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“Pensi che Google rispetti la tua privacy? Ripensaci”. Microsoft va dritto al punto e invita i consumatori ad abbandonare Gmail in favore di Outlook attaccando il suo concorrente su uno dei suoi più grandi punti deboli: la privacy.

La nuova offensiva di Microsoft contro Google si gioca con una campagna pubblicitaria intitolata “Don’t get scroogled by Gmail” (gioco di parole con la parola scrooge, taccagno), che punta il dito contro l’analisi delle mail effettuata da Google per offrire pubblicità pertinenti all’interno della propria webmail.

La campagna elettorale invaderà stampa televisione e Internet con annunci basati appunto sulla parola “Scroogled!” che apparirà nei colori del logo Google con l’intento di dimostrare che la maggior parte delle persone non è consapevole del fatto che i fornitori di servizi di posta elettronica, Google nello specifico, possano analizzare il contenuto dei messaggi per far apparire avvisi commerciali personalizzati. In pratica Google va automaticamente alla ricerca delle parole chiave più interessanti e ricorrenti contenute nella posta dell’utente ed espone messaggi basati sulle sue specifiche preferenze e i suoi interessi.

Le ragioni

A sua vantaggio Microsoft dichiara che il suo servizio di posta, Outlook.com, presentato a luglio per sostituire la posta gratuita di Hotmail, non esegue scansioni per scopo di lucro, ma solo come parte del processo di filtro antispam: “Outlook.com crede che la tua privacy non sia in vendita. Crediamo che le persone debbano avere la scelta e il controllo sui loro messaggi email privati, che si tratti di informazioni bancarie o foto di famiglia o discussioni sulla propria salute”, dichiara Stefan Weitz, capo della divisione “Online Services” di Microsoft.

Ma la risposta di Google era arrivata circa due mesi fa: gli algoritmi automatici servono a mantenere gratuiti i suoi servizi e le informazioni non sono lette da occhi umani: “La pubblicità permette a Google e a molti siti di continuare a offrire servizi gratuitamente – diceva Chris Gaither, un portavoce di Google – Lavoriamo sodo per fare in modo che gli annunci siano sicuri, non invadenti e pertinenti”.

Una pratica sconosciuta

Secondo uno studio commissionato da Microsoft e pubblicato sul sito The Verge il 70% degli utenti Gmail intervistati non conoscerebbe questa pratica messa in atto da Google mentre il 90% non approverebbe tale modo di agire, già ampiamente criticato in passato quando la cosa venne fuori per la prima volta.
Come riporta il sito Bloomberg, il più grande produttore al mondo di software che ha presentato nel mese di luglio Outlook.com per sostituire il suo servizio di posta elettronica Hotmail sta cercando di ottenere più clienti negli Stati Uniti. Oltre a sferrare un duro attacco a Google con la campagna Microsoft chiederà anche agli utenti di firmare una petizione che chieda al motore di ricerca di interrompere la scansione delle e-mail.

Sottili differenze

Ma Microsoft non sembra essere totalmente estranea a questi giochetti. Oltre alle normali attività di scansione del contenuto dei messaggi di posta alla ricerca di spam e phishing, mostra messaggi pubblicitari quando si accede con il browser ad Outlook.com. Le inserzioni possono essere generate sulla base dell’oggetto delle e-mail presenti nella posta dell’utente oppure sulla base delle informazioni rese dall’utente di Outlook.com in fase d’iscrizione (età, sesso, luogo di residenza).

La campagna Microsoft contro Google a colpi di privacy

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