Skip to main content

Il voto di fiducia c’è stato. Ma il governo del neopremier Enrico Letta è partito, con le giuste intenzioni, dalla parte sbagliata. Ben venga il taglio delle tasse, l’esecutivo italiano però sembra aver dato priorità alla riduzione di quelle sui fattori improduttivi.

Il giudizio di Deutsche Bank sul governo Letta è già netto. La politica fiscale appena annunciata non stimolerà la crescita per il Paese, e la realizzazione delle riforme strutturali sembrano quanto mai improbabile. Secondo la banca tedesca i rischi per il Paese non mancano.

Una politica fiscale sbagliata

In primo luogo, “cominciando dalla tassa sugli immobili il governo ha guadagnato la fiducia del Parlamento a costo di fare un passo indietro verso un sistema fiscale non ottimale per la crescita economica. Secondo, non è chiaro come sarà finanziata la riduzione delle tasse sul lavoro, l’urgenza assoluta secondo noi. Un deficit più sembra essere una prospettiva concreta”, si legge in un report.

Il pessimismo sulle riforme strutturali

La ricetta per abbassare il rapporto deficit/Pil “resta quella basata sulle riforme strutturali che possono servire da stimolo alla crescita. Purtroppo, non pensiamo che questo scenario politico permetta interventi simili. Con l’eccezione, comunque da notare, delle riforme istituzionali, la strategia del nuovo governo sembra essere incentrata sul breve periodo, a causa della prolungata recessione e del rischio di tensioni sociali”. Il deficit nel 2013 “potrebbe sfiorare il 4% del Pil a meno che il governo non trovi nuove risorse, che comunque dovrebbero essere strutturali per rimpiazzare l’aumento dell’Iva previsto per luglio e l’abolizione dell’Imu sulla prima casa”.

La rottura con la Commissione europea

“Ma i nostri timori vanno oltre l’impatto del deficit. Prima di tutto, a causa delle risorse limitate, la sospensione dell’Imu e lo stop all’aumento dell’Iva implicano un ritardo o una riduzione dei tagli potenziali alla tassazione su lavoro e imprese. Inoltre, non è chiaro quali saranno le ripercussioni delle scelte discrezionali che rinnegano l’impegno italiano con la Commissione europea sul mantenimento del deficit al di sotto del 3%. E questa promessa era essenziale per ottenere l’ok di Bruxelles sull’emissione di titoli per finanziare un’iniezione di liquidità superiore al 2,5% del Pil. E secondo le proiezioni del governo, questa iniezione farebbe aumentare il Pil italiano dello 0,7%”, prosegue il report di Deutsche Bank.

Uno o due anni per il governo Letta?

La prima impressione “è che il costo di risolvere l’impasse politico sia l’implementazione di politiche fiscali non ottimali per l’Italia. Inoltre, il nuovo governo potrebbe finanziare il taglio delle tasse attraverso la riduzione della spesa, che sarebbe la soluzione migliore.
Data la frammentazione politica, nella nostra visione questo governo durerà uno o due anni, anche se un voto ad ottobre resta una possibilità”.

I rischi per l’Italia

I maggiori rischi per l’Italia? Il primo è la frammentazione del sistema politico. Secondo, “ma non meno importante, è il tentativo del centro destra di tornare al voto prima possibile per approfittare della debolezza del Pd. Terzo, anche eventi esterni potrebbero condizionare la stabilità del governo, come i processi di Silvio Berlusconi. Quarto rischio, secondo la stampa italiana M5S e Sel potrebbero proporre una legge anticorruzione e contro il conflitto di interesse, che vedrebbe l’opposizione del Pdl. In tal caso, il Pd potrebbe difficilmente appoggiare il partito di Berlusconi, arrivando ad una spaccatura che minerebbe la tenuta del governo”, conclude Deutsche Bank.

Deutsche Bank stronca il governo Letta su Imu e austerità

Il voto di fiducia c'è stato. Ma il governo del neopremier Enrico Letta è partito, con le giuste intenzioni, dalla parte sbagliata. Ben venga il taglio delle tasse, l'esecutivo italiano però sembra aver dato priorità alla riduzione di quelle sui fattori improduttivi. Il giudizio di Deutsche Bank sul governo Letta è già netto. La politica fiscale appena annunciata non stimolerà…

Napolitano impugna le forbici al Quirinale

Continua la sforbiciata anche ai costi del Quirinale. Con un decreto emanato su proposta del segretario generale del Quirinale, Donato Marra, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha provveduto "a ridurre nella misura del 15% l'indennità di funzione del Segretario generale, del 12% i compensi dei consiglieri del presidente della Repubblica, e del 5% le indennità previste per il personale comandato e…

In arrivo la nuova banconota da 5 euro

Ultimati i preparativi per l’introduzione della nuova banconota, l’Eurosistema formato dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali dei paesi dell’area dell’euro, si prepara a immettere in circolazione la nuova banconota da 5 euro, la prima della serie dedicata a Europa, che farà il suo debutto in tutta l’area dell’euro a partire dal 2 maggio 2013. Un cambio graduale Niente paura per i…

Le chat superano gli sms

Immediate, semplici e soprattutto gratuite. Sono le applicazioni di messaggistica istantanea che, dati alla mano, hanno spodestando gli sms tra le modalità prescelte per comunicare. Una ricerca condotta dalla società britannica, come riporta il Financial Times, ha evidenziato che il volume di messaggi gratuiti scambiati con gli smartphone grazie a servizi come WhatsApp o i-Message, ai quali si aggiungono le chat di…

Ecco il programma su Europa e politica estera di Enrico Letta in pillole

Non c’è più tempo, “senza crescita l’Italia è perduta”. Con queste parole il presidente del Consiglio Enrico Letta si è rivolto ai deputati nel discorso introduttivo al voto di fiducia. Il tono perentorio usato dal premier è servito a sottolineare l’eccezionalità del suo governo di larghe intese e la necessità di approntare in tutta fretta misure per rivitalizzare l’economia italiana, da tempo in recessione. Per…

Scoperto campo di addestramento terrorista islamico sull'Etna

Il campo di addestramento era ai piedi dell’Etna in Sicilia. È qui che i membri della cellula terroristica di matrice islamica sgominata oggi da carabinieri del Ros eseguivano esercitazioni di guerra con armi ed esplosivi, in nome della loro fede sovversiva. Il gruppo, che aveva sede ad Andria in Puglia, si autofinanziava con i soldi raccolti da una moschea e…

La telefonata di Enrico Letta a Mariano Rajoy

Prima di partire per il suo tour europeo a Berlino, Parigi e Bruxelles, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha telefonato al primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy. I due capi di governo hanno parlato dei principali temi europei in agenda e hanno concordato una visita di Letta a Madrid la prossima settimana, secondo la presidenza del Consiglio. Letta sarà oggi…

Come si addestrano militarmente gli studenti di Gaza

Il video postato su Youtube mostra l'interno del cortile della scuola Gamal Abdel Nasser a Gaza dove gli studenti con in braccio kalashinikov e in uniforme sono intenti a esercitarsi contro quella che dovrebbe essere la riproduzione di una torretta di guardia israeliana. Le immagini sono quelle di un nuovo programma di addestramento per i ragazzi delle scuole della Striscia,…

Google attacca Apple con l'anti Siri

L'assistente tuttofare Google Now arriva anche sul sistema operativo iOS di Apple. Da ieri infatti è possibile scaricare dall'AppStore il programma sviluppato dal colosso di Mountain View, California, finora utilizzabile solo su dispositivi con sistema operativo Android. La mossa, già pronosticata da tempo, mette il nuovo programma in diretta competizione con Siri, il sistema di Apple che permette l'interazione attraverso…

Sì al governo Letta, anche il Senato vota la fiducia

Dopo la Camera, anche il Senato ha votato la fiducia al governo Letta. Hanno votato sì in 233, su 310 votanti.

×

Iscriviti alla newsletter