Skip to main content

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali

Chi sarà il nuovo presidente della Commissione nel 2014? Questa domanda, che nel passato riguardava solo pochi addetti ai lavori e alimentava i gossip politici europei, potrebbe avere questa volta una risposta diversa. Sembra infatti ormai certo che i partiti politici europei abbiano deciso di entrare direttamente nel gioco delle nomine fino ad oggi riservato al Consiglio europeo.

MERKEL CONTRARIA
Già nel corso della campagna elettorale i partiti dovrebbero indicare il nome del candidato a rivestire il seggio più alto nell’esecutivo di Bruxelles. I socialisti europei si stanno accordando sul nome dell’attuale Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. I liberali propenderebbero per Guy Verhofstadt. I democratici del Partito popolare europeo non hanno ancora deciso e così pure le altre forze politiche.

L’unica a opporsi apertamente all’indebolimento delle prerogative del Consiglio europeo è Angela Merkel che evidentemente teme di trovarsi il socialdemocratico Martin Schulz alla guida della Commissione. Anche se l’opposizione della cancelliera non è di poco peso, la decisione di procedere su questa nuova strada è stata presa.

PARTITI PROTAGONISTI
Uno degli argomenti che vengono normalmente utilizzati per giustificare questa procedura è la necessità di rafforzare il legame politico-istituzionale fra Commissione europea e Parlamento. Da questo punto di vista la proposta di indicare i candidati per il posto di presidente della Commissione avrebbe effetti a cascata.

Legittimerebbe il ruolo dei partiti politici europei; rafforzerebbe i legami fra di essi e i partner politici nazionali; darebbe forza e maggiore credibilità alle piattaforme programmatiche; personalizzerebbe la campagna elettorale. Riuscirebbe in parte anche a trasformare in europee elezioni che troppo spesso hanno solamente valenza nazionale. Infine renderebbe più “politica” la funzione di presidente della Commissione.

Proprio quest’ultima notazione ha sollevato le critiche e i timori di alcuni analisti europei. Uno dei ragionamenti che essi avanzano è che una figura “partisan” del Presidente della Commissione finirebbe per minare la sua indipendenza ed il suo ruolo di “guardiano” dei trattati.

A parte il fatto che l’indipendenza della Commissione è nei confronti dei governi e non dei partiti politici, il ruolo di guardiano viene svolto dall’intero collegio che vota a maggioranza qualificata, e non dal solo presidente.

Più in generale l’imparzialità o meno del presidente, che anche oggi in mancanza del meccanismo di elezione “diretta” rispecchia pur sempre un orientamento politico, va vista nell’ottica dell’esercizio delle competenze a lui attribuite e del controllo politico che ne farà il Parlamento europeo.

Leggi l’articolo completo

Gianni Bonvicini è vicepresidente vicario dello IAI.

Chi sarà il nuovo presidente della Commissione europea

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Chi sarà il nuovo presidente della Commissione nel 2014? Questa domanda, che nel passato riguardava solo pochi addetti ai lavori e alimentava i gossip politici europei, potrebbe avere questa volta una risposta diversa. Sembra infatti ormai certo che i partiti politici europei abbiano deciso di entrare direttamente nel gioco delle nomine fino ad oggi…

Bergoglio e Putin, cattolicesimo e ortodossia

In Russia, l’Ortodossia è molto più di una religione. L’esistenza di stretti legami fra “trono e altare” caratterizza l’intera sua storia. Dopo il tentativo di secolarizzazione sovietica, in cui la religione veniva considerata “l’oppio dei popoli”, il Cremlino considera nuovamente la Chiesa Ortodossa un pilastro dell’identità, della coesione e del patriottismo russi. La sostiene e la favorisce in ogni modo.…

Pizzi ossessionato dalla Santanché. Tutte le foto (non osé)

Fedelissima del Cavaliere, la più accanita tra i falchi, la Pitonessa: è Daniela Santanchè, tra tutti, ad attirare l'obiettivo di Umberto Pizzi che, per Formiche.net, ha immortalato i volti della rifondata Forza Italia proprio il giorno della sua rinascita al palazzo dei congressi dell'Eur. Un incontro ravvicinato - forse troppo? - che svela la passione con cui Daniela porta avanti…

Alfano, Mauro e Casini. I centristi corteggiati da Pizzi

Il tempo non è clemente, pioggia improvvisa e temperature autunnali hanno iniziato a condire il mese di novembre, e così anche gli sconquassi politici piovono uno dopo l'altro. La rottura interna al Popolo della Libertà, diviso ormai tra la rifondata Forza Italia di Silvio Berlusconi e il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano ha occupato le pagine di politica di tutti…

La guerra nel governo Letta sugli Ogm

Sembra un paradosso rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea (UE), ma nessuno dei ministri dell’agricoltura che si sono susseguiti nell’Italia repubblicana è mai stato favorevole a un confronto senza pregiudizi sugli organismi geneticamente modificati (OGM). Soprattutto per le specie vegetali o animali destinate al consumo o all’utilizzo da parte dell’uomo. Alcuni degli ultimi ministri - Alfonso Pecoraro Scanio (2000-2001), Gianni…

Ecco perché il documento di Aparecida è il faro di Papa Francesco

“Il documento di Aparecida non finisce in se stesso, non chiude, non è l’ultimo passo, perché l’apertura finale è sulla sua missione. Per restare fedeli bisogna uscire. Questo è in fondo Aparecida, che è il cuore della missione”. Con queste parole Jorge Bergoglio definiva il libro che aveva scritto nel 2007 alla fine della Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano ad Aparecida, in…

Vi spiego perché le privatizzazioni alla Letta non mi entusiasmano

Pochi elogi, molte critiche. Le reazioni raccolte finora da Formiche.net tra esperti, economisti e politici sul piano di privatizzazioni annunciato dal governo Letta oscillano fra nette contrarietà (l'economista Giulio Sapelli), forti perplessità (il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi) e aperture (l'economista Riccardo Gallo). Ecco l'opinione di Andrea Tavecchio, commercialista milanese, promotore insieme ad altri professionisti e imprenditori della società che edita il sito Linkiesta ed editorialista del quotidiano Il Foglio. Un…

Ecco le sinistre discussioni tra le destre

Cosa pensano le due destre italiane di privatizzazioni, legge di stabilità, Europa e governo? Da un lato Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa (quest'ultimo impicciato nel caso Fonsai), che tramite le "parole chiave" individuate nell'Officina Italia puntano ad un vademecum alternativo, per segnare il passo rispetto al fu Pdl ormai disgregato. Dall'altro il neonato Movimentoxlalleanzanazionale promosso dal…

Cercasi Centro di gravità Popolare

Il dado è tratto. E Scelta civica non è che un lontano ricordo. I Popolari che fanno riferimento al ministro Mario Mauro e l’Udc hanno chiuso la porta del tormentato rapporto con l’ex presidente del Consiglio e i suoi fedeli. E si preparano a scrivere la prima pagina di un nuovo progetto politico ispirato al Partito popolare europeo: "Popolare, democratico,…

Stadi calcio: De Luca (PLI) spinge sull'impiantistica sportiva, ma nel rispetto delle norme

"La costruzione di nuovi stadi di calcio è una grande opportunità per lo sviluppo del sistema calcio, da tempo settima industria italiana. Può generare posti di lavoro ed opportunità economiche per i territori di riferimento. Il Partito Liberale Italiano è in pieno accordo con il testo di legge predisposto dall'on. Dario Nardella (PD), fortemente incentrato sul tema dell'esclusione della clausola…

×

Iscriviti alla newsletter