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L’italiana Eni ha trovato un accordo con Chevron Corp per rilevare la partecipazione dell’azienda statunitense nel progetto Indonesia peepwater pevelopment (Idd), ha dichiarato il capo dell’autorità di regolamentazione del settore upstream del petrolio e del gas di Giacarta.

“Questa operazione consentirà a Eni di accelerare lo sviluppo del progetto Idd e fa seguito all’accordo per l’acquisizione di Neptune Energy, la quale ha una presenza significativa in Indonesia e un’ottima integrazione con le operazioni di Eni nel Kalimantan orientale”, spiega la società di San Donato Milanese.

Il progetto Idd, situato nello stretto di Makassar, comprende i giacimenti di gas di Bangka, Gendalo e Gehem. L’acquisizione è un passo importante, in particolare perché permetterà di accelerare lo sviluppo del progetto a gas di Gendalo e Gandang. Chevron detiene attualmente il 62% del progetto Bangka e circa il 63% del progetto Gendalo-Gehem. Eni è già partner, insieme all’azienda energetica statale indonesiana Pertamina e alla cinese Sinopec.

A ciò si aggiungono il giacimento a gas in produzione di Bangka, le scoperte di Gehem e Ranggas e il significativo potenziale esplorativo compreso anche nella parte settentrionale dell’asset, che rappresentano quindi un importante, ulteriore consolidamento delle attività di Eni nell’area dell’East Kalimantan.

“Ciò rafforzerà la posizione di Eni in Indonesia, dove la società ha un solido track record di successi nello sviluppo del gas. Questa acquisizione è inoltre pienamente in linea con la strategia di transizione energetica della società, della quale il gas e il Gnl rappresentano pilastri fondamentali, per aumentare la quota di produzione di gas naturale al 60% entro il 2030, contestualmente con la domanda mondiale di energia accessibile, a basse emissioni di carbonio e conveniente”, spiega Eni.

La società guidata da Claudio Descalzi è tra i nodi attorno a cui si stringono i legami Roma-Giacarta. Con Eni, anche Leonardo, Fincantieri, Enel, Saipem sono altre grandi aziende attive in Indonesia, che secondo le stime della Banca Mondiale nel lungo termine sarà tra i Paesi che guideranno l’economia globale. Insieme a Giacarta, India, Bangladesh, Vietnam e Filippine: tutte nazioni protagoniste dell’Indo Pacifico. Una regione in cui — come dimostrano anche le attenzioni che Palazzo Chigi ha dato in questi giorni ai leader di Hanoi e Dacca, o le stesse dinamiche aziendali Eni — continuano le attività italiane.

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