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“Liberali di tutta Italia unitevi” chiede il deputato veneto Giancarlo Galan, già governatore e ministro. Galan nella prima rivoluzione liberale di Forza Italia non solo ci ha creduto ma vi ha partecipato attivamente e oggi, preso atto che quelle promesse non sono state mantenute, chiede uno scatto di orgoglio alla nuova Forza Italia bis.

“Kermesse il 14 settembre per lanciare Marina” scrive Repubblica. Ha il carisma del padre?
Il carisma del padre ce l’ha solo il padre e così ne nasce uno ogni cento anni. Però ci va molto vicina. Soprattutto ha una dota straordinaria, quella di suscitare in noi – e con quel noi intendo quelli che nel ’94 ci hanno dato fiducia – entusiasmi e speranze, mobilitando i sentimenti. Credo sia la cosa più importante.

Come tornare a quello slancio?
Abbiamo vinto le elezioni promettendo la rivoluzione liberale, per cui il primo passo sarà quello di coinvolgere tutti i liberali.

Come Italia futura, Fermare il declino, Italia aperta?
È logico che dovranno essere con noi, saranno il laboratorio di idee e progetti. Dovranno essere il luogo dove costruire disegni di legge e iniziative. Purtroppo si è creata una dispersione conseguente alla delusione per ciò che non siamo riusciti a fare in termini di rivoluzione liberale. Immagino un rassemblement di tutti i liberali, e penso anche all’Istituto Bruno Leoni come il laboratorio perfetto per il nostro futuro. Per cui bene Italia futura e Fermare il declino, ma anche pezzi sensibili a questi temi che ci sono in Scelta civica. Certo, se poi siamo costretti ad affidare l’intero settore economico, quello dove l’incidenza del settore liberale è più forte nelle medicine da proporre, ad un tragico oppositore di queste ricette come è stato Giulio Tremonti, allora non abbiamo più speranze. Ma è un errore che non commetteremo nuovamente.

Il direttore di Formiche.net, Michele Arnese, ha coniato lo slogan “Forza Italia Futura”: potrebbe essere uno scenario percorribile?
Concordo, anche a livello sloganistico. Fra i miei limiti metto anche quello di aver esaurito la spinta di carattere fantasioso e valoriale. Questo di Forza Italia Futura mi piace ed è uno degli esercizi migliori che abbia ascoltato.

Il Veneto, ha assicurato lei stesso a Berlusconi, è già pronto alla campagna elettorale: dialogherete anche con il nuovo associazionismo che fa capo al leghista Flavio Tosi?
Per la Lega si può parlare oggi solo di declino e Tosi, che non è emergente ma intelligente, lo ha ben compreso. E dal momento che, oltre che intelligente è anche spregiudicato, sta liquidando la Lega di cui paradossalmente è il segretario regionale al fine di creare un suo movimento: mai visto nella storia. Credo che cercherà di appoggiarsi a qualcuno e, alla fine, punterà su un’alleanza con Renzi anche perché il suo obiettivo è la guida della Regione Veneto.

Le cosiddette colombe governative escono con le ossa rotte dalle nuove intenzioni berlusconiane?
Il loro disegno credo sia stato messo da parte. Inoltre è stata smascherata l’intenzione di chi, già dal dicembre di un anno fa, si poneva il problema di superare Berlusconi. In occasione del convegno di Italia Popolare c’era già tutto: programma, nome del nuovo partito e soprattutto c’erano quelli che nei salotti andavano ripetendo “con Berlusconi mai più”. Bisignani ne dice tante e il politicamente corretto consiglia di prenderne le distanze, ma francamente ne sbaglia poche.

twitter@FDepalo

“Liberali di tutta Italia unitevi”. Sì a Forza Italia Futura. Parla Galan

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