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“La posizione della Nato è chiara: invitiamo la Russia ad abbassare le tensioni, a ritirare le sue forze e a prendere la via della pace; sosteniamo la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. È netto il messaggio lanciato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all’apertura dell’incontro straordinario di oggi dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati. Alla vigilia dell’importante summit con la diplomazia russa, convocato dallo stesso segretario generale per mercoledì prossimo, l’incontro di oggi è servito proprio per mettere nero su bianco la linea che l’Alleanza Atlantica intende perseguire con Mosca.

LE PREOCCUPAZIONI DELLA NATO

Secondo quanto affermato dallo stesso Stoltenberg: “Il rischio di conflitto è reale”. Durante la riunione i trenta Paesi alleati hanno espresso le loro preoccupazioni verso un rafforzamento militare russo “non provocato e ingiustificato”, in Ucraina e non solo. Secondo il segretario generale, nonostante gli appelli della comunità internazionale la Russia non avrebbe fatto passi verso la de-escalation, anzi continuando ad ammassare truppe e mezzi al confine con Kiev. “Le azioni aggressive della Russia minano seriamente l’ordine di sicurezza in Europa”, ha proseguito Stoltenberg.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI

La riunione arriva prima di una serie di impegni diplomatici della prossima settimana che affronteranno le tensioni in Ucraina, compreso l’incontro con la Federazione russa del 12. “Siamo sempre pronti ad ascoltare le preoccupazioni russe e la Nato farà ogni sforzo per trovare un modo politico per andare avanti”, ha detto ancora il segretario della Nato. L’intensa settimana diplomatica vedrà anche, il 10 gennaio, l’incontro tra il segretario Stoltenberg e il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, mentre poche ore prima del vertice vero e proprio si riuniranno anche i capi di Stato maggiore della Difesa dell’Alleanza.

IL RAPPORTO CON I PARTNER

La Nato mette in campo tutto il suo peso ingaggiando un confronto diretto con Vladimir Putin, preoccupata dai diktat presentati dal Cremlino sul futuro allargamento dell’Alleanza. Non è un caso che lo stesso Stoltenberg abbia ricordato anche i partner non-membri della Nato, molti dei quali direttamente coinvolti dall’assertività di Mosca: “Ci stiamo anche consultando strettamente con altri partner-chiave, come Georgia, Moldavia, Finlandia, Svezia, così come l’Unione europea”. In particolare, gli alleati oggi hanno ribadito ancora una volta il principio che tutti i Paesi hanno il diritto di decidere il loro percorso e le loro alleanze. Il tema è stato sollevato anche di recente dalle parole del presidente della Finlandia, Sauli Niinistö, sulla possibilità per il suo Paese di aderire al Patto Atlantico.

SEGNALI POSITIVI

Tuttavia, per Stoltenberg ci sono anche segnali positivi: “La Russia è ora pronta a venire al tavolo dei negoziati e a parlare; quando le tensioni sono alte, il dialogo diventa ancora più importante”. Il Cremlino, del resto, è consapevole dei rischi che correrebbe dovesse invadere effettivamente l’Ucraina. Con le tensioni che si moltiplicano lungo le sue frontiere occidentali e meridionali, un confronto con la Nato sarebbe estremamente difficile da sostenere.

Via le truppe e de-escalation. Il messaggio di Stoltenberg a Putin

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, fa il punto sulla crisi ucraina: abbassare la tensione e ritirare le truppe. Questa è anche la linea concordata oggi dai ministri degli Esteri dei trenta Paesi dell’Alleanza, riuniti virtualmente in vista dell’incontro con i diplomatici della Federazione russa di mercoledì prossimo

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