Skip to main content

Secondo il sito pillarcatholic.com 47 vescovi dei quali 6 arcivescovi e 5 (su 6) cardinali statunitensi, più 21 vescovi ausiliari, avrebbero firmato una lettera che chiede ufficialmente al presidente della Conferenza Episcopale Cattolica degli Stati Uniti di non procedere alla discussione sulla “coerenza eucaristica” nel corso dell’imminente riunione online dei vescovi americani prevista dal 16 al 18 di giugno e di spostarla a quando ci si tornerà a riunire “in persona”.

Fare una discussione del genere online appare oggettivamente problematico per la complessità del tema e per la sua delicatezza, dal momento che la maggioranza ha l’intenzione di includere il sensibilissimo punto sulla preminenza della questione dell’aborto e quindi dei politici che se favorevoli non sarebbero nelle condizioni di poter partecipare all’eucaristia. Il vescovo di San Diego ha obiettato con forza, osservando che questo sulla preminenza sa di linguaggio politico e non dottrinale. Tra l’altro, ricordano in molti, fu il cardinale Ratzinger a chiarire che un elettore cattolico che voti un candidato abortista per altre ragioni può essere giustificato poiché collabora ma non nel peccato.

Dunque un cattolico anti-abortista potrebbe avere validi motivi per votare, ad esempio, Joe Biden. La questione dell’incoerenza del secondo presidente cattolico della storia americana, Joe Biden, con gli insegnamenti della Chiesa è stata posta dal presidente della Conferenza Episcopale già nel giorno dell’insediamento di Biden, senza considerare che Joe Biden è contrario personalmente all’aborto ma favorevole alla legislazione che consente la scelta. Ecco perché in queste ore il periodico dei gesuiti statunitensi, America, ricorda l’importanza della libertà di coscienza per la Chiesa. Il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Ladaria, ha già fatto presente che le discussioni devono tendere a unire non a dividere, devono essere ampie e riguardare tutti, e non specifiche categorie di persone. A tale riguardo ha ricordato che ci sono due note dottrinali, quella del 2004 e quella del 2002, che non possono essere ignorate. In quella del 2002 si può agevolmente leggere che l’aborto, l’eutanasia, la difesa della famiglia, la protezione dei minori da forme di moderne schiavitù, la libertà religiosa, lo sviluppo di un’economia al servizio della dignità di ogni individuo, il rifiuto della violenza e la promozione della pace sono principi riferibili alla morale cattolica.

Eppure la maggioranza dei vescovi vorrebbe indicare come preminente il tema dell’aborto. Così la discussione sulla “coerenza eucaristica” sembra proprio una discussione su Biden, molto simile a quella che si voleva fare e non si fece sul candidato alle presidenziali John Kerry, anche lui pro choice. In un Paese dove ci sono stati assalti al Congresso, separazione dei figli dai genitori nel confronto con i migranti, la questione delle armi, violenze a sfondo etnico o razziale e molto altro questa preminenza viene ritenuta da chi non la condivide come una scelta politica.

Ma la discussione tocca il convincimento di fondo espresso infinite volte da Francesco: “L’Eucaristia non è il premio dei santi, ma il Pane dei peccatori” ha detto più volte, oppure “medicina per i peccatori”, o ancora – già nel 2015- che “l’Eucaristia non è un premio per i buoni, ma una forza per i deboli, un vincolo di comunione”. È il confronto tra la Chiesa missionaria, Chiesa in uscita, e la Chiesa identitaria, dove in ballo più che i propri valori c’è proprio la concezione di sé. Non è una discussione nuova: per Francesco il messaggio cristiano non può essere ridotto (la preminenza), decontestualizzando l’annuncio cristiano da ciò che gli dà senso e, per lui, bellezza. È il cuore dello scontro tra la sua visione e quella dell’ideologia neocon.

Il meccanismo di voto sulla risoluzione, quando verrà votata e se lo sarà, prevede che per essere approvata siano necessari i due terzi dei voti, successivamente del benestare di Roma. Se i vescovi dovessero decidere di procedere, il voto effettivo potrebbe aver luogo nella successiva assemblea, prevista a Novembre.

Il presidente Biden è in procinto di raggiungere l’Europa e molti, come ha scritto Formiche.net già diversi giorni fa, ritengono che il 15, cioè il giorno prima dell’assemblea vescovile, potrebbe essere in Vaticano. Difficile pensare che in questo caso non venga ricevuto da Francesco.

Dagli Usa, 5 cardinali su 6 chiedono di fermare la conta su Biden

Mentre il presidente americano si appresta a raggiungere l’Europa, in una lettera pubblicata su un sito americano 47 vescovi hanno richiesto che non si parli di “coerenza eucaristica” nell’incontro online dei vescovi americani. Perché? Il nodo sarebbe la preminenza della questione dell’aborto e quindi dei politici che se favorevoli non sarebbero nelle condizioni di poter partecipare all’eucaristia, compreso Joe Biden

Mario Draghi e Roberto Mancini. Ripartenze parallele

Ripartire dagli Europei di Calcio non sarebbe strano per una terra dove ogni partita è una messa laica al dio del pallone e che, (per destino?) è a forma di stivale. Ripartenza del resto è termine tecnico che gli allenatori, pardon i “mister”, adoperano per indicare un’azione dove si ruba la palla agli avversari e la si recapita agli attaccanti più rapidi perché si fiondino alla ricerca del gol

talkingreen

Talkin Green, il podcast sulla sostenibilità per vivere meglio

Che cos’è la sostenibilità? Non più solo una questione ambientale ma anche economica e sociale. Il podcast di Marco Lombardo e Sveva Biocca

La Germania guarda alla Libia. Gli accordi con la Banca centrale

Di Uberto Andreatta e Emanuele Rossi

Una nuova conferenza internazionale a Berlino e contatti economico—finanziari. La Germania prova a giocare le sue carte in Libia, un terreno dove insegue (per ora) Francia e Italia. Banche, assicurazioni, fondi sovrani. Le istituzioni finanziarie libiche cercano slancio all’estero e i tedeschi sono in pole

Assegno unico alla famiglia, facciamo chiarezza

Sull’assegno alla famiglia onnicomprensivo del sostegno economico – Auuf – è bene fare chiarezza, perché rimangono parecchi punti interrogativi rispetto la sua concreta e definitiva messa a regime

الموازنة هي المحرك الرئيسي للاقتصاد.. وزير الدولة الليبي للشؤون الاقتصادية يتحدث لـ"فورميكي"  

Di Massimiliano Boccolini, Uberto Andreatta e Emanuele Rossi

كشف وزير الدولة للشؤون الاقتصادية بحكومة الوحدة الوطنية الليبية، سلامة الغويل، في مقابلة مع مجلة “فورميكي” الإيطالية، عن احتياجات بلاده وآفاق البنك المركزي والصندوق السيادي للمؤسسة الليبية للاستثمار

Ripartono gli incontri diplomatici. A Roma il sottosegretario agli Affari esteri ceco

Aleš Chmelař sarà in visita in Italia il 9 e 10 giugno, e incontrerà i sottosegretari Di Stefano, Della Vedova e Amendola, e i rappresentanti di Bankitalia. Mercoledì 9 alle 18.30 sarà intervistato da Nathalie Tocci dello IAI, e l’evento sarà trasmesso sulla homepage di Formiche.net

Joe meets Mario. Caracciolo spiega perché Biden conta sull'Italia

Il sollievo perché l’era Trump è solo un ricordo. Il terrore di finire in mezzo alla Guerra Fredda fra Cina e Usa. L’Europa attende col fiato sospeso Joe Biden. Con Draghi c’è un’intesa speciale, spiega il direttore di Limes Lucio Caracciolo. È il “dopo” che fa paura a Washington DC

Colonial Pipeline, riscatto recuperato. Biden parte per l’Europa, Mosca avvisata

Alla vigilia della partenza per l’Europa (G7, summit Nato, incontri con Ue e Putin), il presidente Biden festeggia il recupero di buona parte del riscatto pagato agli hacker dell’oleodotto Colonia Pipeline. E si prepara a estendere il dovere di mutua difesa anche all’arena cyber. L’Italia…

Che ci faceva un F-35 britannico a Pantelleria?

“F-35 diplomacy” in azione. Gli avanzati velivoli di Usa, Uk e Israele stanno sorvolando i cieli italiani insieme ai colleghi della nostra Aeronautica militare. È l’esercitazione “Falcon Strike”, tra le più complesse attività dell’anno. Oggi, a Pantelleria, due velivoli in versione B hanno simulato la proiezione di forza su una base “austera”. Ecco come è andata…

×

Iscriviti alla newsletter