Skip to main content

La sopravvivenza, e ora addirittura la crescita, di Forza Italia sorprende i politologi tanto quanto il volo del calabrone sorprende gli zoologi. Posta la natura personale di un partito che tutti consideravano indissolubilmente legato alla figura del leader carismatico che lo aveva fondato, sembra un fatto contro natura. Morto il fondatore, si attendeva la morte prematura della sua creatura politica. Un esito inesorabile, che molti immaginavano sarebbe stato accelerato dal divampare di quel conflitto interno al partito che la presenza in vita del Cavaliere aveva per decenni sopito.

Lo pensava, confessiamo, anche chi scrive e a dir la verità lo pensavano persino diversi dirigenti del partito di scuola tajanea. Mai previsione si dimostrò tanto infondata.

Intendiamoci, è presto per dire. Un Abruzzo non fa primavera e per avere un dato più solido su cui ragionare occorrerà attendere quantomeno le elezioni europee di giugno. Ma i segnali sono incoraggianti, e poiché la politica è anche una questione di percezioni e di trend, la percezione della condizione odierna della Forza Italia di Antonio Tajani è positiva e il suo trend è ascendente tanto quanto discendente è il trend della Lega di Matteo Salvini.

In Abruzzo, per dire, il partito che fu di Silvio Berlusconi è passato dal 9% delle regionali 2019, all’11,1% delle politiche 2022, fino al sorprendente 13,4% delle regionali di tre giorni fa. È vero che l’Abruzzo è una terra a tradizione democristiana, ma il dato è questo. E il fatto che l’exploit abruzzese venga (correttamente) spiegato da molti con l’adesione a Forza Italia di politici locali dotati di preferenze provenienti tanto dal Movimento 5 Stelle quanto dalla Lega conferma il trend: se non avessero percepito che il partito è in crescita non vi avrebbero aderito. Ed ora che tale percezione si è largamente diffusa sarà più facile per Forza Italia svolgere la funzione di aggregatore naturale delle tante liste civiche politicamente “moderate” sparse per i territori italiani.

Gli argini politici dei partiti confinanti sono quantomai cedevoli: la crisi del Terzo Polo alla sinistra di FI e quella del salvinismo alla sua destra concorrono a consolidare il trend. Così come concorre a livello nazionale la disfida tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini sul terreno della destra e la loro naturale inclinazione ad un approccio tonitruante e demagogico ai problemi dell’Italia, delle sue regioni e dei suoi comuni. Nel suo rappresentarsi come una forza politica realista e, per usare lo slogan di Francois Mitterand fatto proprio da Antonio Tajani, “tranquilla”, Forza Italia marca così la differenza nel centrodestra. E la chiarezza adamantina rispetto al conflitto ucraino così come all’ancoraggio europeo e atlantista fa il resto.

Non tutti gli elettori moderati sono disposti a rifugiarsi nell’astensionismo. Orribile a dirsi, ma nel partito c’è anche chi ritiene che, venuta meno la presenza di Silvio Berlusconi, sia venuto meno il fattore che scoraggiava una quota non irrilevante dell’elettorato cosiddetto centrista dal votare per Forza Italia.

I conti si faranno dopo le europee, non c’è dubbio, ma già il fatto che siano conti aperti ci appare degno di nota e motivo di sorpresa almeno quanto il volo del calabrone.

Forza Italia e il volo del calabrone. Il commento di Cangini

Morto il fondatore, si attendeva la morte prematura della sua creatura politica. Mai previsione si dimostrò tanto infondata. Nel suo rappresentarsi come una forza politica realista, Forza Italia marca la differenza nel centrodestra. E la chiarezza adamantina rispetto al conflitto ucraino così come all’ancoraggio europeo e atlantista fa il resto. Il commento di Andrea Cangini

Ecco come la sostenibilità crea lavoro

Lo studio, condotto dall’Università Iulm e pubblicato da International Corporate Communication Hub, propone un’analisi approfondita delle professioni legate alla sostenibilità. E delinea le competenze più richieste ai tempi della transizione

Cosa prevede il ddl cyber presentato da Mantovano

Il sottosegretario in audizione alla Camera rassicura: “Non si tratta di un testo blindato”. Preoccupazioni di maggioranza e opposizione sulle richieste ai Comuni con più di 100 mila abitanti

Via libera all’AI Act, ora serve confronto con gli Usa. Parla l’avv. Mele

La prima legge al mondo sull’Intelligenza Artificiale è stata approvata dal Parlamento europeo. “Funge da interfaccia tra l’innovazione tecnologica e i principi democratici”, spiega il responsabile del dipartimento cybersecurity dello studio legale Gianni&Origoni. Ora occorre trovare un approccio comune tra le esigenze di mercato, tipicamente americane, e la protezione dei diritti dei cittadini, aggiunge

La guerra dei chip sceglie vincitori e vinti, come Intel e Amd?

Advanced Micro Devices non ha ottenuto una licenza per l’export di microprocessori ai clienti cinesi, a differenza di Intel. Ecco come le restrizioni dell’amministrazione rischiano di urtare gli interessi dei chipmakers americani…

Crociate russe. Il patriarcato di Mosca alla conquista dell'Africa

Il Patriarcato di Mosca ha avviato una campagna istituzionalizzata per reclutare religiosi africani appartenenti ad altri patriarcati ortodossi. All’interno di un contesto conflittuale originatosi più di cinque anni fa

Fisco, ora l'obiettivo è il ceto medio. La nuova road map del governo

Dopo aver sfrondato la riscossione e il meccanismo delle sanzioni, ora il nuovo orizzonte indicato dal Tesoro è alleggerire il carico tributario sul motore della crescita, operazione tutt’altro che facile. Giorgetti rivendica il lavoro fin qui svolto, ma ammette il rischio flop della global minimum tax

Cosa succede se si ruba a scuola. Il film "La sala professori" di Çatak visto da Ciccotti

Il regista turco operante in Germania, Ilker Çatak, con “La sala professori” (2023) realizza un film di notevole interesse, seppur non impeccabile. La lettura del preside Eusebio Ciccotti

Meloni piace ancora, e anche il campo largo (ma non larghissimo). La versione di Fonda

Le divisioni in Sardegna non hanno fatto bene al centrodestra, ma in Abruzzo, invece, hanno funzionato le liste più del candidato governatore. Il campo largo funziona, ma senza Azione e Italia Viva che stanno perdendo pezzi. Mentre l’esecutivo ha ancora un buon gradimento. Colloquio con Rado Fonda, capo della ricerca dell’istituto Swg

Il nuovo missile nucleare di Nuova Delhi mira direttamente su Pechino

Modi annuncia l’ultimo modello di vettore missilistico sviluppato da Nuova Delhi per il suo strumento di deterrenza nucleare. Una novità che pesa sulle relazioni tra India e Cina

×

Iscriviti alla newsletter