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Sulla difesa nasce il nuovo esecutivo tedesco, in netta discontinuità con le politiche di bilancio dell’era Merkel e Schaeuble. Al Bundestag inizia il dibattito per togliere il freno al debito e aprire anche la strada al piano di riarmo europeo, ma alcuni partiti fanno ricorso alla coste costituzionale. I Verdi non vogliono sostenere il pacchetto di debito per la difesa pianificato da Cdu/Csu e Spd. L’obiettivo del ricorso alla Corte è quello di eliminare il processo legislativo dall’ordine del giorno e fare rete con altri partiti rimasti fuori dai giochi. Nel mezzo la difficoltà con cui il cancelliere in pectore deve gestire una fase complessa, in cui non c’è ancora il nuovo governo né la nuova ipotetica maggioranza, ma si stanno prendendo decisioni strategiche per il futuro della Germania.

Gli attacchi a Merz

Il becchino del freno al debito. Questa l’espressione forte che AfD usa per definire Friedrich Merz, che si appresta nel Bundestag a dare il via ad una era geologica completamente nuova per la Germania, dopo l’austerità imposta dal duo Merkel-Schaeuble. Secondo la co-leader Alice Weidel, “stanno sacrificando la prosperità dei cittadini per diventare cancellieri a tutti i costi”. Con i suoi piani Merz sta “peccando” contro le generazioni future. “I tassi di interesse saliranno alle stelle, l’euro si deprezzerà”, aggiunge con riferimento al costo dei titoli di Stato tedeschi già aumentato in modo significativo dopo l’annuncio del pacchetto finanziario.

Altro attacco da parte del capogruppo liberale dell’Fdp Christian Dürr che accusa Friedrich Merz di non aver mantenuto la parola data. “Tali proposte hanno portato a un aumento dell’inflazione e hanno messo a repentaglio la sostenibilità delle finanze europee”.

I Verdi accusano Merz di non prevedere “investimenti aggiuntivi”, e che l’attuale fondo speciale verrà utilizzato per colmare le lacune del bilancio. In precedenza il leader della Cdu aveva avanzato, senza successo, un’offerta ai Verdi in cambio del loro voto in aula: un fondo speciale da 50 miliardi di euro dedicati al clima e alle politiche green.

Le proposte della maggioranza

Cdu, Csu e Spd, ovvero la nuova maggioranza coagulatasi attorno a Merz dopo le elezioni politiche, ritengono che sia giunto il momento esentare dal freno al debito tutte le spese per la difesa che superano l’uno percento del prodotto interno lordo. Si tratta di circa 45 miliardi di euro che andrebbero subito impiegati per la difesa tedesca ma senza indebitarsi con il bilancio. Numeri che vanno sommati ai 100 miliardi già annunciati lo scorso anno per ammodernare la Bundeswehr. Per cui il disegno di legge della nuova grande coalizione tedesca prova ad accelerare con decisione su nuovi equipaggiamenti e su soldati aggiuntivi, sulla scorta di quanto già messo nero su bianco dal ministro federale della Difesa socialista Boris Pistorius.

Le opposizioni

I Verdi vogliono esentare dal freno al debito solo la spesa per la difesa superiore all’1,5% del pil misurata in base alla produzione economica nel 2024, ovvero poco meno di 65 miliardi di euro, al cui interno far convogliare tutte le altre esigenze della difesa, dall’intelligence al sostegno all’Ucraina, fino all rafforzamento delle organizzazioni internazionali per il mantenimento della pace. I liberali di Fdp, che non saranno presenti nel nuovo Bundestag, non intende allentare la regola del debito, ma comunque aumentare il fondo speciale per la Bundeswehr di 200 miliardi, portando così il totale a 300 miliardi di euro. Ovvero usando prestiti.

Finisce l'austerità di Schaeuble. Sulla difesa nasce il governo Merz

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