“Il presidente Trump si augura che ci sia la pace”, dice il capo del Pentagono. Dalla Casa Bianca potrebbe partire un’ultima, irrinunciabile offerta per Teheran: un accordo per la gestione del programma nucleare. Se l’Iran accetta, gli Usa non effettueranno attacchi. Ma Israele è d’accordo?
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Il Pd contro le armi segue l'estremismo di Conte, serve un terzo polo autonomo. Parla Marcucci
Il campo largo va in piazza per la seconda volta contro il riarmo dell’Europa. Sembra un’impostazione ideologica, totalmente sballata. Spiace che il Pd, ormai sempre più solo il partito di Schlein, in questo modo vada persino contro il Partito socialista europeo. Ora è il momento di un terzo polo autonomo. Fra il partito Liberaldemocratico e Azione c’è un buon dialogo, Italia Viva ha fatto altre scelte. Colloquio con Andrea Marcucci (Libdem)
Tra bollette e plauso al nucleare. La relazione dell'Arera che fa sponda con il governo
In Italia l’energia costa troppo per colpa di oneri di sistema che gonfiano il prezzo finale. Più un gioco di prestigio burocratico che altro. Ecco cosa chiede l’Autorità per l’energia, che nel frattempo plaude alla spinta verso il nucleare
Israele-Iran, quale spazio per la mediazione italiana? Scrive l’amb. Castellaneta
Israele ha sferrato un’offensiva mirata contro l’Iran, andando oltre una semplice azione preventiva. L’obiettivo sembra essere un cambio di regime a Teheran, mentre gli ayatollah cercano ad ogni costo di garantire la propria sopravvivenza. L’Italia potrebbe giocare un ruolo chiave come mediatrice per evitare un conflitto irreversibile. Il commento dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
“Shock Cina” al G7. Von der Leyen sfida Pechino sulle terre rare
La presidente della Commissione europea ha adottato un linguaggio molto duro contro la Cina, passando dal tradizionale “de‑risking” a un vero e proprio ammonimento sulle dipendenze strategiche legate alle terre rare. Serve un’azione coordinata su catene di approvvigionamento, semiconduttori e investimenti esteri, ha detto
Per le monarchie del Golfo Teheran è il nemico da contenere, non da abbattere. Scrive Arditti
Le monarchie del Golfo non vogliono un Iran distrutto, ma un Iran eternamente incompiuto. Non vogliono rovesciare la Repubblica islamica, ma impedirle di crescere. È la politica della sabbia nel motore: si soffia sul fuoco solo quanto basta per tenerlo basso, senza mai spegnerlo. Perché in Medio Oriente — e soprattutto nel Golfo — il vero potere non sta nella vittoria, ma nel controllo del caos
Due programmi, un solo contractor? Boeing punta al monopolio della sesta generazione Usa
A Parigi Boeing ribadisce la propria ambizione nel segmento dei caccia di sesta generazione, puntando sia sul programma Ngad con l’F-47 sia sulla componente navale con l’F/A-XX. Ma sul secondo progetto, ancora in attesa di assegnazione ufficiale, pesano le incertezze del bilancio della Difesa e le priorità della US Navy
A Taipei il governo cerca l'opposizione contro le minacce ibride
Il presidente taiwanese Lai Ching‑te ha convocato un briefing sulla sicurezza nazionale a porte chiuse, invitando per la prima volta i vertici di Difesa, Esteri e intelligence a relazionare i leader dell’opposizione. In agenda quattro rapporti su espansione militare cinese, strategie diplomatiche, relazioni sullo Stretto e minacce di guerra ibrida. Ma Tpp e Kmt si tirano indietro, per ora
Disgelo di Pechino verso Londra. Via le sanzioni ai parlamentari?
Il governo cinese sta valutando di revocare le restrizioni imposte nel 2021 a nove cittadini britannici, tra cui cinque ex deputati conservatori e due pari, responsabili di aver denunciato le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang. La decisione arriva in un contesto di intensi scambi diplomatici e commerciali. Sullo sfondo resta aperta la partita della sede diplomatica a Tower Hill















