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L’Esercito italiano preme l’acceleratore sul rinnovo del proprio parco mezzi. Dopo diversi anni in cui il procurement di mezzi terrestri non ha registrato particolari impennate negli ordini e in cui le piattaforme sono rimaste sostanzialmente invariate — al netto di alcune migliorie minori sul piano delle strumentazioni e delle corazzature —, l’Ei si appresta a entrare in una nuova fase. Se il 2024 è stato l’anno delle partnership sul piano politico e industriale, come la firma dell’accordo per la creazione della joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, il 2025 dovrebbe vedere già i primi risultati degli impegni presi in sede Nato per potenziare lo strumento militare nazionale. Visti i tempi richiesti per la ricerca e la produzione di nuovi sistemi e piattaforme, l’Esercito si muoverà su due binari paralleli, investendo sull’acquisizione di mezzi già rodati in configurazioni aggiornate e sviluppando ex novo intere famiglie di mezzi del futuro. Oltre al rinnovo della componente corazzata, che vedrà i carri Ariete affiancare e cedere progressivamente il passo a un nuovo carro da combattimento, che sarà creato specificamente per le Forze armate italiane sulla base del KF-51 Panther di Rheinmetall, l’Ei aumenterà la propria dotazione di blindati, fondamentali per condurre una vasta pletora di incarichi operativi.

La commessa per i 76 blindati Freccia

Sul finire dell’anno, la Direzione armamenti terrestri ha sottoscritto con il Consorzio Iveco-Oto Melara un contratto per la fornitura di settantasei Veicoli blindati medi (Vbm) in versione plus. Di questi, sessanta saranno in configurazione Combat e sedici in configurazione Controcarro. Nella sua configurazione base, il vbm è equipaggiato con una torre armata con cannone automatico da 25 mm, protezione balistica e antimina di buon livello, oltre a capacità di trasporto per un equipaggio di 3 membri e fino a 8 soldati. È utilizzato per missioni di fanteria meccanizzata e garantisce elevata mobilità tattica, protezione e versatilità operativa. Gli aggiornamenti della versione Plus comprendono migliorie al motore, che passa da 550 cv a 720 cv, allo scafo, ereditato da quello del blindo Centauro, fino all’armamento, che registra l’aggiunta della X-GUN 30mm di Leonardo, in grado di impiegare il munizionamento standard Nato da 30mmx173. Ulteriori migliorie riguardano il sistema di tiro, idoneo allo standard Nato Ngva (Nato generic vehicle architecture), la strumentazione di navigazione satellitare e di Comando e controllo C2D/N Evo.

Il Lynx allo studio per il nuovo sistema Aics

Mentre la commessa sui Vbm garantisce il prosieguo della fornitura immediata di mezzi di fanteria, il Centro polifunzionale di sperimentazione dell’Esercito di Montelibretti ha ricevuto un esemplare del veicolo cingolato da combattimento Lynx KF-41 di Rheinmetall.  Il Lynx è un veicolo modulare che permette di impiegare la medesima piattaforma per diversi incarichi operativi, tra cui trasporto truppe, supporto al combattimento, portaferiti e posto di comando mobile. Il mezzo sarà sottoposto a test e valutazioni tecniche preliminari per la definizione degli standard operativi che andranno a definire le specifiche definitive del nuovo sistema Aics (Armoured infantry combat system), che verrà prodotto anch’esso dalla jv Leonardo-Rheinmetall.

Nuovi blindati per l’Esercito italiano. 76 Vbm in attesa del nuovo Aics

L’aggiornamento delle capacità terrestri dell’Esercito italiano passa per una nuova fornitura di Vbm Freccia, mentre proseguono gli studi sugli standard che costituiranno la base del nuovo veicolo corazzato di fanteria prodotto da Leonardo e Rheinmetall

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