Il deficit continua a salire e le entrate da idrocarburi non bastano più. E per fare cassa il Cremlino è pronto al colpo di mano in stile sovietico sulle tasse: riscuotere immediatamente e senza passare per i tribunali i debiti fiscali
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Il silente avvelenamento dei pozzi digitali. Il nuovo sabotaggio cognitivo secondo Preziosa
Nel teatro bellico dominato dall’intelligenza artificiale, la sicurezza dei dati diventa una nuova frontiera della competizione strategica. Tecniche sofisticate di data poisoning, manipolazione deliberata dei dataset che alimentano gli algoritmi militari, stanno emergendo come strumenti di sabotaggio cognitivo in grado di compromettere la capacità decisionale dei sistemi avversari, senza sparare un colpo. A contare, in futuro, non sarà solo la supremazia tecnologica, ma la capacità di controllare o contaminare l’infrastruttura dati che alimenta l’intelligenza artificiale militare. L’analisi del generale Pasquale Preziosa
Midnight Hammer e la nuova geometria del potere globale. Scrive Caruso
La notte del 21 giugno 2025 ha segnato uno spartiacque nelle relazioni internazionali. L’Operazione Midnight Hammer non è stata solo un attacco alle infrastrutture nucleari iraniane, ma la dimostrazione che nell’era multipolare le superpotenze agiscono unilateralmente. Un evento che ha rivelato le crepe dell’asse anti-occidentale e l’obsolescenza delle istituzioni internazionali. L’emergere di nuove dinamiche dove la supremazia tecnologica determina gli equilibri geopolitici globali. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
E se abolissimo il voto finale? La proposta di Ciccotti per l'esame di maturità
Due giovani maturandi si rifiutano di sostenere la prova orale all’Esame di Stato. Un gesto gratuito, dadaista? O segno di disagio per un esame ormai fuori dal tempo? Il parere e la proposta di Eusebio Ciccotti, ex-preside, saggista, critico cinematografico
Nato, il pilastro europeo tenga conto della vocazione mediterranea dell’Italia. Il commento di Serino
Il risultato del Vertice Nato dell’Aja impone all’Italia un impegno significativo nella crescita della spesa militare. In questo scenario, la presidente Meloni indica la strada per un secondo pilastro europeo all’interno dell’Alleanza Atlantica, con una particolare attenzione al fianco Sud, oggi teatro di crescenti tensioni geopolitiche. La sfida per Roma sarà costruire capacità militari integrate e coerenti, capaci di rispondere alle nuove minacce tra Africa, Mediterraneo e Medio Oriente. Il commento del generale Pietro Serino
Arrivano i libici a Roma. L'opinione di Sisci
Il punto sostanziale delle ultime vicende tra Italia e Libia è che l’autentico peso della forza italiana nel Paese è minimo, nonostante Roma abbia interessi strategici enormi (energia e migranti). L’opinione di Francesco Sisci
Europarlamento. Popolari e conservatori, più intese che differenze
Lo scorso 29 aprile Manfred Weber è stato rieletto presidente del Ppe grazie all’89% dei consensi con questa traccia programmatica: “Viktor Orban, Marine Le Pen e Alice Weidel sacrificano gli interessi europei per fare una foto con Vladimir Putin”, disse a spoglio ultimato. Un indirizzo preciso, che però non chiude la porta a una riflessione altrettanto precisa e pragmatica sui temi come quelli su cui Ecr e Ppe dialogano in aula
Missili cinesi all’Iran? Pechino smentisce, ma l’asse militare ha già forma
Teheran avrebbe ricevuto sistemi missilistici cinesi per ricostruire le difese aeree colpite da Israele, in cambio di forniture petrolifere. Pechino nega, ma indizi concreti e precedenti storici indicano un riavvicinamento strategico sottotraccia tra Cina e Iran
Ue-Usa, accordo vicino ma fragile. L’intesa commerciale letta da Gehrke
Bruxelles e Washington trattano un’intesa commerciale entro la scadenza del primo agosto, altrimenti scatteranno le tariffe al 30% annunciate da Trump in una lettera a von der Leyen. Un accordo va trovato, ma l’esperto di geoeconomia dell’European Council on Foreign Relations, Tobias Gehrke, evidenzia che l’intesa forzata rischia di indebolire la posizione strategica dell’Europa
Quale ricostruzione per l’Ucraina? Il nuovo status quo internazionale e il futuro di Kyiv
Il sistema internazionale sta attraversando una fase di ridefinizione profonda, sempre più plasmata dalle visioni personali dei leader globali e da dinamiche personalistiche che complicano l’equilibrio delle potenze. In questo scenario, una sconfitta ucraina rappresenterebbe un punto di svolta destabilizzante
















