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Può un giornale on line inquinare tanto quanto uno cartaceo? A sostenerlo è uno studio realizzato dalla World Association of Newspapers and News Publishers, secondo il quale il bilancio di carbonio dei giornali cartacei non è per forza peggiore di quello delle testate online.
Il rapporto dal titolo “Carbon Footprint of News Publishing”, pubblicato due giorni fa, si basa su sei studi realizzati in Finlandia e in Svezia tra il 2010 e il 2012, riguardanti l´impatto ambientale nella produzione dei giornali. Il risultato? La lettura di un giornale stampato in Svezia e quello di un´edizione online hanno bilanci di carbonio simili, ma anche molto variabili.
Parametri di variabiltà ed esempi
I principali parametri di variabilità sono il numero di lettori, di pagine, i tempi di lettura, il numero di copie stampate, il processo di fabbricazione di un computer e il mix energetico del paese. Sul web, ad esempio, i tempi di lettura sono determinanti per stilare un bilancio dell´inquinamento di carbonio e se il lettore stampa gli articoli è facile aggravarlo. Per la carta stampata, il numero di lettori ha un forte impatto perché più lettori ci sono per copia, più alto è il bilancio di carbonio legato alla produzione di informazioni, alla stampa, alla distribuzione e al riciclaggio.
In base alle abitudini e ai tempi di lettura, il giornale cartaceo è spesso anche migliore della versione in linea o sul telefonino per via di un bilancio di carbonio inferiore”, ha spiegato Manfred Werfel, responsabile di Wan Ifra.
“Da un punto di vista della tutela dell´ambiente, non c´è motivo di preferire i giornali cartacei alle loro versioni elettroniche”, ha aggiunto il responsbile dell´associazione che rappresenta 18mila pubblicazioni, 15mila siti internet e più di 3mila società in 120 paesi. Ma come sottilinea il rapporto, a contribuire in gran parte all´impatto sull´ambiente sono le attività dei giornalisti per creare i contenuti dei giornali. Le pubblicazioni cartacee o online che richiedono numerosi spostamenti dei loro dipendenti avranno pertanto un bilancio di carbonio meno buono.

Incredibile (ma vero?), pure i giornali on line inquinano

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