Skip to main content

Il Migliore, Palmiro Togliatti, lo tradi’, non fece nulla per liberarlo anzi, insieme ai compagni di partito, ostacolo’ ogni iniziativa volta a ottenere dal Duce la liberta’ condizionata e poi, dopo la Liberazione, sfrutto’ la sua immensa opera teorica dei Quaderni del carcere per proporre da unico interprete ‘la via nazionale al socialismo’ restando sempre ‘staliniano’. Viceversa, Linge o l’Inge, cioe’ l’Ingegnere acomunista Riccardo Lombardi, gli fece da ‘tutor’ affiancando ed aiutando la cognata russa Tatiana Schucht nell’assistenza all’illustre compagno finito in carcere nel 1926. E’ quanto sostiene nel libro appena uscito per Marsilio Editori, ‘Il tradimento, Gramsci, Togliatti e la verita’ negata’, il docente di Storia Contemporanea all’Universita’ di Camerino, Mauro Canali che svela, a 76 anni dalla morte, il 27 aprile 1937, di Antonio Gramsci, “la sapiente opera di adattamento con cui il Pci ha costruito il mito della continuita’ Gramsci-Togliatti” e, per la prima volta, chi si nascondeva realmente dietro il nome di battaglia ‘l’inge’ o ‘linge’ o ‘l’ingegnere’ che torna frequentemente tra le carte del Partito comunista alla fine degli anni ’20. “E’ l’intoccabile Riccardo Lombardi prima vicino al gruppo di Guido Miglioli poi azionista quindi socialista – dice Canali – che all’epoca partecipa attivamente alla lotta antifascista: e’ un ‘compagno di strada’ di tutti gli antifascisti e anche dei comunisti, senza mai aderire al Pci. Di lui tutti hanno il numero di telefono per ogni evenienza: a Milano dove lavora ha un’unita’ operativa per l’espatrio, il depistaggio, la protezione dei ricercati”. Amico dell’avvocato Giovanni Ariis che si occupa dei ‘compagni’ finiti nella rete della polizia fascista o dell’Ovra, e dei comunisti milanensi, Lombardi, conosce a Milano la cognata di Gramsci, Tatiana, pochi mesi dopo l’arresto, e le fa da intermediario con i compagni comunisti. Non solo, ma entra in contatto anche con Piero Sraffa, l’economista della Bocconi che seguira’ anche lui dall’esterno il grande e prezioso prigioniero. “Lombardi poi e’ molto amico di Romano Cocchi che in quel momento e’ responsabile di Soccorso Rosso: e’ quindi probabile che si presti alla funzione di assistere Gramsci su indicazione o pressione di Cocchi”, aggiunge Canali. “Tatiana restera’ fedele e seguira’ sempre Gramsci: dopo la morte tornera’ a Mosca e con la sorella Giulia, moglie di Antonio, segnalera’ ai dirigenti del Pcus le manchevolezze di Togliatti ed i sospetti di Gramsci sul doppiogiochista Togliatti, mentre Sraffa cambiera’ idea ed opinione rispetto a Togliatti: fatto sta che Tatiana la spunta e Togliatti-Ercoli viene tolto da posti di responsabilita’ e gli viene affidata solo la propaganda per l’Italia”. Il tradimento di Togliatti verso Gramsci e’ duplice: inizia nel ’26 quando Gramsci a differenza di Togliatti non condivide ‘il metodo’ staliniano di repressione fisica e psichica del dissenso per arrivare alla ‘famigerata lettera’ spedita da Mosca e fatta recapitare in carcere a Gramsci nel ’28 prima del processo. “L’istruttoria finisce il 20 febbraio, la famigerata lettera di Grieco con tanto di francobollo russo arriva l’11 febbraio a San Vittore: come si fa a sostenere che essa non poteva far male? Ha nuociuto eccome a Gramsci, come gli disse il procuratore Macis! Perche’ Gramsci sospetta di Togliatti? Perche’ di lui non fidava, sin da quando, nel ’23, per isolare Bordiga, lui lavora per il centro e Togliatti non ha ancora deciso se mollare Bordiga: e di questa indecisione  Gramsci si lamenta con Leonetti: l’Ercoli ancora una volta subisce le personalita’ vigorose! Poi altri gravi espisodi, come la propaganda dell’Humanité sulla sua malattia ed i contrattempi sulla concessione di liberta’ condizionata, se non direttamente, non possono non vedere la presenza e la mano di Togliatti: non a caso Gramsci aveva sempre pregato Tatiana di non svelare mai i suoi intendimenti”. E dopo la Liberazione, ecco il secondo tradimento: tornato in Italia, Togliatti usa, sfutta, manipola, abilmente la straordinaria opera teorica di Gramsci per accreditare ‘il partito nuovo’ e per proporre ‘la via nazionale al socialismo’ elaborata in carcere da Gramsci il quale, conclude Canali, “ha una posizione molto laica, a differenza di Togliatti che non ci pensa due volte a votare l’art. 7, cioe’ il concordato che per Gramsci e’ la capitolazione dello Stato. E, a differenza di Gramsci, Togliatti restera’ sempre staliniano di ferro: basti pensare al ’56, all’invasione sovietica dell’Ungheria o al silenzio, nonostante il XX Congresso del Pcus: chissa’ come sarebbe andata la storia del Pci se non avesse avuto lo straordinario Gramsci alle spalle!”.

Gramsci, tradito da Togliatti ebbe Lombardi come tutor

Il Migliore, Palmiro Togliatti, lo tradi', non fece nulla per liberarlo anzi, insieme ai compagni di partito, ostacolo' ogni iniziativa volta a ottenere dal Duce la liberta' condizionata e poi, dopo la Liberazione, sfrutto' la sua immensa opera teorica dei Quaderni del carcere per proporre da unico interprete 'la via nazionale al socialismo' restando sempre 'staliniano'. Viceversa, Linge o l'Inge,…

Chi gioisce per il teatrino ipocrita chiamato Datagate

La notizia, rimbalzata velocemente sui media, dei 46 milioni di telefonate intercettate in Italia in un solo mese sicuramente fa rumore, ma è la prova abbastanza tangibile che non ci si trovi di fronte a uno scandalo. Impossibile infatti ascoltare un numero così grande di conversazioni. E le prime rassicurazioni in tal senso sono giunte dagli stessi 007 italiani, che…

Concerto di Renato Zero

Quindicimila in delirio, età media cinquant’anni. La mia comitiva, venti signore e un uomo. Orchestra, corpo di ballo e strumenti da perfetto star system americano. Le canzoni erano quasi poesie lette, intimità e grande rapporto tra il pubblico e Renato. Per me neofita molto bello davvero.

I partiti italiani alla prova del fundraising anglo-americano

Per le tre giornate della “Leopolda ‘13” Matteo Renzi ha colto ogni pausa per chiedere risorse economiche. E gli sforzi dell’aspirante leader del Partito Democratico si sono rivelati proficui visto che la raccolta di versamenti volontari ha raggiunto i 9mila euro. Tuttavia gli appelli dell’ex fautore della Rottamazione, coerenti con una politica di auto-finanziamento che in Italia ha trovato espressione nelle…

Viaggio fra i tumulti liberisti di Fare (con Boldrin sempre vincente)

Michele Boldrin è sempre più saldamente al timone di Fare per Fermare il declino che comunque vive momenti di tensione. Certo, le baruffe non mancano nel mondo liberale e liberista. Ecco una rapida carrellata con le ultimissime novità di una mozione che contesta l'economista leader del movimento turbo liberista fondato tra gli altri da Oscar Giannino. LA POLEMICA CON GUZZANTI…

Corriere della Sera, volano i piatti di carta fra Bazoli e Della Valle

Istruzioni per l'uso di interviste e colloqui finto retroscenati: quando i potenti (o sedicenti tali) parlano a microfoni aperti o a taccuini squadernati (e poi sempre controllati e rimaneggiati) le ipotesi sono almeno due. Prima ipotesi: il potente che esterna non conta più nulla, o comunque conta meno del passato, ma parla proprio per segnalare la propria esistenza agli addetti…

Come ottenere i migliori prestiti ed evitare il sovraindebitamento

Alcuni pratici accorgimenti da seguire per chi è intenzionato a richiedere prestiti o finanziamenti. Leggere bene le condizioni è necessario per non esagerare. Tra i finanziamenti più semplici da ottenere per i consumatori troviamo senz’altro i prestiti, nonostante le numerose offerte presenti sul mercato, tuttavia, è necessario valutare con cura quale sia la soluzione ideale per le nostre necessità e…

I tatticismi difensivi di Monti e Alfano

Se c’è un punto certo nella delicatissima e confusa fase in cui si trova il centrodestra italiano (dal centro sino alla destra) è relativo all’inutilità di retromarce che sanno di nulla. E non perché compiute senza la necessaria circospezione, tutt’altro: forse proprio perché sprovviste di quel coraggio che, dall’altro versante della barricata, Matteo Renzi sta instillando in ogni sua uscita.…

Israele, perché i negoziati accelerano (e il governo s'infiamma)

Nonostante le proteste dei famigliari delle vittime, Israele ha approvato la liberazione di 26 prigionieri palestinesi che domani sera torneranno in libertà. Si tratta del secondo gruppo dei 104 detenuti che il premier Benjamin Netanyahu si è impegnato a scarcerare negli accordi dei negoziati di pace con la Palestina. Alla trattativa ha partecipato tre mesi fa il Segretario di Stato americano,…

I funambolismi di Renzi

Matteo Renzi è proprio un ragazzo fortunato: qualunque posizione sostenga, qualunque proposta avanzi il sindaco di Firenze (perché nessuno indaga su come amministra la città di cui vorrebbe restare primo cittadino anche da segretario del Pd o conta quante volte, in un anno, il nostro è stato presente in Consiglio comunale?) le sue levate d’ingegno divengono l’espressione del "nuovo che…

×

Iscriviti alla newsletter