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È previsto per oggi al Cairo l’incontro tra i massimi esponenti di Hamas e l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter. A riferirlo è il movimento islamico radicale.
Da Gaza Mahmoud al Zahar e Said Siam, che all’epoca del governo palestinese di unità nazionale ricoprivano rispettivamente le cariche di ministro degli Esteri e degli Interni di Hamas, si sono diretti al Cairo usando il valico di Rafah. Quello stesso valico che qualche settimana fa era stato sfondato dai palestinesi esasperati dalla politica restrittiva di Israele, condannata fermamente anche che dagli stessi Usa.
La visita di Carter, che ha come obiettivo il processo di pace in Medio oriente e l’apertura di un dialogo con Hamas, non è rimasta indenne da polemiche e intralci. Non solo al premio Nobel per la Pace, arrivato lunedì in Israele, non è stata riservata un’accoglienza consona ad un uomo che nel passato è stato capace di mediare tra Israele ed Egitto. Addirittura all’ex presidente è stato negato l’accesso alla Striscia di Gaza. Attualmente quest’area si trova sotto il controllo di Hamas.
Insomma, tutti contro Carter: il timore, infatti, è che – come scrive il Jerusalem Post – il suo incontro con Hamas sia una ufficiale legittimazione del movimento islamico che quasi un anno fa è riuscito ad “avanzare” sulla Striscia.

Tutti contro Carter

È previsto per oggi al Cairo l’incontro tra i massimi esponenti di Hamas e l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Jimmy Carter. A riferirlo è il movimento islamico radicale. Da Gaza Mahmoud al Zahar e Said Siam, che all’epoca del governo palestinese di unità nazionale ricoprivano rispettivamente le cariche di ministro degli Esteri e degli Interni di Hamas, si sono…

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