Skip to main content

Un tema ricorrente è quello degli schieramenti e della significatività o meno di definizioni come “destra” o “sinistra” (e quindi anche “centro”). Come minimo, nella logica nuova della Terza repubblica, quella dell’eccellenza internazionale, i termini andranno ripensati, se si vogliono mantenere. In Occidente, destra e sinistra rinviano alla contrapposizione di classe, più o meno radicale o riformista. In Europa ci sono due grandi schieramenti, i popolari e i socialisti, più i liberali (e chi di questi è il centro?).

Il problema viene qui così riformulato. Non c’è dubbio, in generale ma soprattutto in una società come quella italiana, che la distinzione tra ricchi e no esiste, è nella realtà delle cose; ed è altrettanto legittimo, in una società aperta e pluralista, che ci siano punti di vista che fanno riferimento di più all’uno o all’altro strato sociale. Il punto è: per fare cosa? Su quale direttrice? Mentre le distinzioni sociali esistono (e in Italia sono un problema per la coesione sociale e quindi per la produttività del sistema-Paese), quello che è dubbio è che le “vecchie” interpretazioni di destra e sinistra (e in particolare le ultime, quelle che hanno giocato dentro Italia 70) abbiano ancora un qualche significato. In altri termini: se vogliamo far del male agli ultimi, continuiamo con certe politiche di “sinistra”. Se vogliamo affossare economia e produttività, continuiamo con certe politiche “liberiste”. Insieme, destra e sinistra di Italia 70 possono solo, con il vecchio gioco di ruoli a loro caro, affossare il Paese. Questo non vuol dire riabilitare il “centro” (quella parte di Italia 70 che si è autodefinita così): che è stato compartecipe di tutto, e non ha assolutamente niente da dire.

Ragionare in termini di destra, centro o sinistra “vecchi” ha senso per i componenti della casta, ma non ne ha, di positivi, per il Paese (di negativi sì). Oltre al fallimento storico, dimostrato dai fatti, è evidente anche una incongruenza ulteriore. Le destre e le sinistre italiane fanno parte integrante di Italia SrL; non sono cioè “TBL”: il business pensa a se stesso, e ritiene che tutto andrà a posto di conseguenza; pensiero identico e simmetrico dell’altra parte: si garantiscano poveri e posti di lavoro, e tutto andrà a posto. Due semplificazioni simmetriche e illusorie, verso il basso. Il problema attuale non è quindi astratto, legato a chissà quale significato e purezza delle parole. La questione è storica: in Italia, tanto i sedicenti “liberisti” quanto i sedicenti “sinistri” hanno alle spalle decenni di pratiche, collegate a queste etichette, non riproponibili e in molti i casi difficilmente giustificabili anche per il passato.

La scommessa di questa fase storica è pensare il futuro; è certo che non si può fare con gli arnesi delle sinistre o dei liberisti di Italia 70. Secondo le considerazioni fin qui fatte, dovrebbero emergere proposte integrate che puntano comunque alla mobilitazione di risorse e all’eccellenza sostenibile: chi parte dal “people” dovrebbe fare proposte ambientalmente ed economicamente credibili, avendo presente che è il mondo il giudice (e quindi anche i mercati mondiali); simmetricamente chi parte dal “business”.
Dialettiche estrinseche (penso ai fatti miei, tengo duro, le cose si aggiusteranno nella contrapposizione sociale) non funzionano più, perché conducono a risultati lontani da ciò che è necessario.

Mario Zoccatelli, presidente del Green Building Council Italia
Tratto dal saggio “Spostare il fiume – Suggestioni per la Terza repubblica”

Nella Terza Repubblica dimentichiamoci destra, sinistra e centro

Un tema ricorrente è quello degli schieramenti e della significatività o meno di definizioni come “destra” o “sinistra” (e quindi anche “centro”). Come minimo, nella logica nuova della Terza repubblica, quella dell’eccellenza internazionale, i termini andranno ripensati, se si vogliono mantenere. In Occidente, destra e sinistra rinviano alla contrapposizione di classe, più o meno radicale o riformista. In Europa ci sono due grandi schieramenti, i…

I Monti bond per Mps? Dannosi sia per Siena che per l'Italia

Parlare di cosa fare per MPS parrebbe a questo punto inutile dato che tutto sembra essere già deciso: il prezzo di MPS non è zero, il che significa probabilmente che il mercato da per scontato che arrivino i Monti bond. Eppure quei soldi, quei 3 miliardi e passa di euro, quel maggiore credito nello Stato Patrimoniale della Pubblica Amministrazione, avrebbero potuto essere…

Tensioni tra Europa ed Emergenti sul nuovo Fmi

Nessun accordo sul nuovo sistema di voto all'interno del Fondo monetario internazionale. Ormai giunti alla scadenza della riunione di verifica di gennaio per il varo delle nuove regole che dovrebbero rispecchiare nei processi decisionali la forza delle potenze economiche emergenti, ancora non si è riusciti ad appianare le divergenze. Una nota dell'Fmi parla di “importanti progressi e dell'individuazione di elementi…

Nuova ondata di scioperi. E in Grecia torna il caos

Trasporti e ospedali nel caos oggi in Grecia per uno sciopero indetto dai sindacati dei marinai, dei conduttori dei trasporti pubblici di Atene, delle ferrovie e dei medici ospedalieri. Le navi sono rimaste all'ancora in quasi tutti i porti della Grecia e pochissimi collegamenti marittimi sono stati effettuati, secondo quanto riferito dalla Marina mercantile. Lo sciopero di 48 ore proseguirà…

Il sogno degli italiani? Rapinare una banca

Con la crisi economica che imperversa gli italiani rivelano un lato sorprendente, ma non troppo: il sogno di mettere mano su un bel malloppo. L'ambizione è stata rivelata dalla classifica dei giochi da casinò più amati in italia stilata dal portale All Slots Casino. Ai primi posti, preferita dal 70% dei giocatori, la slot machine "Break da Bank Again" che simula…

Due neri sui banchi del Senato americano

Per la prima volta nella storia americana, due neri siederanno in Senato. Il governatore del Massachusetts ha infatti assegnato in via temporanea al democratico William Cowan, 43 anni, il seggio lasciato vacante da John Kerry, nominato Segretario di Stato. Le elezioni per il seggio di Kerry si terranno il prossimo 25 giugno. Cowan siederà così sugli stessi banchi di Tim…

Sentite le maligne staffilate di Scalfari a Monti

Eugenio Scalfari al vetriolo contro Mario Monti. Il fondatore de La Repubblica, in una digressione nel corso di una lectio magistralis su arte e cultura alla Sapienza riportata in un video pubblicato sul sito www.ilghirlandaio.com., spiega che il suo giornale è oggi tra i maggiori critici di Monti, e che il premier è "non adatto a fare politica". Poi il…

La diatriba sino-americana sugli hacker cinesi all'assalto del New York Times

Un gruppo di hacker, che le autorità americane sospettano essere legati al governo cinese, avrebbe ripetutamente attaccato il New York Times negli ultimi quattro mesi, violandone il sistema informatico e rubando numerose password. Questi attacchi, secondo quanto ha riferito lo stesso quotidiano, hanno avuto inizio nel periodo immediatamente successivo al 25 ottobre, giorno in cui il giornale ha pubblicato un…

Casini: Grillo offende Monti perché ne ha paura

"Grillo ha paura di Monti perché si rivolge a tanti della società civile che invece di finire nel grillismo e nella protesta, si sono rimboccati le maniche". Lo ha detto il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, da Firenze. "Di solito - ha affermato - le offese sono direttamente proporzionali alla paura".

×

Iscriviti alla newsletter