Dopo accuse più o meno velate, esplode la tensione tra i costruttori di auto cinesi, che chiedono al governo di porre fine alle pratiche commerciali e industriali scorrette della casa di Shenzhen, che hanno messo a soqquadro anche il mercato europeo. Ora Pechino, che è causa del problema, non può più girarsi dall’altra parte
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È il Kenya il laboratorio della nuova partnership Africa-Italia. L’evento di Med-Or
La fondazione presieduta da Marco Minniti ospita un dialogo di alto livello con il Kenya, Paese che fa da paradigma funzionale della visione rappresentata dal Piano Mattei
Traffico di materiale biologico. Un nuovo caso negli Usa
Chengxuan Han, dottoranda presso la Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, è stata fermata all’aeroporto di Detroit con l’accusa di aver inviato quattro spedizioni non autorizzate di materiale biologico (in particolare nematodi) verso un laboratorio dell’Università del Michigan. Si tratta del terzo caso in pochi giorni che vede coinvolti ricercatori cinesi
Il dialogo discreto di Roma con Teheran, mentre Washington setta la strategia
La missione del segretario generale della Farnesina Guariglia a Teheran si è svolta mentre a Camp David l’amministrazione Trump discuteva per ore la strategia americana sull’Iran (coinvolgendolo pure nelle trattative per Gaza?). Due dinamiche parallele, formalmente scollegate, che però mostrano quanto il dossier iraniano sia oggi uno snodo multilivello: regionale, nucleare, strategico
Cantieristica e Difesa. Ecco la scommessa americana sul rilancio navale
La Difesa Usa, e la sua capacità di proiezione, si giocano soprattutto in mare e, prima ancora, nei cantieri navali. La legge di Riconciliazione, approvata dalla Camera dei Rappresentanti e all’esame in Senato, prevede uno stanziamento straordinario di 150 miliardi di dollari destinati alla difesa, rappresentando un’opportunità per rivitalizzare l’industria marittima statunitense e per rafforzare così la sicurezza economica e nazionale del Paese. Secondo un’analisi dell’Heritage Foundation, per ripristinare il potere navale americano, è necessario puntare sulla domanda di nuovi vascelli
Finte banche, veri soldi. Il faro di Bankitalia sulla Cina
L’ultima relazione annuale dell’Unità di informazione finanziaria di Palazzo Koch riporta alla luce il fenomeno del denaro sospetto che prende la via del Dragone, attraverso intermediari fittizi. E ce ne è anche per le criptovalute
Dal Vespucci alla subacquea. Talò guarda in profondità il ruolo della Marina
La centralità marittima dell’Italia, la crescente rilevanza strategica della dimensione subacquea ed il ruolo della Marina militare. Il dominio subacqueo emerge così come una nuova frontiera operativa, connessa a sfide globali quali la transizione energetica, la competizione geopolitica e il cambiamento climatico, richiedendo un approccio integrato tra difesa, innovazione e sostenibilità. L’analisi dell’ambasciatore Francesco Maria Talò
Cavi, spie e diplomazia. Il caso della mega ambasciata cinese a Londra
Mentre Stati Uniti e Cina trattano a Londra, cresce la tensione sulla proposta di Pechino di aprire la sua più grande ambasciata europea al Royal Mint Court, nel cuore finanziario della capitale britannica. Preoccupano le implicazioni per la sicurezza nazionale. Washington ha lanciato un avvertimento esplicito a Downing Street, mentre l’ombra dello spionaggio si allunga anche sui rapporti tra Regno Unito e Unione europea
Tajani a Nizza per un Mediterraneo più connesso (via Italia)
In occasione della Terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano, che mira all’attuazione dell’Obiettivo di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, il ruolo dell’Italia è stato sottolineato sia in qualità di “cervello” geopolitico tra Europa e India, sia come raccordo ideale per una serie di ambiti interconnessi, come lo sviluppo dei Balcani, i rapporti con il Golfo e le politiche dell’acqua
La Repubblica dei plebisciti dove gli elettori (si) perdono e la politica (si) distrugge. L'analisi di Sterpa
Nei plebisciti non c’è un vincitore perché perde l’idea stessa di comunità che per i “plebiscitari” conta meno sia della possibilità di tornare al governo che di farsi un altro giro – all’opposizione come dicono i famosi numeri – in Parlamento. L’analisi di Alessandro Sterpa, professore di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi della Tuscia