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Per quasi 130 anni è stata uno dei simboli indiscussi del capitalismo e del progresso americano. Ma nulla è per sempre e persino General Electric può arrivare a cambiare pelle. Forse non Dna, ma struttura certamente sì. Il colosso industriale co-fondato da Thomas Edison nel 1889, ha annunciato un maxi-riassetto in base al quale si dividerà in tre società quotate, che saranno focalizzate sui settori della sanità, dell’energia e dell’aviazione.

GE SI FA IN TRE

Per General Electric, public company la cui sede oggi è a Boston dopo quasi 60 anni trascorsi al GE Building di New York (1931-1988) e poi al Rockefeller Plaza (fino al 2015), si tratta di un passaggio storico e decisivo.  Nello specifico, sarà attuato uno scorporo a inizio 2023 di Ge Healthcare, creando una società focalizzata sulla precision health, in cui la casa madre prevede di mantenere una quota del 19,9%. Inoltre, saranno unite Ge Renewable Energy, Ge Power e Ge Digital in un’unica società, posizionata per guidare la transizione energetica e che diventerà autonoma nei primi mesi del 2024. Per quanto riguarda lo sforzo da sostenere, la società guidata da Larry Culp, prevede di sostenere costi operativi di separazione, transizione e una tantum di circa 2 miliardi di dollari e costi fiscali inferiori a 0,5 miliardi, che dipenderanno dalle specifiche della transazione.

DIETRO LO SPIN-OFF

Su che cosa abbia spinto i vertici e gli azionisti di General Electric a optare per lo scorporo delle attività, ci sono pochi dubbi. Il mondo è cambiato, i suoi bisogni anche. E poi c’è la pandemia. Nel 2020 il conglomerato ha contabilizzato ricavi per 79,62 miliardi di dollari, meno della metà rispetto ai 180 miliardi di 13 anni fa. La mossa rappresenta dunque l’ultima tappa del processo di ridimensionamento aziendale in nome di maggiore semplificazione e redditività e minore debito.

Lo stesso ceo Culp ha spiegato che “creando tre società pubbliche globali leader del settore, ciascuna può beneficiare di una maggiore attenzione, allocazione del capitale su misura e flessibilità strategica per guidare la crescita e il valore a lungo termine per clienti, investitori e dipendenti. Stiamo mettendo la nostra esperienza tecnologica, leadership e portata globale al lavoro per servire meglio i nostri clienti”.

RIASSETTO AL VERTICE

Il manager servirà come presidente non esecutivo di Ge healthcare dopo il suo spin-off. Continuerà a essere presidente e amministratore delegato di Ge fino al secondo spin-off, e a quel punto guiderà la società focalizzata sull’aviazione. Peter Arduini assumerà il ruolo di presidente e ceo di Ge Healthcare a partire dal 1 gennaio 2022. Scott Strazik sarà il ceo delle attività combinate Renewable Energy, Power e Digital, mentre John Slattery continuerà come ceo di Aviation.

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