Skip to main content

Il dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha emanato nuove linee guida secondo cui l’uso dei chip AI Ascend del colosso dell’elettronica cinese Huawei “in qualsiasi parte del mondo” viola i controlli alle esportazioni imposti da Washington. L’Ufficio per l’industria e la sicurezza del dipartimento ha inoltre messo in guardia sui “potenziali rischi” derivanti dall’utilizzo di chip AI statunitensi per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale cinesi.

La decisione americana

Il processo di addestramento dei modelli AI consiste nel fornire loro dati per apprendere schemi e modelli, mentre l’inferenza è la fase in cui i modelli già addestrati applicano tali conoscenze a nuovi dati per formulare previsioni o generare output. Le aziende statunitensi riceveranno indicazioni su come proteggere le catene di approvvigionamento da strategie di elusione, nel tentativo di rafforzare i controlli all’export sui chip AI destinati all’estero, si legge in una nota dell’ufficio. Queste azioni “garantiscono che gli Stati Uniti rimangano all’avanguardia nell’innovazione dell’intelligenza artificiale e mantengano il predominio globale nel settore”, prosegue la nota.

Il ruolo di Huawei

L’Ascend 910B di Huawei è considerato il chip AI più avanzato mai prodotto da un’azienda cinese. Ad aprile, Nvidia ha previsto una perdita di 5,5 miliardi di dollari dopo che il governo statunitense ha limitato l’esportazione del suo chip di intelligenza artificiale H20 verso la Cina, un mercato chiave per uno dei suoi prodotti di punta. Gli Stati Uniti, tuttavia, hanno revocato martedì ulteriori controlli all’export sui semiconduttori avanzati per il calcolo, rispondendo alle richieste di quei Paesi che avevano denunciato l’esclusione da tecnologie cruciali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La protesta cinese

“Se le linee guida saranno applicate con rigore, è probabile che provocheranno ritorsioni da parte della Cina”, ha dichiarato Chim Lee, analista dell’Economist Intelligence Unit (Eiu). Citato dal South China Morning Post, ha aggiunto che potrebbe anche diventare un punto di negoziazione nei colloqui commerciali in corso tra Washington e Pechino. Intanto, il tabloid Global Times, megafono della propaganda del Partito comunista cinese, cita Li Yong, ricercatore presso la China Association of International Trade, secondo cui la decisione americana è un esempio di pensiero egemonico e di giurisdizione extraterritoriale (“long-arm jurisdiction”), sostenendo che tali misure violano le norme del libero commercio globale e danneggiano l’intero ecosistema AI mondiale.

Tensioni Usa-Cina su Huawei. Questa volta nel mirino ci sono i chip AI

Washington ha emesso nuove linee guida che vietano l’utilizzo, in qualsiasi parte del mondo, dei chip AI Ascend 910B di Huawei, ritenuti soggetti ai controlli alle esportazioni americane. La decisione si inserisce in un contesto di negoziati commerciali sempre più tesi con Pechino, che minaccia ritorsioni

Perché Ungheria e Slovacchia scelgono di restare legati all'energia russa

Nonostante la disponibilità di alternative, Ungheria e Slovacchia continuano a importare petrolio russo, generando profitti per Mosca e alimentando tensioni con Bruxelles. Un nuovo report mostra come l’apparente convenienza nasconda interessi politici e reti commerciali opache

L’Italia raggiunge l’obiettivo Nato sulla spesa militare, ma ora si guarda al 5%

L’Italia raggiunge il 2% del Pil nella spesa per la difesa, in linea con l’impegno preso nel 2014 al vertice Nato in Galles. Una soglia dal forte valore simbolico, che il governo Meloni rivendica come un passo strategico verso la credibilità atlantica. Ma il traguardo rischia già di trasformarsi in nuovo punto di partenza

Sulle spese militari Meloni è isolata (e per lei è una fortuna). La riflessione di Sisci

Oggi la premier è sola nel panorama italiano a schierare il Paese prudentemente per quanto sia, a favore di una spesa militare. Quindi è la sola che può avere un filo per quanto tenue, e progressivamente distante, con Europa e Stati Uniti. Questa è la fortuna, alla latina, di Meloni, anche per l’ignavia degli altri partiti politici che consciamente o inconsciamente la lasciano da sola

L’importanza dell’Osint nella cybersicurezza. L’approccio di DigitalPlatforms

Di Fabio Rosa

In un ecosistema digitale sempre più esposto, l’Osint è fondamentale per identificare vulnerabilità nascoste e prevenire attacchi informatici. Analizzando dati pubblici, metadati e comportamenti online, consente un approccio proattivo alla cybersicurezza, oltre le difese tradizionali. L’intervento di Fabio Rosa, LABs Supervisor Manager di DigitalPlatforms

Una flotta di droni? La marina di Mosca si crea le sue unità unmanned

Con cinque reggimenti unmanned in arrivo e una formazione rinnovata per i cadetti, la Russia risponde al successo tattico ucraino con una ristrutturazione profonda della sua marina. L’obiettivo è integrare droni aerei, navali e terrestri per operazioni congiunte di sorveglianza, attacco e guerra elettronica

Con il Pd più a sinistra, Meloni dorme (ancora) sonni tranquilli. Parla Panarari

Durante il premier time in aula si sono registrati toni molto accesi fra maggioranza e opposizione. Più in generale, il dibattito pubblico si è ridotto a una dimensione di campagna elettorale permanente. Referendum e voto nei territori saranno appuntamenti elettorali che serviranno alla sinistra per regolare alcuni conti interni. Ma Meloni, nonostante le divisioni della coalizione di centrodestra, può continuare a dormire sonni tranquilli. Conversazione con il politologo di UniMoRe, Massimiliano Panarari

Trump, la Siria e la sfida per al Sharaa. L'analisi di Cristiano

Un documento rivelato da Reuters porta alla luce un intento coloniale iraniano verso la Siria, con un “doppio corpo”: ricostruire (in parte) il vecchio impero persiano, ma avviare anche, con l’esportazione della rivoluzione khomeinista, la costruzione dell’imamato, cioè il governo teocratico dell’Imam Khomeini o dopo di lui un khomeinista. Le sanzioni economiche facilitavano l’azione iraniana? L’analisi di Riccardo Cristiano sulle ultime decisioni degli Usa di togliere le restrizioni al Paese e l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti e quello siriano

Difesa, Ucraina e allargamento Ue. Il menù del vertice di Tirana

All’interno del tema sicurezza europea, c’è di diritto quello relativo al sostegno all’Ucraina. In secondo luogo si discuterà di difesa europea, della salvaguardia della democrazia, nonché della preparazione e della capacità di risposta a diverse minacce. Rama bussa all’Ue e rafforza l’alleanza sui migranti con l’Italia

Difesa europea, a Roma si riuniscono i big five d’Europa per fare il punto su Ucraina e industria

Si apre a Roma la due giorni di riunione dei ministri della Difesa del formato E5. Sul tavolo di Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, il sostegno all’Ucraina e lo sviluppo di capacità industriali comuni. Nel frattempo, il commissario Ue Kubilius ribadisce che serve un salto di qualità strategico e chiede una presa di posizione definitiva da parte dell’Italia

×

Iscriviti alla newsletter