Se l’Europa vuole costituire un polo capace di perpetuare i valori occidentali nel XXI secolo dovrà affrontare delle conversazioni scomode e pratiche su sé stessa. L’alternativa è arrendersi, senza disturbare, alla fine di una parentesi democratica-liberale durata meno di tre secoli e a quella della radice plurimillenaria dei suoi valori. L’intervento di Beniamino Irdi, nonresident senior fellow della Transatlantic Security Initiative presso l’Atlantic Council
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Il vertice Sco svela tutte le asimmetrie delle relazioni internazionali. L'analisi di Polillo
Nello Sco convivono esigenze diverse. Ma quel che più conta è la sua logica inclusiva, che si contrappone all’attuale modo d’essere delle strutture occidentali. I Paesi protagonisti che ne fanno parte oggi rappresentano circa il 40% della popolazione del pianeta e un quarto del Pil mondiale. Portatori di un metodo, esclusa la Russia di Putin, che è del tutto opposto a ciò che accade in Occidente. L’analisi di Gianfranco Polillo
Brava Italia ad anticipare la fine della dipendenza europea dalla Cina. Parla Pelanda
Estromettere i componenti cinesi dalle aste per gli incentivi al fotovoltaico vuol dire aver gettato il cuore oltre l’ostacolo e mandato un chiaro segnale a chi in Ue ancora tentenna: ridurre la dipendenza dalla Cina è possibile. Ma a un patto. Intervista all’economista e saggista, Carlo Pelanda
Se il valzer delle spie cinesi si balla anche nelle università Usa
Pechino trasforma i campus americani in terreno di caccia per tecnologie, dati e talenti. Dopo il caso di spionaggio cinese a Stanford, il monito del Ncsc: l’università statunitense è un pilastro strategico della sicurezza nazionale
Vi spiego il no fermo (e costruttivo) dell'Italia alle truppe in Ucraina. La versione di Caruso
Mentre Macron e Starmer premono per una forza europea in Ucraina, Roma mantiene il rifiuto per ragioni che vanno oltre la politica interna. L’analisi tecnico-militare rivela i rischi di un impantanamento strategico. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Tra Tokyo e Tianjin, la diplomazia tattica di Modi
In un momento di tensione con gli Stati Uniti, il premier indiano cerca intese tecnologiche con il Giappone e un fragile equilibrio con la Cina. Sullo sfondo, lo stallo nella SCO, le incognite con Mosca e l’ambizione di un’India marittima
La guerra non è materia da comunicati stampa, vedere per credere. L'analisi di Arditti
Al termine di una delle settimane più drammatiche dall’inizio del conflitto, emerge una verità scomoda: la forza sul campo e la capacità di infliggere colpi strategici determinano la credibilità politica. Zelensky ha dimostrato di poter colpire obiettivi vitali, mentre Putin ha rilanciato con la potenza bruta, mostrando che nessun simbolo è fuori dal raggio d’azione. Nella guerra moderna, chi domina la tecnologia e la logistica impone il ritmo anche al discorso diplomatico
Generazione Maastricht, la scelta europea. Il commento dell'avv. Chimenti
La politica internazionale ci ricorda ogni giorno che nessuno Stato europeo, da solo, può garantire pace, sicurezza, benessere sostenibile. Se c’è una lezione che le nuove generazioni possono e devono raccogliere, è proprio questa: l’alternativa non è tra più o meno Europa, ma tra un’Europa protagonista o un’Europa marginale. E Draghi, da Rimini, ha lasciato sul tavolo un invito chiaro: agire ora, non quando sarà troppo tardi. Il commento di Stanislao Chimenti, Equity Partner Studio Legale Delfino e Associati Wilkie Farr&Gallagher
La Russia ha scherzato su Bitcoin. La retromarcia del Cremlino
Solo poche settimane fa il primo e strombazzato progetto pilota con Sberbank, per l’emissione di bond ancorati al valore dei criptoasset, anche per movimentare capitale sfuggendo alle sanzioni. Ora però qualcuno deve aver cambiato idea e dalla Bank of Russia è arrivato il niet
Pericolo spionaggio. L’Estonia sconsiglia i viaggi in Russia e allerta i cittadini
Il ministero degli Esteri estone avverte: i cittadini che si recano in Russia sono esposti a pressioni e potenziale reclutamento dell’Fsb. Narva, insieme ai valichi di frontiera, rimane un nodo critico nella strategia di spionaggio e interferenza del Cremlino
















