trafugato tra gli strumenti dell’azienda americana, contravvenendo alla legge. Ora l’account è sospeso e rischia di essere bannato. Una dimostrazione di come il colosso cinese voglia accorciare il suo ritardo nell’AI, trasformandosi però in un pericolo alla sicurezza

Vaticano e benedizioni pastorali, la Chiesa non è più una dogana

La Dichiarazione sulle benedizioni è un passo decisivo per andare verso una società in uscita, verso l’umanità, una società non chiusa, non rigida, ma aperta, anche alla misericordia, per chi crede ovviamente quella del Padre. La riflessione di Riccardo Cristiano

Buona la prima di Treni turistici italiani. Il nuovo Espresso Cadore scala le Dolomiti

Di Miro Scariot

Il primo viaggio del collegamento Roma-Cortina inaugura un nuovo modo di viaggiare. Il convoglio è stato accolto con entusiasmo dai cittadini del Cadore e dagli amministratori

Chip, ecco come diminuisce il divario tra Usa, Cina e Taiwan

Secondo le ultime ricerche di mercato, grazie agli incentivi pubblici e ai nuovi investimenti regionali entro il 2027 il divario di produzione per i semiconduttori diminuirà tra Washington e Pechino rispetto a Taipei. Tuttavia, la frontiera tecnologica rimarrà sull’isola contesa…

Ucraina, Gaza, Mediterraneo. L'Italia nel mondo in subbuglio spiegata dall'amb. Checchia

“I servizi tedeschi avrebbero intercettato comunicazioni all’interno del circuito russo che potrebbero far pensare a un’aggressione della Russia a uno Stato Nato o alla Moldavia nell’arco dei prossimi tre-cinque anni. Teniamone conto”, ha detto l’ambasciatore a Formiche.net. “L’attenzione Usa all’Africa è da mescolare con il Piano Mattei, con la spinta della politica meloniana nel Mediterraneo”

Telefonata Crosetto-Austin per coordinare Italia-Usa (anche) sul Mar Rosso

Nella telefonata tra Austin e Crosetto si è parlato di regole e gestione di Prosperity Guardian. Washington ringrazia l’Italia per l’impegno e la prontezza dimostrata

Parlare di Crosetto per non parlare di mala Giustizia. L'opinione di Cangini

I partiti di maggioranza hanno difeso l’integrità del ministro nel denunciare lo sconfinamento della magistratura sul terreno politico, Pd e 5 Stelle hanno finto scandalo per le sue parole. Tra i pochi ad attendersi con cognizione di causa al merito della questione, il deputato di Azione Enrico Costa, da sempre in prima fila per una Giustizia giusta e rispettosa dei propri limiti costituzionali…

Ue-Usa, dazi su acciaio e alluminio rimandati al 2025. C’entra Trump?

Sembrava che una serie di nuovi accordi su acciaio, alluminio e materie prime avrebbero sotterrato definitivamente la questione delle tariffe. Ma gli accordi non sono (ancora) stati raggiunti, e l’entrata in vigore dei dazi è stata rimandata fino a dopo le elezioni Usa del 2024. Ecco perché è questione di prospettiva strategica

Sicurezza nel Mar Rosso, l’Italia c’è. Dreosto spiega perché

“Con la partecipazione alle attività, l’Italia riafferma e rilancia il suo interesse e attivismo nell’area” del Mar Rosso, spiega Marco Dreosto, segretario della Commissione Esteri e Difesa del Senato

Scherzi del mattone. Così i cinesi si scoprono più poveri

​Il collasso del mercato immobiliare sta polverizzando la ricchezza delle famiglie del Dragone, la cui maggioranza è proprietaria di un immobile. E così la crisi finanziaria si scarica sulla vita di tutti i giorni

×

Iscriviti alla newsletter