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“BlueMed è destinato a essere un hub centrale nel traffico digitale del Mediterraneo allargato e rappresenta una straordinaria occasione di cooperazione con le aree del mondo che vedranno la maggiore crescita dell’utilizzo delle comunicazioni digitali nel prossimo decennio”. Con queste parole Enrico Bagnasco, da alcuni mesi amministratore delegato di Sparkle, ha commentato l’avvio della posa del cavo sottomarino BlueMed che collegherà l’Italia con la Francia, la Grecia e Israele, con varie diramazioni nel Mediterraneo.

L’EVENTO A GENOVA

All’evento genovese di martedì hanno partecipato anche Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, sindaco della città, e Jayne Stowell, Strategic Negotiator, Global Infrastructure di Google. Grazie a BlueMed, Roma torna ad affacciarsi direttamente sulle direttrici di comunicazione intercontinentali a cento anni dalla posa del cavo Anzio-New York-Rio de Janeiro-Buenos Aires da parte di Italcable (precursore di Sparkle). Il cavo fa parte del più ampio progetto di Google, lungo più di 5.000 miglia, che dall’Italia si estende fino in India, evitando il Mar Rosso e le sue instabilità grazie al passaggio per Israele.

I PROSSIMI PASSAGGI

Il cavo, si legge in una nota, fa parte del progetto Blue Submarine Cable System, realizzato in partnership con Google e altri operatori con ulteriori estensioni nei continenti africano e asiatico (Blue System collegherà Italia, Francia, Grecia e Israele; Raman System, invece, Giordania, Arabia Saudita, Gibuti, Oman e India). La posa è iniziata il 31 gennaio con la stesura della diramazione in Sardegna (Golfo Aranci) ed è proseguita il 9 febbraio con l’approdo a Pomezia, sul litorale romano. Da Genova, il cavo proseguirà verso sud attraversando il Tirreno fino al Sicily Hub di Palermo, data center neutrale di Sparkle connesso con diciotto cavi internazionali, dal quale procederà attraverso lo Stretto di Messina e il Mar Mediterraneo fino al Mar Rosso. Il primo tratto Genova-Golfo Aranci-Pomezia-Palermo sarà operativo già a partire da maggio, mentre a giugno 2023 verrà completata anche l’estensione verso la Corsica a Bastia.

L’APPRODO A GENOVA

L’approdo a Genova è in corso al largo del porto dove il cavo entra nell’infrastruttura di approdo Genova Landing Platform caratterizzata da una multicondotta sottomarina detta “Bore Pipe” e, tramite una rete di tunnel e gallerie sottosuolo per 6 chilometri, raggiunge il datacenter Open Landing Station di Genova Lagaccio, punto di interconnessione aperto e neutrale con altri cavi sottomarini e reti terrestri nazionali e continentali. Il sistema di approdo della Genova Landing Platform è stato progettato per accogliere, oltre a Blue, fino ad altri sei diversi nuovi cavi in modo sicuro e senza impatti per l’ambiente e la città, ponendo il capoluogo ligure come nuovo snodo per il traffico tra Africa, Medio Oriente, Asia ed Europa e via preferenziale per i futuri sistemi sottomarini alla ricerca di un accesso diversificato sulla costa europea occidentale.

L’INCONTRO MELONI-MODI

L’evento genovese ha anche una forte valenza simbolica, in quanto si è tenuto a pochi giorni dall’atteso faccia a faccia tra Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e Narendra Modi, primo ministro indiano, a Nuova Delhi. Tante le aree di opportunità nel rapporto bilaterale che entrambe le parti appaiono decise a rilanciare e rafforzare: energia verde, scienza, tecnologia e difesa, come ha comunicato la diplomazia indiana citando anche la “convergenza su questioni regionali e globali” – leggasi il rapporto con la Cina, complesso sia per l’Italia sia per l’India.

Da Genova all’India. Ecco la nuova via dei dati 

Sparkle, operatore globale del gruppo Tim, ha avviato la posa del BlueMed, ramo dell’infrastruttura che renderà la città ligure un nuovo snodo per il traffico tra Africa, Medio Oriente, Asia ed Europa. Domani l’incontro tra Meloni e Modi in India, estremità orientale del maxi-progetto sottomarino Google

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