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Giorgio Napolitano, che è anche il Presidente del Consiglio superiore della magistratura, non può cancellare la condanna definitiva di Silvio Berlusconi. E non concederà la grazia, almeno nei prossimi mesi, al Cav. anche perché, sinora, non gli è pervenuta alcuna domanda. Possibilismo sul futuro, che potrebbe sfociare in un atto di clemenza, qualora Silvio dichiarasse di accettare la sentenza. Che è un atto diverso rispetto all’esecuzione della pena.
Lo ha spiegato, ieri, il Presidente, in una lunga, calibrata e dettagliata nota, nella quale ha invitato le forze politiche a confrontarsi, serenamente, evitando tensioni e scongiurando il rischio di elezioni anticipate, senza aver prima cambiato il “Porcellum ” di Calderoli.
Conosceremo presto le reazioni, in primis quelle di Berlusconi e dei suoi collaboratori. Prevarranno i falchi o le colombe?
Il Capo dello Stato, distinguendosi da Epifani, ha evidenziato, tra le righe, che la stabilita del governo Letta-Alfano e i problemi del Paese sono molto più urgenti rispetto all’espulsione dalla scena politica di un leader, il Presidente del Pdl, votato da milioni di elettori. Dal Quirinale, tuttavia, non è venuto il richiamo, atteso dal centrodestra, a rispettare le scelte dei cittadini e sulle garanzie per i parlamentari, previste dalla Costituzione, ma non più protette dall’immunità, abolita nel 1993, durante la bufera di Mani Pulite. Napolitano ha solo tranquillizzato Berlusconi, escludendo la sua detenzione in carcere.
E ha manifestato comprensione per il “turbamento” del leader e del suo partito all’indomani della stangata.
La cacciata dell’ex premier, peraltro, avverrebbe in conseguenza di una sentenza della Cassazione, che è stata pronunciata da un collegio, il cui Presidente, Esposito, è sotto indagine del CSM e oggetto di un’ ispezione ministeriale per aver anticipato, in un’intervista, in dialetto napoletano, i contenuti della decisione. Su tali aspetti, il Colle ha glissato, pur riconoscendo piena legittimità alle critiche ai provvedimenti giudiziari.
Intanto, Marina Berlusconi ha detto, per l’ennesima volta, che non salirà in politica, per guidare la coalizione di centrodestra.
La figlia del Cav. resterà attestata- ci si chiede negli ambienti politici-sul “niet” anche qualora Napolitano, entro il 2013,  dovesse sciogliere le Camere ? E il padre e i suoi principali collaboratori insistessero con l’attuale Presidente di Mondadori, convinti che sarebbe molto importante, per il Pdl e per la coalizione, che gli elettori, sulle schede elettorali, trovassero, come avviene dal 1994, il cognome Berlusconi?

Il "cerchiobottismo" notarile di Re Giorgio. Grazia al Cav.? Non subito ma...

Giorgio Napolitano, che è anche il Presidente del Consiglio superiore della magistratura, non può cancellare la condanna definitiva di Silvio Berlusconi. E non concederà la grazia, almeno nei prossimi mesi, al Cav. anche perché, sinora, non gli è pervenuta alcuna domanda. Possibilismo sul futuro, che potrebbe sfociare in un atto di clemenza, qualora Silvio dichiarasse di accettare la sentenza. Che…

Napolitano non si fa tirare per la giacchetta

La parola definitiva di Giorgio Napolitano alla fine è arrivata. La nota diramata poco prima delle venti spegne le speranze del Pdl per un eventuale salvacondotto quirinalizio che restituisca l’agibilità politica a Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva dalla Cassazione. Anche se non chiude completamente la porta a un eventuale futuro atto di "clemenza individuale". "Di qualsiasi sentenza definitiva, e del…

Perchè va ripristinata l'immunità parlamentare

La condanna di Berlusconi e lo scivolone preso con l’intervista a Il Mattino dal presidente Esposito della sezione di Cassazione, che ha emesso il verdetto di colpevolezza spiegano, per l’ennesima volta, che il Paese o ritrova la via del corretto rapporto tra i poteri dello Stato o gli spazi di libertà si vanno restringendo sempre di più, mettendo in serio…

Il ritorno di Snowden... sul New York Times

Dopo settimane di silenzio, Edward Snowden è tornato di nuovo allo scoperto. O quasi. La talpa del Datagate ha infatti rilasciato un'intervista, rigorosamente criptata, al New York Times, rivelando le ragioni per cui ha scelto la documentarista e attivista Laura Poitras e il giornalista Gleen Greenwald del Guardian per rivelare le informazioni segrete di cui era entrato in possesso come analista…

Marina Berlusconi (ri)dice no

La tirano per la giacca, o giacchetta, da mesi ormai. Ma ora che il destino politico del padre sembra segnato, le voci di un passaggio di testimone della leadership del centrodestra a Marina Berlusconi si sono fatte sempre più insistenti. Tanto che l’interessata si è sentita costretta a prendere nuovamente carta e penna e a ribadire alle agenzie il suo…

Nota Capo Stato su B.: governo e problemi Paese prioritari rispetto a esecuzione condanna Cav.

Napolitano non può cancellare la condanna definitiva di Silvio Berlusconi. Ma, con diplomazia e saggezza, potrebbe sottolineare un concetto per soddisfare, almeno in parte, le aspettative dell'ex premier, del suo partito e di Gianni Letta, zio del capo del governo e ascoltato consigliere di B. Il Capo dello Stato, a differenza di Epifani,  può evidenziare che la stabilità del governo…

energia smart

Quando perfino l’Autorità dell’Energia scivola sulla liberalizzazione dei mercati

Nei giorni scorsi, i giornali hanno dato notizia dei risultati della relazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) sul mercato libero e sulle condizioni di vendita ai clienti di piccole dimensioni (famiglie e piccole imprese). Facile immaginare, come poi è avvenuto, che nell’ultimo sabato prima di Ferragosto i mezzi di stampa avrebbero dato ampio spazio ai risultati del rapporto. Che,…

Rajoy trema per le prime ammissioni sui fondi neri in Spagna

Prime ammissioni dinanzi al magistrato inquirente che indaga sullo scandalo fondi neri per il Partito popolare del premier Mariano Rajoy. Il tesoriere del Partito Popolare tra luglio 2009 e aprile 2010, Christopher Paez, ha ammesso questa mattina davanti al Giudice Pablo Ruz i pagamenti in nero contenuti nei conti segreti del suo predecessore, Luis Barcenas. Secondo gli inquirenti questa è…

Caro Monti, Scelta civica vuole parlare con i cattolici e con il Ppe?

Nel dibattito sul futuro di Scelta civica e sull'opportunità o meno di fare un "partito dei cattolici", dopo le interviste al vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta e al capogruppo di Scelta civica alla Camera Lorenzo Dellai, si inserisce l'intervento di Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc. È irrilevante la fede cristiana per l’impegno politico? Qualcuno sostiene questa tesi e, sia chiaro, è…

Bradley Manning candidato al premio Nobel per la pace

Dopo Obama forse toccherà alla talpa di Wikileaks: il soldato americano Bradley Manning, accusato dalle autorità di aver svelato i programmi segreti dell'esercito statunitense in Iraq e in Afghanistan a Assange, è stato candidato a ricevere il premio Nobel per la pace. La petizione con oltre oltre 100.000 adesioni è arrivata direttamente in Norvegia sulla scrivania del Comitato che si…

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