Skip to main content

Mentre infuria la guerra russa in Ucraina, dall’altra parte del mondo, nei mari caldi tra Oceano Indiano e Pacifico, va in scena un’altra escalation militare, non meno preoccupante. La scoperta di un nuovo arsenale nucleare cinese, svelato dal Wall Street Journal, alza il livello dello scontro tra Cina e Stati Uniti in Asia orientale. Jacob Stokes, esperto del Cnas (Center for a new American security), è stato consigliere di Joe Biden alla Casa Bianca durante l’amministrazione di Barack Obama. Ed è convinto che per l’attuale presidente la sfida cinese sia “una priorità”.

La Cina accelera sul nucleare. Si apre una nuova fase?

È il prosieguo di quanto abbiamo visto la scorsa estate. L’arsenale nucleare cinese cresce a ritmi sostenuti. Secondo le stime del Pentagono, Pechino potrebbe ottenere fino a 700 testate nucleari entro il 2027 e fino a 1000 entro il 2030. Ora assistiamo a un cambio di passo della deterrenza cinese.

In cosa consiste?

Un tempo il governo cinese sosteneva fosse sufficiente spendere soldi in capacità convenzionali per impedire un attacco dagli Stati Uniti o dall’Urss. Ora si è convinto dell’urgenza di un salto di livello. Sviluppano armi per prepararsi a neutralizzare un first strike degli Stati Uniti e contenere la loro pressione su Taiwan.

I silos fotografati sono un segnale preoccupante?

È probabile che diversi di quei silos oggi siano vuoti. Forse non è un caso se sono esposti alle immagini satellitari. La Cina segnala che ci sono nuovi missili in arrivo. E in caso si arrivasse a uno scontro con gli Stati Uniti, gli americani non saprebbero quali silos colpire per disarmare l’avversario.

L’escalation dura da mesi, dietro e davanti le quinte.

È iniziata quando la Cina ha testato un sistema di bombardamento orbitale frazionario (Fobs) in estate. Sono missili teoricamente in grado di circumnavigare le difese statunitensi. I cinesi vogliono assicurarsi di mettere in campo una deterrenza più credile ed efficace.

La guerra russa in Ucraina sta cambiando la strategia di Pechino? Vladimir Putin fa della deterrenza nucleare la sua unica arma contro un intervento della Nato.

È probabile che a Pechino ne traggano una lezione. È anche vero che la deterrenza nucleare russa non ha impedito la condivisione di intelligence, la vendita di armi e tutte le altre misure della Nato per sostenere Kiev. Inoltre i cinesi sanno che gli interessi americani nel Mar Cinese meridionale sono diversi da quelli in Est Europa.

Ovvero?

Mi spiego: nell’Asia Pacifico gli Stati Uniti hanno enormi interessi in gioco. Il patto Aukus sui sottomarini, la difesa di Taiwan, una fondamentale alleanza militare con il Giappone. Per la Cina sarebbe un errore usare Kiev come metro di misura. C’è un’eccezione.

Quale?

Alcune dinamiche in corso in Ucraina possono suggerire alla Cina come muoversi in caso di un attacco a Taiwan. La superiorità aerea, il taglio dell’elettricità e dell’acqua potabile alla popolazione civile, un esercito di fanteria imponente sono elementi chiave dell’invasione russa.

Gli Stati Uniti interverrebbero a difesa dell’isola?

Con un’invasione frontale, difficile non immaginare un intervento di Stati Uniti e Giappone. In più, come oggi in Europa, l’America coordinerebbe un imponente pacchetto di sanzioni contro la Cina e fornirebbe a Taiwan assistenza militare e tecnologica.

C’è un piano B?

Pechino può optare per una risposta più calibrata. Un blocco intorno a Taiwan per aumentare la pressione e costringerla alla resa. Il cruccio dei cinesi è non sapere fin dove spingersi. È il frutto della “ambiguità strategica” americana su Taiwan: la Cina non sa quali decisioni trascinano automaticamente gli Stati Uniti e gli alleati in guerra.

Lei ha lavorato con Biden alla Casa Bianca. Per il presidente la sfida cinese resta la priorità?

Il Pentagono lo ha messo nero su bianco nella bozza di strategia per la Difesa. La deterrenza cinese in Asia orientale deve convivere in un difficile bilanciamento con altre sfide di sicurezza, dalla Russia all’Iran. È il cuore della grande strategia americana: impedire a una potenza emergente di diventare egemone.

Putin, Xi e la deterrenza nucleare. Parla Stokes (Cnas)

Intervista a Jacob Stokes, esperto del think tank Cnas e già consigliere di Joe Biden. La sfida cinese una priorità per l’amministrazione Usa, preoccupante la crescita dell’arsenale nucleare di Pechino. Taiwan? In Ucraina un assaggio, ma qui gli Stati Uniti interverrebbero

A Shanghai scattano rivolte per il cibo. E le autorità cedono

Dopo giorni di chiusure per lo zero Covid, che hanno causato decine di proteste anche violente, nella capitale economica cinese si allentano le misure di contenimento e si divide la popolazione in tre categorie, per permettere ad alcuni di tornare a lavorare e non paralizzare la vita sociale. Qui i video delle rivolte

Berlaymont Commissione Ue

Gas, Bruxelles arranca sull’embargo ma accelera sull’approccio comune

Manca ancora il consenso europeo per l’embargo su gas e petrolio russi, che secondo un consigliere di Putin potrebbe far finire la guerra in un mese. Bruxelles rimanda il confronto ma intanto studia come combattere il caro-bollette: ecco la “Piattaforma energia” per acquisti e stoccaggio comuni

Olimpiadi dello Spazio. Saccoccia, Pasquali e Leone raccontano le avventure lunari

All’Agenzia spaziale italiana la cerimonia di premiazione delle Olimpiadi dello spazio, un gioco interscolastico con l’obiettivo di offrire suggestioni al talento e alle intelligenze dei giovani alle quali affidare il futuro dell’esplorazione spaziale, quella che porterà l’umanità oltre l’atmosfera verso altri corpi celesti, a partire dalla Luna (e Marte)

Pakistan, nuovo primo ministro e vecchi problemi

Nuovo primo ministro in Pakistan. Ora l’incognita è capire come reagiranno i sostenitori di Khan, che l’ex premier ha già invitato a protestare contro un governo che denuncia essere frutto di una cospirazione di Washington

L’innovazione Nato passa per l’Italia. Ecco i centri della rete Diana

L’Italia partecipa da protagonista al programma Diana della Nato, l’acceleratore per l’innovazione lanciato dall’Alleanza Atlantica con l’agenda Nato 2030. A Torino, La Spezia e Capua il nostro Paese ospiterà i poli di riferimento e di test per le tecnologie sviluppate da start up e imprese all’avanguardia italiane, necessarie a preservare la superiorità tecnologica transatlantica

Meglio non sballottare il voto francese. Scrive il prof. Pasquino

Sconsiglio gli esercizi di comparazione con la situazione italiana fino all’esito del secondo turno delle legislative, 19 giugno, e ancora più fortemente scoraggerei chiunque dal trarne indicazioni sulla stabilità e la durata del governo Draghi. Il commento di Gianfranco Pasquino, accademico dei Lincei

In arrivo la strategia cyber italiana. Tempi e contenuti

A maggio sarà pubblicata la Strategia per la cybersecurity italiana. L’annuncio del direttore dell’Acn Roberto Baldoni: 85 punti per mettere al sicuro aziende e Pa da attacchi e intrusioni informatiche impennate con la guerra in Ucraina. Dal Cloud al 5G, perché il tempismo non è casuale

Ferro, titanio, lignite. Perché la guerra in Ucraina va oltre il gas

Oltre alla questione del grano, che sta già incidendo sui Paesi del nordafrica che rischiano una destabilizzazione sociale, la partita dei metalli è centrale

Ucraina, Zelensky: in arrivo vasto attacco a Est, siamo pronti. Il video

Ucraina, Zelensky: in arrivo vasto attacco a Est, siamo pronti [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=wXfoy5W8i58[/embedyt] Roma, 11 apr. (askanews) - Durante un discorso domenica sera alla nazione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che la Russia avrebbe lanciato un attacco su vasta scala a Est, ma ha detto "siamo pronti". Zelensky ha anche accusato la leadership russa di "mentire" nel tentativo di…

×

Iscriviti alla newsletter