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Quasi il 58% dei follower di Elon Musk su Twitter hanno votato sì al sondaggio proposto riguardo alla vendita del 10% delle azioni di Tesla. L’imprenditore aveva chiesto ai suoi 63 milioni di follower di esprimere il loro parere considerate le critiche sui guadagni “nascosti” delle Big Tech come mezzo per evitare il pagamento delle tasse, sottolineando che avrebbe rispettato il voto popolare.

 

 

Nonostante l’esito del sondaggio, come riportato dalla Cnbc, Musk avrebbe comunque dovuto pagare 15 miliardi di dollari in tasse sulle azioni di Tesla e che dunque, a prescindere dal risultato, avrebbe comunque messo in vendita alcune quote.

A oggi, non ha ancora venduto il 10% delle azioni, ma solo 166 milioni di quote dal valore complessivo di 5 miliardi di dollari.

Tutto il guadagno di Musk proviene dalle sue azioni, infatti il fondatore di Tesla non percepisce né uno stipendio né un bonus sulle vendite. Solo venerdì, le azioni di Tesla hanno chiuso a circa 1,222,09 di dollari, il che significa che il guadagno sulle azioni equivale a circa 28 miliardi di dollari. Considerata l’aliquota fiscale statale dello stato della California e quella federale, che sommata raggiunge il 54,1%, l’importo da pagare in tasse equivale ad esattamente 15 miliardi di dollari.

Un altro motivo dietro alla vendita delle azioni, sta nel fatto che già nel 2020 venne rivelato che Musk aveva circa 548 milioni di dollari in prestiti personali da Morgan Stanley, Goldman Sachs e Bank of America, garantiti dalle sue quote e più recentemente la società ha confermato che Musk ha preso altri prestiti usando le sue azioni come garanzia. Musk potrebbe quindi voler ripagare alcuni di questi obblighi con la somma proveniente dalla vendita.

Elon Musk, sempre via Twitter, ha confermato di non percepire stipendio e che l’unico modo per pagare le tasse è vendere alcune azioni, senza confermare la somma del conto fiscale. Il tempo per vendere le azioni è limitato, per far fronte a queste scadenze dovrebbe suddividere le vendite su almeno due trimestri, e spingere principalmente sul quarto trimestre del 2021, secondo alcuni esperti fiscali.

 

 

Tesla

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