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Un flusso di spedizioni provenienti dalla Cina contenenti un totale di 6.337 chilogrammi di precursori di droga, dai quali si sarebbero potute produrre oltre 63 milioni di pasticche di Mdma (sostanza sintetica comunemente nota come Ecstasy). Quantità in grado di inondare il mercato delle droghe sintetiche europeo, con profitti illeciti stimati per oltre 630 milioni di euro. È il risultato dell’operazione Molecola condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese all’aeroporto di Malpensa. Le spedizioni, arrivate alla Cargo City dell’Aeroporto di Malpensa, sono state intercettate dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Malpensa che hanno individuato le confezioni perfettamente sigillate ad indicare una produzione di tipo “industriale”, il cui contenuto ha subito destato sospetto agli occhi esperti dei finanzieri: granelli di povere bianca e scaglie giallastre non apparivano coerenti con il contenuto dichiarato all’importazione.

Vernici o droghe?

Le Fiamme Gialle hanno verificato la dichiarazione doganale della ditta produttrice che aveva classificato il prodotto come “Polyester Poweder Coating”, usata per verniciatura a polvere di poliestere. Da lì le analisi, svolte anche dall’Istituto di Ricerca di Ispra (Jrc), data la difficoltà nell’individuare la natura della composizione chimica della sostanza. Gli esami di laboratorio svolti sulla prima spedizione individuata hanno accertato che il contenuto era di 1.063 chilogrammi di piperonil-metil chetone (Pmk): un precursore chimico utilizzato per la produzione di sostanza stupefacente di tipo Mdma ed elencato nella Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope, il che significa che è strettamente controllato: la sua produzione, distribuzione e detenzione sono vietate.

La triangolazione

Il carico, destinato dapprima ad una società con sede legale a Milano e sede operativa a Caronno Pertusella nel basso Varesotto e successivamente a un indirizzo olandese, previo accordo con il Magistrato titolare dell’indagine della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio e sentito il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip), è stato oggetto di “monitoraggio transfrontaliero”, con la collaborazione della polizia olandese. La cooperazione internazionale Eurojust ha permesso di dare avvio, in Olanda, di ulteriori e distinte indagini, che hanno permesso di individuare un luogo di stoccaggio di stupefacenti, rinvenendo 38 scatole di Pmk; 5 chilogrammi di Pmk; 28 chilogrammi di Ketamina; 40 chilogrammi di Methylamine (usata per produrre Mdma). A seguito di ulteriori indagini, sono stati sequestrati ulteriori 150 chilogrammi di Pmk; 3 chilogrammi di pillole di MdmaA; 4 chilogrammi di Ketamina; 40 chilogrammi di marijuana e ulteriori quantitativi minori di altra sostanza stupefacente. Le indagini di polizia giudiziaria in territorio olandese hanno permesso di arrestare due soggetti cinesi. Allo stesso tempo, le Fiamme Gialle di Varese hanno individuato una seconda spedizione contenente 2.124 chilogrammi di Bmk, anch’esso precursore dell’anfetamina e della metanfetamina, due delle droghe più comuni prodotte illecitamente nell’Unione. Entrambe hanno gravi conseguenze per la salute umana.

La “consegna controllata”

Sempre coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, i finanzieri operanti ricevevano indicazioni dal Pubblico Ministero di procedere alle operazioni speciali di “consegna controllata”, una procedura che permette alle Fiamme Gialle di Malpensa di condurre indagini ed eseguire, in flagranza, fermi, arresti e sequestri anche oltre il sedime aeroportuale allo scopo di identificare l’effettivo destinatario della spedizione, nonché di acquisire ulteriori elementi di prova ed identificare tutti i soggetti coinvolti nell’illecita importazione. Durante tali operazioni eseguite nei magazzini dell’importatore a Caronno Pertusella (VA) venivano rinvenuti e sequestrati ulteriori 4.213 chilogrammi di Pmk. L’utilizzo esclusivamente illecito del Pmk e bmk è certificato, oltre dalle analisi di laboratorio, anche dal Jrc nmr Analytical Report ed è stata inoltre diramata un’allerta europea in merito a queste tipologie di precursori di droga in quanto, a partire da 1 chilogrammi di prodotto, è possibile produrre 10.000 pastiglie di Mdma, che sul mercato illecito sono vendute a circa 10 euro ciascuna. Con la sola sostanza di tipo pmk e bmk sequestrata in territorio italiano, ossia 6.337 chilogrammi, si sarebbero potute produrre oltre 63 milioni di pasticche di Mmda: un numero idoneo ad inondare il mercato europeo, generando profitti illeciti stimati in 630 milioni di euro. All’esito della conclusione delle indagini, oltre ai due arrestati di nazionalità cinese e residenti in Olanda, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari al rappresentante legale della società milanese che ha importato le spedizioni in Italia: su di lui grava l’accusa di aver curato personalmente tutte le operazioni di importazione dei precursori, che avrebbe rivenduto successivamente in Olanda.

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Quantità in grado di inondare il mercato delle droghe sintetiche europeo, con profitti illeciti stimati per oltre 630 milioni di euro. È il risultato dell’operazione Molecola

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