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È una decisione difficile e costosa per la Germania, quella di chiudere il rubinetto del gas russo. Tradotto in numeri, il taglio immediato delle forniture costerebbe 180 miliardi di euro, solo quest’anno, il che rappresenta circa il 5% del Pil. La scelta scatenerebbe anche un balzo dei prezzi energetici, provocando la recessione più profonda degli ultimi decenni.

La previsione, molto più pessimista rispetto a quella degli economisti, è ben spiegata nell’ultimo report mensile della Bundesbank. Il mese scorso, nove esperti avevano previsto che un embargo energetico totale sulla Russia poteva essere gestibile, avendo un impatto economico tra lo 0,3% e il 3% sul Pil tedesco.

Ora invece la Bundesbank chiarisce che il divieto dell’Unione europea alle importazioni di gas dalla Russia sarebbe molto più costosa del previsto e riapre il dibattito su quanto sia preparato il Paese per vivere senza il gas di Vladimir Putin.

La banca tedesca ha ipotizzato uno scenario in cui le imprese non fossero in grado di sostituire il gas russo con fonti di energia alternative per tre trimestri consecutivi e il risultato è un aumento dell’inflazione di circa il 9%. La Bundesbank però ha avvertito che le stime sono soggette a un grado di incertezza molto elevato perché ancora non sono chiari i modelli da usare in caso di interruzione delle forniture.

Robert Habeck, ministro dell’Economia tedesco, ha precisato che la Germania sarà in grado di far a meno del gas russo solo entro il 2024. Prima della guerra in Ucraina, la Russia rappresentava il 55% di tutte le importazioni di gas della Germania. E il problema non riguarda il riscaldamento o i rifornimenti elettrici dei cittadini, ma il fatto che una terza parte di questo gas è destinato al settore manifatturiero.

E sulle pressioni Martin Brudermuller, ceo di Basf, ha avvertito che uno stop immediato alle forniture di gas russo potrebbe distruggere l’intera economia della Germania, innescando la peggiore crisi economica dalla Seconda guerra mondiale.

Janet Yellen, segretario del Tesoro americano, ha chiesto all’Unione europea di considerare con attenzione il divieto alle importazioni di energia dalla Russia, avvertendo sugli effetti negativi su tutta l’economia mondiale.

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Lo stop alle forniture russe potrebbe far perdere 180 miliardi di euro, solo quest’anno, all’economia tedesca. E cioè il 5% del Pil. Gli avvertimenti di economisti, politici, imprenditori e anche degli Usa

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