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Il Regno Unito ha annunciato la revoca dell’accreditamento di un diplomatico russo come risposta alla precedente espulsione di un funzionario britannico da Mosca avvenuta lo scorso novembre. La decisione, comunicata all’ambasciatore russo Andrei Kelin durante un incontro con un alto rappresentante del Foreign Office, rappresenta una misura di ritorsione nei confronti di quella che Londra definisce una decisione “ingiustificata e infondata” da parte di Mosca.

Il ministro degli Esteri britannico David Lammy ha ribadito la determinazione del Regno Unito a proteggere i propri interessi nazionali, sottolineando che qualsiasi ulteriore azione russa sarà considerata un’escalation e riceverà una risposta adeguata. La crisi diplomatica si inserisce in un quadro di crescente tensione tra il Regno Unito e la Russia, che negli ultimi anni ha visto una serie di espulsioni reciproche di diplomatici, accuse di spionaggio e misure restrittive nei confronti di personale e proprietà diplomatiche.

Parallelamente, Londra continua a giocare un ruolo di primo piano nel supporto all’Ucraina. Il ministro della Difesa britannico John Healey è stato incaricato di presiedere il prossimo incontro del Gruppo di contatto per la Difesa dell’Ucraina, che si terrà a Bruxelles la prossima settimana. Per la prima volta, come anticipato dal Times, dalla sua istituzione nell’aprile 2022, l’incontro non sarà guidato dagli Stati Uniti, segnalando un possibile cambio di strategia nella gestione dell’assistenza militare a Kyiv.

La decisione di affidare al Regno Unito la guida della riunione è legata a diversi fattori, tra cui l’attesa di una chiara posizione politica da parte dell’amministrazione Trump sulla guerra in Ucraina e il recente insediamento del nuovo segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth. Si attende che Washington delinei la sua strategia sulla questione ucraina durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, prevista per il 14 febbraio.

L’approccio dell’amministrazione Trump riflette una crescente pressione sugli alleati europei affinché assumano una maggiore responsabilità nel sostegno a Kyiv. Il presidente Donald Trump ha chiarito che gli Stati Uniti stanno rivalutando il loro impegno, sottolineando la necessità che l’Europa aumenti il proprio contributo. Ha inoltre avanzato l’idea di un accordo in base al quale l’Ucraina fornirebbe minerali rari in cambio di supporto finanziario.

L’incontro di Bruxelles sarà un momento chiave per definire il coordinamento internazionale dell’assistenza militare a Kyiv e per valutare le prospettive di una possibile iniziativa diplomatica americana. Nel frattempo, il Regno Unito conferma il suo impegno sia nella difesa dell’Ucraina sia nella gestione delle relazioni sempre più tese con la Russia.

Aiuti militari e intelligence. Londra guida gli alleati sull’Ucraina

Londra ha revocato l’accreditamento di un diplomatico russo in risposta all’espulsione di un funzionario britannico da Mosca, sottolineando la determinazione di Londra nel contrastare le intimidazioni russe. Parallelamente, ha assunto un ruolo centrale nel coordinamento dell’assistenza militare a Kyiv, con il segretario Healey chiamato a presiedere il prossimo incontro del Gruppo di contatto

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