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Giornata di lavoro a Milano per la Polizia Postale a Palazzo Isimbardi. I dirigenti dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e i rispettivi interlocutori di Poste Italiane si sono confrontati sulle diverse esperienze territoriali mettendo a fattor comune le migliori best practice.

PERCHÈ MILANO?

Non a caso è stata scelta la città di Milano, nella cui regione esistono oltre 150.000 piccole, medie e grandi aziende del Paese. Ad aprire i lavori è intervenuto il questore Giuseppe Petronzi che, nell’evidenziare le problematiche legate anche alla guerra in Europa, ha sottolineato come “mai come in questo momento è stata strategica la visione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza nell’aver saputo investire in una specialità come la polizia cibernetica, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, nel contrasto al cybercrime”.

LA RIORGANIZZAZIONE DELLA SPECIALITÀ

Il direttore dell’istituenda Direzione Centrale per la sicurezza cibernetica Antonio Borrelli ha fatto il punto sulla nuova Direzione Centrale che sarà molto più efficiente e, con l’accorpamento della Polizia Scientifica, diventerà complementare per quei reati come, per esempio il Dna delle immagini per la pedopornografia online e non solo. Il recente sviluppo del percorso riorganizzativo della Specialità, finalizzato alla sua progressiva trasformazione nella nuova “Direzione centrale per la polizia scientifica e la sicurezza cibernetica” del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, prende le mosse proprio dalla consapevolezza di un adeguamento non più rinviabile della forza di polizia cibernetica nazionale rispetto allo scenario della minaccia in corso.

LE PAROLE DEL DIRETTORE GABRIELLI

Il direttore della Polizia Postale, Ivano Gabrielli, ha tracciato le linee di prevenzione e contrasto. Questo, ha spiegato, ci consente di formare una rete di collaborazione tra aziende e Polizia Postale, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza informatica dell’intero Paese. In questo momento storico, è essenziale promuovere la collaborazione nella lotta al crimine informatico. Questo valore aiuta a migliorare lo scambio di informazioni e la velocità di risposta nelle operazioni di contrasto al crimine informatico e la Polizia Postale deve essere un esempio, ha aggiunto.

Le nuove strategie della Polizia Postale contro il cybercrime

Confronto tra i dirigenti dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica e i rispettivi interlocutori di Poste Italiane a Milano, capoluogo lombardo che ospita oltre 150.000 piccole, medie e grandi aziende

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