Skip to main content

Il pasticcio kazako consumatosi fra le stanze del Viminale e l’aeroporto di Ciampino presenta ancora punti oscuri ma di certo non si può negare che il governo non abbia intrapreso, magari tardi e magari male, la via della trasparenza. Il dibattito e il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno non hanno placato le polemiche. Per un verso si tratta di un esito inevitabile visto il clamore suscitato dal caso e per altro verso è un segnale nient’affatto positivo considerando l’impatto economico della relazione bilaterale fra Roma e Astana.

Per l’Italia il crinale è strettissimo: si vuole ‘recuperare’ la figuraccia fatta con il frettoloso e dubbio rimpatrio della signora Shabalayeva e della figlia e al contempo non pregiudicare lo storico e bipartisan rapporto con il regime kazako. Da questo punto di vista, l’impegno di Emma Bonino è esemplare e le vale l’apprezzamento più profondo.

Non è un caso, ahinoi, che ora tutto il pressing – interno ed esterno – sia diretto contro il nostro ministro degli Esteri. L’impressione, chiamiamola così, è che ci sia chi voglia spingere il nostro Paese a dichiarare guerra al regime di Nazarbayev o almeno ad imporre una sorta di “auto-embargo”. Se il Financial Times picchia duro su questo aspetto, non va trascurato che il settimanale Economist la scorsa settimana ha dedicato una intera pagina a dipingere le lodi dell’amato presidente del Kazakhstan citando persino, come credibile, la sua aspirazione al premio nobel per la pace. Questo dolce tiranno è l’incarnazione del male assoluto o è un idolo della sua popolazione? Né uno né l’altro. Fatto sta che, in una vicenda così contorta in cui sono entrati in campo (e sin dall’inizio) opachi interessi internazionali, all’Italia e al suo governo tocca procedere con fermezza sul piano della tutela dei diritti umani ma anche con realismo sul piano delle relazioni diplomatiche ed economiche.

In Italia, da pochi anni, esiste un Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Non è solo, come semplicisticamente si tende a pensare, l’organizzazione dei servizi segreti. E’ qualcosa di più, e di molto più rilevante. Si tratta dell’intelaiatura istituzionale volta a garantire l’interesse nazionale, ovvero “la protezione degli interessi politici, militari, economici, scientifici ed industriali dell’Italia”. In questa architettura trova un posto particolare, quello giusto, il Cirs che è il comitato interministeriale per la sicurezza nazionale: vi fanno parte il presidente del Consiglio, l’Autorità delegata (il senatore Marco Minniti) ed i ministri dell’interno, degli esteri, della difesa, dell’economia, dello sviluppo economico e della giustizia e le funzioni di segretario sono svolte dal direttore del Dis, ovvero l’ambasciatore Gianpiero Massolo.

E’, come facilmente si può dedurre, non un luogo di spioni ma una assise politica in cui si esaminano i dossier più rilevanti per l’interesse nazionale. Probabilmente, quanto accaduto a Casal Palocco alla fine di maggio e gli eventi che sono seguiti meritano ora un esame – non retrospettivo ma prospettivo – che tenga conto dell’esigenza di anteporre la ragione di Stato alla retorica tafazziana. Siamo fiduciosi che il governo stia agendo bene e le dichiarazioni della Bonino sono una conferma autorevole ma fare un ulteriore upgrade politico al nostro sistema di sicurezza nazionale potrebbe dare un segnale forte, ai kazaki e non solo, che la nostra sovranità non è in balia delle pressioni di chicchessia.

Kazakhstan, la Bonino, il Cisr e l'interesse nazionale

Il pasticcio kazako consumatosi fra le stanze del Viminale e l'aeroporto di Ciampino presenta ancora punti oscuri ma di certo non si può negare che il governo non abbia intrapreso, magari tardi e magari male, la via della trasparenza. Il dibattito e il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Interno non hanno placato le polemiche. Per un…

Papa Francesco a Rio, un ritorno a casa

Come accadde per Benedetto xvi, che fece il primo viaggio internazionale tornando in patria per la Gmg a Colonia, così per Francesco l’appuntamento a Rio è un ritorno vicino a casa, quasi alla “fine del mondo”, in America latina. È una coincidenza felice e importante: è questo il primo e per quanto ne sappiamo l’unico viaggio internazionale che il nuovo…

Ecco perché Assad è sempre più forte. La versione di Cameron

La guerra contro il regime siriano è a un punto morto. Bashar al-Assad è sempre più forte e i ribelli più deboli e divisi. In un’intervista alla Bbc, Cameron ha detto che Assad è un presidente “malvagio” ma sta riuscendo a difendersi dai ribelli. Per questo, il premier non è sicuro che il Regno Unito debba armare i rivoltosi. “La situazione…

Kate nel cuore dei sudditi come Diana

Sono trascorsi due anni dal matrimonio da favola con il principe William e da allora la sua popolarità non ha mai smesso di crescere. Kate Middleton, duchessa di Cambridge, ha raggiunto il difficile obiettivo di riempire il vuoto lasciato da lady Diana, mamma del marito, nel cuore dei sudditi britannici e da mamma acquista popolarità. "Non si tratta solo di…

Ecco perché sono decisamente a favore dei premi letterari

Il presidente della giuria letteraria del Premio Isola dell'Elba, prof. Alberto Brandani, intervistato da TeleElba nello speciale TG Premio Brignetti 2013, espone il suo pensiero in merito alla validità dei numerosi premi letterari che annualmente si organizzano in Italia.

Il Financial Times consiglia alla Grecia di uscire dall'euro

Non è solo una guerra tra default, quella che si sta consumando sull’asse Atene-Berlino, ma anche e soprattutto di comunicazione. Il Financial Times “riscopre” il cosiddetto Grexit, ovvero la possibilità che la Grecia esca dall’eurozona perché oggettivamente incapace di ripagare il proprio debito. Circostanza che, al netto di tabelle alfanumeriche e trend di mercato, è nota. L’editoriale del FT Il quotidiano economico sostiene ancora una volta…

Wi-fi libero, che cosa sta succedendo

Tutto come prima, peggio di prima? Il collegamento senza fili a Internet, che in molti Paesi permette ai cittadini di essere costantemente collegati alla Rete grazie al Wi-fi offerto dai locali pubblici, in Italia sembra un miraggio. Avevamo iniziato ad assaporarlo qualche tempo fa in tema di liberalizzazioni, se non fosse sopraggiunto sabato a sparigliare le carte un emendamento al Decreto del Fare…

Corriere e Repubblica, sfida su Alfano e Bonino

Come evidenziato più volte da Formiche.net, la strada intrapresa dai due maggiori giornali italiani si divarica sempre più. Questa tendenza non risparmia il caso Kazakhstan, sul quale si consuma l'ennesima "guerra di carta" tra Corriere della Sera e Repubblica. ATTACCO ALLA MAGGIORANZA Il quotidiano diretto da Ezio Mauro, che ha ormai apertamente sposato la causa renziana, affonda i suoi fendenti…

I viaggi di Doctor G, quando la poesia "parte" zaino in spalla

Versi e luoghi. Rime e paralleli, o meridiani, che si intrecciano magicamente. Quante volte abbiamo cercato, con impazienza e ingordigia tra gli scaffali delle librerie, volumi e racconti sui viaggi e sui mondi da incrociare e conoscere? Un esperimento diverso e in chiave metrica lo ha fatto Gian Carlo Di Renzo con una raccolta di poesie (Albeggi Edizioni) per la…

Il terzista cinese sbarca in Europa. Un segnale alle griffe

I marchi del lusso vanno in Cina a cercare chi faccia loro le scarpe, i marchi cinesi arrivano in Europa per ‘fare le scarpe’ ai brand europei. Come riportato da Business of Fashion, è il caso di Stella International Holdings, produttore asiatico di calzature per colossi come Prada e Lvmh, che pare essere pronto a puntare sul mercato europeo con…

×

Iscriviti alla newsletter