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L’umore (e un cardinale) hanno unito Barack Obama e Mitt Romney. Soltanto per una serata. Meno di 48 ore dopo aversi scontrato nel secondo dibattito pubblico presidenziale, i due candidati hanno partecipato alla cena di beneficenza organizzata giovedì scorso dal cardinale di New York Timothy Dolan per la raccolta di fondi della Al Smith Foundation.
 
La serata è diventata una tradizione negli Stati Uniti. Si raccolgono circa cinque milioni di dollari per l’arcidiocesi. Tra gli ospiti c’erano Michael R. Bloomberg, Andrew Cuomo, Henry Kissinger e Brian Moynihan. Ma c’è qualcosa di più prezioso dietro questa cena di beneficenza e networking. A poche settimane delle elezioni l’incontro è una platea per conquistare il voto dei fedeli della Chiesa cattolica, circa 60 milioni di americani che cambiano posizione in ogni tornata elettorale. Verso quale posizione soffia il gradimento dei cattolici questa volta? Basta guardare l’immagine della serata pubblicata su Twitter da uno degli assistente di Romney @dgjackson: tra il candidato Repubblicano e quello Democratico c’è in mezzo il cardinale Dolan.
 
Romney è sorridente, come lo stesso Dolan e Al Smith, pronipote del governatore, mentre Obama ha lo sguardo perso. È pensieroso. Stesse immagini vengono raccolte su alcuni video, ufficiali e non, caricati su Youtube. L’entusiasmo di Romney non è casuale: il mormone riuscirà a prendere consensi dalle dispute tra lo stesso Dolan con il governo l’amministrazione Obama e le imposizioni sugli anticoncezionali –imposti nella riforma sanitaria-, l’aborto e la libertà di religione.
 
Ci sono stati momenti in cui l’attuale presidente statunitense era disteso e si è lasciato andare all’ironia che ha caratterizzato la serata. Ugualmente Romney, noto per la sua rigidità e riservatezza. Non si è risparmiato nelle battute neanche Al Smith, che ha criticato il sistema fiscale: “Romney è una persona molto generosa: ogni anno dona il 10% dei suoi guadagni in beneficenza. Peccato che l’organizzazione caritatevole cui li regala sia il governo federale”. Poi altre ironie sull’occupazione e la crescita economica.
 
La presenza di Obama non era molto gradita. Quando il cardinale Dolan aveva annunciato ad agosto la partecipazione di Obama molti membri della congregazione si sono opposti alla decisione ricordando che il presidente difende il matrimonio tra le persone dello stesso sesso, ha un punto di vista discordante da quello della fede cattolica in materia di aborto e l’uso di anticoncettivi.
 
Dolan spiego nel suo blog “The Gospel in the Digital Age” (L’evangelo nell’era digitale) la presenza del presidente dicendo che gli organizzatori di queste cene, 67 anni fa, credevano che si poteva avere molto di più da persone di diverse tendenze politiche. “È meglio invitare che ignorare, è più effettivo parlare insieme che urlarsi nella distanza, è più produttivo aprire porte che chiuderle”, ha scritto Dolan. L’applauso finale del pubblico alle critiche contro il governo e i vivi saluti a Romney non hanno lasciano dubbi su da quale parte (politica) soffia il vento della Chiesa cattolica americana.

Il ruolo della Chiesa cattolica tra Obama e Romney

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@gabarberis

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