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Trasformare una ex discarica in un parco pubblico grazie alla biorimediazione è l’idea di questo progetto del governo colombiano per il cambiamento della città di Medellin. Ricercatori della Università dell’Illinois hanno dimostrato che dei batteri trovati nella “collina dei rifiuti” possono essere usati per combattere le sostanze nocive che hanno contaminato il terreno.
 
La scoperta di questi agenti si deve al lavoro di Jerry Sims, professore associato alla Università dell’Illinois, in collaborazione con Andrés Gomez, neo laureato di Medellín, nel campo di “El Morro”, che era stato utilizzato come discarica cittadina dal 1972 al 1984. In quel periodo migliaia di contadini affluiti dalle zone rurali si erano stabiliti proprio su questa collina di rifiuti.
 
“Ad un certo punto, vivevano fino a 50.000 persone. Coltivavano verdure sul terreno contaminato e pompavano acqua potabile a mano dalla montagna di rifiuti”, racconta Sims a Science Daily. Negli ultimi anni, il governo colombiano ha deciso di trasferire questa gente in quartieri più vivibili con l’obiettivo di ripulire l’area e trasformarla in un parco. Purtroppo, la soluzione ottimale – rimozione e ritrattamento dei rifiuti- non era economicamente sostenibile in Colombia. Un altro problema è che non si era a conoscenza della natura delle sostanze che vi erano nella discarica. “Apparentemente, gli idrocarburi erano la principale fonte di contaminazione”, ha spiegato Gomez.
 
Sono stati tre professori della Università nazionale di Colombia a Medellin – Hernan Martinez, Gloria Cadavid-Restrepo e Claudia Moreno – a pensare alla ecologia microbica, mettendo a punto un esperimento per determinare se la biorimediazione, che utilizza agenti biologici come batteri o piante per eliminare o neutralizzare le sostanze nocive, poteva servire per risanare la collina.
 
Gomez, che all’epoca stava lavorando alla sua tesi del master, è stato incaricato di scoprire se vi erano dei microrganismi che potessero cibarsi degli idrocarburi più minacciosi. Una grossa sfida per Gomez dal momento che “normalmente ci sono circa 10,000 specie di batteri e un numero simile di funghi in un grammo di terra”, ha spiegato Sims.
 
Gomez ha analizzato batteri a diversi livelli fino a 30 metri di profondità della collina e ha potuto rinvenire dei batteri coinvolti nella biorimediazione. Sulla base di questi risultati, il governo colombiano ha deciso di procedere con il progetto utilizzando gli organismi locali. Un altro progetto si avvale della fitorimediazione, che usa piante per assorbire metalli pesanti.
 
r.m
 

Da discarica a bio-parco. La bonifica del verde a Medellín

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