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L’Italia al centro dell’attenzione internazionale per la decisione del garante di “bloccare” ChatGpt. Fabrica Floridi entra nel modo e nel merito delle cosiddette “chat intelligenti”: ne esistono molte e diverse tra loro, ma come funzionano esattamente? Quali sono le possibili controindicazioni di queste tecnologie?

Nella 18ma puntata di Fabrica Floridi (registrata prima della decisione del Garante), il web show condotto da Oxford dal filosofo Luciano Floridi ha affrontato il tema insieme a grandi esperti: Andrea Cristallini, communication manager Google Italia, Andrea D’Onofrio, Marketing lead for Data&analytics Microsoft, Michela Milano, direttrice Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence Università di Bologna, Lucia Lucchini, cyber risk manager Deloitte UK, Federico Morgantini, Forbes Italia, e Antonio Squeo, chief metaverse officer – Hevolus Innovation.

Su Formiche.net da lunedì 17 aprile in streaming qui e in onda il 24 aprile alle 21 su Sky 511

18_FABRICA FLORIDI _ Chat intelligenti? from Puntozero on Vimeo.

La tecnologia digitale è entrata a far parte della nostra vita quotidiana. Ogni giorno, infatti, ci interfacciamo con l’intelligenza artificiale, essendo essa applicabile a moltissimi ambiti differenti. Tra queste tecnologie ci sono le già nominate, e ormai molto conosciute, chat intelligenti. Che cosa sono e come funzionano? “Le chat intelligenti – ha risposto Andrea Cristallini, communication manager Google – non sono una novità, la storia dell’intelligenza artificiale ha quasi un secolo. Le prime chat risalgono all’incirca agli anni Sessanta, ovviamente non avevano le stesse capacità che hanno le chat di oggi, cosiddette “intelligenti”. Quindi in che cosa si distinguono quelle attuali? “Per grandi quantità di dati a disposizione – ha proseguito Cristallini -, funzioni matematiche estremamente evolute e una capacità computazionale senza precedenti. Grazie a questi tre elementi è possibile costruire dei modelli alla base dei quali esiste questa AI chiamata ‘generativa’. Sono modelli probabilistici, non basati su regole, che in base alle parole che abbiamo inserito prevedono quale sarà la parola successiva, o l’insieme di parole seguenti, così da formare una frase di senso compiuto e coerente con quello che noi abbiamo chiesto o detto”.

Ma proprio sul concetto di intelligenza di questa artificialità, il filosofo Luciano Floridi nutre qualche dubbio. Anche Cristallini ha concordato sul fatto che questi strumenti digitali, come le chat, siano sicuramente molto utili, ma che è necessario unire all’innovazione un senso di responsabilità e che è fondamentale seguire dei valori condivisi nel loro utilizzo. Necessità espressa anche da Andrea D’Onofrio, Marketing lead for Data&analytics di Microsoft, che, nell’affermare che sicuramente grazie all’AI e alle chat intelligenti si creeranno nuovi business (anche se ora è difficile stabilire esattamente quali saranno), ha manifestato l’esigenza che queste intelligenze artificiali vengano utilizzate anche in modo etico, spiegando come, già negli anni passati, sia nato un “nuovo business legato alla regolamentazione in ambito etico della AI”.

Possibili nuovi business, ma anche vantaggi per quelli esistenti, come ha dichiarato Michela Milano, direttrice Alma Mater Research Institute for Human-Centered Artificial Intelligence Università di Bologna, che riferendosi alle imprese, ha sottolineato alcuni benefici che l’AI può sicuramente portare per quanto riguarda ad esempio l’ottimizzazione della produzione e della manutenzione.

Dei vantaggi offerti dall’AI ha parlato anche Federico Morgantini, Forbes Italia, facendo come esempio quello delle redazioni giornalistiche, dove spesso i dati da analizzare sono in una quantità enorme, e dove i sistemi di Intelligenza Artificiale possono essere usati per verificare le notizie dell’ultima ora, quando la velocità nell’esecuzione delle verifiche è essenziale e molto più lunga da effettuare per l’essere umano.

Purtroppo però non è tutto oro ciò che luccica. Lucia Lucchini, Cyber Risk Manager Deloitte Uk, ha fatto chiarezza sul “lato oscuro” dell’Intelligenza artificiale, in particolare prendendo in considerazione la sicurezza, la privacy e la protezione dei dati: “L’Ai come è in grado di automatizzare i processi, così lo è anche di facilitare gli attacchi”. Attacchi che possono essere ad esempio fenomeni di social engineering e phishing, dovuti alla capacità dell’intelligenza artificiale di generare testi e contenuti estremamente sofisticati, così tanto da riuscire a ingannarci, non permettendoci di distinguere un contenuto vero da uno falso.

In chiusura si è parlato di Metaverso e chat intelligenti con Antonio Squeo, Chief Metaverse Officer – Hevolus Innovation, e infine il Filosofo Luciano Floridi ha precisato che queste tecnologie-intelligenze artificiali hanno due direzioni: “Una verticale, che va ad affrontare dei temi e risolve problemi, o si prende cura di compiti con grandissima efficienza ed efficacia. L’altra interessantissima direzione, che farà la differenza, è quella più orizzontale, quella in cui queste intelligenze/chat fanno da collante tra le varie tecnologie che ancora non si parlano. Ci sarà una coalizione digitale che renderà molto più solido il mondo su cui costruiremo la prossima rivoluzione”.

La puntata di Fabrica Floridi sarà visibile in streaming da lunedì 17 aprile sul sito di Forbes.it, Formiche.net, FabricaFloridi.tv e Nuvolaverde.eu, la piattaforma della comunicazione responsabile realizzata in collaborazione con BFC Media e con il magazine tv&web Siamo Jedi, visibile su BFC Forbes (Sky 511, TivùSat61 e DT 260) e in streaming su bfcvideo.com e stream24.ilsole24ore.com. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con Terna e Formiche.

Il web show è condotto dal filosofo di Oxford University e di Alma Mater Studiorum Università di Bologna Luciano Floridi, e propone incontri con i personaggi al vertice delle realtà istituzionali e di impresa che hanno grande influenza sui temi fondamentali del cambiamento tecnologico.

Fuori campo, a scandire tempi e modi della narrazione il presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante.

La regia è di Giuseppe Scutellà (Teatro PuntozeroBeccaria). In redazione gli Jedi di Nuvolaverde (Karin Piffer, Luca Bogarelli e Riccardo Argante), di Punto Zero Beccaria (Alessandra Turco, Enea Scutellà, Carlotta Bruschi, Mattia Romeo) e di 000 – Intelligence of Things (Elisa Paolinelli). La produzione di Fabrica Floridi è coordinata da Lisa Mazoni del Teatro Puntozero Beccaria con i ragazzi dell’area penale interna ed esterna IPM e USSM Cesare Beccaria di Milano: Vanessa Costa, Federico F. Davide R.  Mattia Romeo, Alex Simbana, Alessandra Turco, Enea Pablo Zen.

 

 

 

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Di Karin Piffer

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