Skip to main content

Arriva da Berlino la prima telefonata al neo ministro della Difesa, Guido Crosetto, un colloquio con l’omologa tedesca Christine Lambrecht che è spaziato dalla situazione in Ucraina alle necessità che l’Europa si doti di un efficace strumento di protezione. Da parte italiana, inoltre, il nuovo ministro ha voluto sottolineare la forza del rapporto tra Italia e Germania, ripetendo la volontà “a dare continuità a un rapporto a 360°, fondato sulla condivisione delle scelte di politica estera e di difesa e sul potenziamento delle reciproche capacità tecnologiche”.

Roma e Berlino

Che la prima telefonata a Palazzo Baracchini arrivi proprio da Berlino, nello stesso giorno in cui Olaf Scholz ed Emmanuel Macron tentano di ricucire i rapporti scricchiolanti tra le due capitali, è sicuramente un segnale importante, che registra come i rapporti tra Italia e Germania nel campo della Difesa si siano rafforzati e avvicinati negli ultimi tempi. Dalla scelta di acquistare gli F-35, la cui produzione potrebbe avvenire nel sito piemontese di Cameri, all’acquisizione di Hensoldt da parte di Leonardo, azienda che, tra l’altro, intende fornire agli Eurofighter di Berlino nuove capacità di guerra elettronica insieme all’israeliana Rafael, i legami che uniscono i due Paesi nel comparto della Difesa sono numerosi e stanno crescendo.

Difesa europea

Il ministro Crosetto è intervenuto, infatti, anche sulla costruzione della Difesa europea, ribadendo l’impegno del nostro Paese anche per il futuro, rimarcandone una natura “contraddistinta da una maggiore autonomia strategica”. Per il ministro, infatti, un Europa “fatta di Nazioni forti, che agiscono in squadra, è infatti garanzia di sicurezza e sviluppo”, ricordando allo stesso momento come la Nato “contribuisce in maniera determinante alla sicurezza dell’Unione europea”.

Il sistema antiaereo europeo

Passaggio importante quello della sicurezza aerea europea, con il ministro Crosetto che ha dichiarato di essere concorde sulla necessità di potenziamento “anche mettendo a frutto le nostre capacità tecnologiche e produttive. L’Italia, in questo ambito, può mettere a disposizione competenze importanti”. La Germania, infatti, ha da poco lanciato l’iniziativa dell’European Sky Shield, alla quale hanno già aderito diversi Paesi, nonostante qualche mal di pancia espresso da Parigi. Neanche l’Italia ha ancora aderito al progetto ma, dopo l’affermazione del ministro, non è detto che la situazione non possa cambiare in futuro.

La questione ucraina

Il ministro tedesco Lambrecht ha anche voluto ringraziare l’Italia per la presenza dei suoi contingenti militari a protezione del fianco Est dello spazio euro-atlantico dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Sulla questione, per Corsetto l’Italia “continuerà a lavorare per la pace ed il recupero dell’integrità territoriale ucraina” ribadendo come la cooperazione sia “l’arma più forte contro la violenza, la guerra, l’arroganza”.

Difesa europea e collaborazione. Cosa si sono detti Crosetto e Lambrecht

Rafforzare un rapporto già saldo e proseguire sulla strada delle collaborazioni. È quanto emerge dal colloquio di oggi tra Guido Crosetto e la sua omologa tedesca Christine Lambrecht, nella prima telefonata istituzionale ricevuta dal primo ministro. Che sia stata proprio Berlino a chiamare è un segnale dei profondi legami che stringono i due Paesi, soprattutto nel campo della Difesa

Emirati-Italia, attori protagonisti del Mediterraneo allargato portati alla cooperazione

La cooperazione strategica tra Abu Dhabi e Roma è uno dei fattori che può costruire stabilità e sicurezza nel Mediterraneo allargato. Gli Emirati sono interessati ad accrescere il proprio ruolo internazionale, l’Italia al ruolo di attore strategico nel bacino

Putin umiliato? Così Macron alimenta la narrazione russa, dicono gli esperti

L’invasione russa dell’Ucraina sarebbe il “frutto del nazionalismo esacerbato che si è nutrito dell’umiliazione scaturita dalla distruzione dell’impero sovietico”, ha detto il leader francese a Roma. Secondo il civil servant Tenzer “non parla mai della natura criminale del regime perché ciò significherebbe riconoscere la natura segnata di qualsiasi tentativo di dialogo”

Così l’Europa guarda con più interesse l’America Latina

Il Servizio europeo per l’azione esterna ammette di avere trascurato i rapporti con la regione, dove la Cina sta guadagnando spazio commerciale. Ma dall’anno prossimo ci sarà una nuova strategia. E nel secondo semestre del 2023 potrebbe essere firmato l’atteso trattato di libero commercio tra l’Ue e il Mercosur

india

Mir ha fallito. E il Cremlino gioca la carta indiana

Ora che il meccanismo per l’emissione di carte di pagamento legate al circuito alternativo a Swift è stato sostanzialmente respinto dai governi nell’orbita russa, Mosca cerca di far sue le commissioni sulle transazioni indiane, aprendo allo scambio rubli-rupie

Intelligence economica a Palazzo Chigi. La prospettiva di Carta (Leonardo)

Fare sistema, condividere informazioni tra aziende strategiche, istituzioni pubbliche e comparto intelligence centralizzandole attorno alla figura del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Le parole di Luciano Carta, già direttore dell’Aise, oggi presidente di Leonardo

Meloni e il ritorno della politica. Scrive Merlo

Il ritorno a pieno titolo di una coalizione politica al governo può segnare non la sconfitta della tecnocrazia, che non è un problema, ma il ritorno di una situazione fisiologica dove si confrontano due coalizioni formalmente contrapposte con ricette programmatiche diverse se non addirittura alternative

Il Regno Unito dopo Liz Truss, tra ortodossia economica e nuovi paradigmi

Di Gianclaudio Torlizzi

Secondo la narrativa, a innescare la crisi sarebbe stata la presentazione da parte del governo di un piano fortemente espansivo a livello fiscale. Un’interpretazione un po’ semplicistica. L’analisi di Gianclaudio Torlizzi, autore ed esperto del mercato delle materie prime

Un nuovo Golden power. Il lascito di Draghi a Meloni e Urso

In tempi recenti lo strumento è stato “rivoluzionato”, ha spiegato Argiolas, coordinatore dell’ufficio competente a Palazzo Chigi. In questi giorni il neoministro ripete spesso il suo sì ai poteri speciali per difendere le aziende italiane dalle mire straniere, in particolare cinesi e russe. La continuità corre anche attraverso Giorgetti, prima al Mise oggi al Mef

Ombre russe dietro ai cavi sottomarini tranciati in Europa

Di Gabriele Carrer e Otto Lanzavecchia

Dopo i danni ai gasdotti Nord Stream e alla rete ferroviaria tedesca, questi incidenti “sollevano nuovamente l’importanza del mondo cavi, che diventa l’elemento di interconnessione delle cinque dimensioni”, spiega Iezzi (Swascan)

×

Iscriviti alla newsletter