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L’Ucraina sta ancora pensando a Huawei e Zte per ricostruire le infrastrutture danneggiate dagli attacchi della Russia. Lo ha confermato Yegor Dubinsky, vice ministro del Digitale a Politico. “Legalmente siamo in una situazione molto strana”, ha dichiarato. L’Ucraina sta parlando con gli Stati Uniti e altri Paesi per unirsi alle iniziative occidentali per escludere Huawei dalle reti 5G, ma Washington e gli alleati “non ci hanno fornito alcuna prova ufficiale” dei rischi per la sicurezza associati al fornitore cinese, ha spiegato ancora.

“Non abbiamo prove ufficiali e secondo le regole degli appalti pubblici trasparenti stabilite dai nostri partner, Stati Uniti e Unione europea, dobbiamo assegnare il contratto all’offerente che proporrà il prezzo più basso – ovviamente si tratta di Zte e Huawei”, ha dichiarato ancora. “Siamo in una posizione molto, molto delicata in questo momento”. Da una parte i rischi spionaggio e dipendenza. Dall’altra le stime, secondo cui potrebbero essere necessari 2,3 miliardi di dollari per ripristinare l’infrastruttura digitale di Kyiv distrutta da Mosca.

Le parole di Dubinsky posso essere lette come un avvertimento ma anche una richiesta d’aiuto a Washington. Kyiv sembra conoscere i rischi delle dipendenze strategiche dalla Russia, basti pensare all’energia. E potrebbe non voler cadere in una situazione simile con la Cina per quanto riguarda la tecnologia.

Huawei e Zte in gara per la ricostruzione dell’Ucraina. Allerta negli Usa

“Siamo in una posizione molto delicata in questo momento” dice il viceministro del Digitale. Da una parte i rischi spionaggio e dipendenza. Dall’altra le stime, secondo cui potrebbero essere necessari 2,3 miliardi di dollari per ripristinare l’infrastruttura digitale di Kyiv distrutta da Mosca

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La manovra a prova di mercati (e di guerra) spiegata da Giorgetti

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Asimmetrica e partecipativa. La nuova cyberwar in Medio Oriente secondo Iezzi

Di Pierguido Iezzi

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