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Nel corso del mese di ottobre, l’Associazione Allievi della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) ha avuto l’opportunità di riunirsi a Ravenna per un convegno dal titolo: “La P.A. che vorremmo. Merito, integrità, servizio”. Questo incontro, ricco di spunti e riflessioni, ha rappresentato un momento cruciale per delineare le prospettive future della pubblica amministrazione italiana, alla luce delle recenti dichiarazioni del ministro per la Pubblica amministrazione e delle proposte di riforma del sistema di selezione dei dirigenti.

Uno dei temi centrali emersi dal dibattito è stato l’importanza del corso-concorso SNA nel reclutamento di dirigenti pubblici competenti e indipendenti. Questo modello non è solo un meccanismo di selezione, ma costituisce un baluardo essenziale per garantire l’autonomia della dirigenza dalla politica. Era chiaro, durante il convegno, che la questione dell’indipendenza è cruciale: senza di essa, la dirigenza rischia di diventare una mera estensione della volontà politica, compromettendo così l’autonomia necessaria per prendere decisioni che rispondano effettivamente all’interesse pubblico.

La distinzione tra le funzioni politiche e quelle amministrative, sancita dalla Costituzione, è un principio cardine del buon funzionamento della nostra democrazia. Gli organi di governo devono definire gli obiettivi strategici, lasciando ai dirigenti la libertà di scegliere le modalità operative più idonee. La formazione impartita dalla SNA, che combina una preparazione generalista e multidisciplinare, consente ai dirigenti di affrontare le sfide della complessità e del cambiamento con una visione sistemica e integrata.

Dal 1995, il corso-concorso SNA ha reclutato ben 820 dirigenti, molti dei quali continuano a servire con dedizione nel nostro sistema pubblico. Questo percorso è caratterizzato da una formazione rigorosa e interdisciplinare, da un periodo di tirocinio e dalla creazione di una rete di contatti professionali che favorisce la collaborazione tra amministrazioni. Questa rete non solo rende più efficace l’azione pubblica, ma funge anche da catalizzatore per l’innovazione e l’integrazione delle migliori pratiche.

Tuttavia, il corso-concorso non è rimasto statico. Si è evoluto nel tempo, rispondendo alle necessità emergenti della pubblica amministrazione. Negli anni, i requisiti di accesso si sono mutati, permettendo comunque una selezione mirata e qualificata. Oggi, la maggior parte dei vincitori proviene da esperienze già consolidate nella pubblica amministrazione, cambiamento che risponde efficacemente alla crescente domanda di sviluppo professionale di funzionari pubblici giovani e competenti, capaci di affrontare le sfide del presente e del futuro.

In questo contesto, è fondamentale fare una distinzione tra flessibilità e merito. Riconosciamo che, in alcune circostanze, può essere necessario ricorrere a selezioni alternative al concorso pubblico. Tuttavia, tali eccezioni devono rimanere rare e giustificate, per non compromettere il principio di meritocrazia che deve guidare il reclutamento nella pubblica amministrazione. Le recenti osservazioni di esperti del calibro dei Premi Nobel per l’economia sottolineano l’importanza di istituzioni pubbliche di qualità e imparziali, che siano in grado di garantire equità e benessere sociale.

L’Associazione Allievi SNA si allinea con le parole della Corte dei Conti, che ha evidenziato la necessità di dare attuazione alle regole esistenti piuttosto che introdurre ulteriori riforme che possano confondere il quadro normativo. Siamo convinti che il concorso pubblico debba continuare a rappresentare il principale canale di selezione della dirigenza dello Stato, e ci impegniamo a difendere questo principio, consapevoli che esso costituisce la base di una pubblica amministrazione realmente al servizio del Paese.

In conclusione, la nostra aspirazione è quella di contribuire, con le competenze e l’impegno dei membri dell’Associazione, a delineare soluzioni che garantiscano una pubblica amministrazione moderna, meritocratica e autonoma. Solo attraverso il rispetto del principio di merito e della trasparenza nel reclutamento, possiamo rispondere adeguatamente alle aspettative dei cittadini e garantire un futuro migliore per il nostro Paese. La SNA, con la sua esperienza e la sua rete di dirigenti, rimane al centro di questo processo, pronta a formare una classe dirigente capace di affrontare le sfide del domani con responsabilità e integrità.

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Siamo convinti che il concorso pubblico debba continuare a rappresentare il principale canale di selezione della dirigenza dello Stato, e ci impegniamo a difendere questo principio, consapevoli che esso costituisce la base di una pubblica amministrazione realmente al servizio del Paese. L’intervento di Alessandro Romano, presidente associazione alunni SNA

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