Skip to main content

Il nuovo round di sanzioni del governo americano e dell’Ue contro il governo russo per il caso Navalny dimostra che i tempi non sono maturi per una nuova Pratica di Mare. Giusto tenere aperto un canale con il Cremlino, commenta Giancarlo Aragona, già ambasciatore italiano a Mosca e segretario generale dell’Osce, purché sia ristretto, per il momento, a una “cooperazione settoriale”.

Ambasciatore, qual è la vera novità dell’ultimo giro di sanzioni?

Siamo di fronte a un cambio di passo a Washington. Biden ha mandato due messaggi. Vuole discostarsi dalla linea di Trump, e tornare a un approccio di coordinamento e dialogo con gli alleati europei.

Serve una nuova sede per una strategia transatlantica sulla Russia?

L’elaborazione di una strategia congiunta fra Europa e Stati Uniti nei confronti della Russia ha una sede naturale, la Nato. Che è certo un’alleanza di Difesa, ma anche un foro di consultazione politica, il luogo per eccellenza per stendere un piano d’azione. Questo non toglie che si debba intensificare anche la consultazione fra l’Alto rappresentante per la politica estera Ue e gli Stati Uniti.

Perché finora Ue e Usa hanno suonato due spartiti diversi?

Più che spartiti diversi, vi è stata confusione. La Presidenza Trump ha condotto verso Mosca una politica non ben identificabile e questo ha nuociuto alla formulazione di una politica coerente da parte dell’Ue. Ma le incoerenze e le divisioni nella gestione dei rapporti con il Cremlino hanno ragioni prettamente europee.

Ragioni economiche?

Non solo, ci sono contraddizioni che hanno una dimensione geostrategica. Paesi ex sovietici come i baltici o la Polonia che considerano la Russia una minaccia attuale, altri che guardano a Mosca con un altro approccio. Come la Germania, che deve sciogliere il nodo del gasdotto russo North Stream 2. O l’Italia, che ha da sempre un’attitudine amichevole verso il Cremlino.

Qui in Italia ci sono partiti, come la Lega, che chiedono di usare il vaccino russo Sputnik V. L’operazione può avere ricadute diplomatiche?

Che nelle aperture russe e cinesi sul vaccino vi sia una dimensione di carattere politico-diplomatico è fuor di dubbio: sarebbe un bel colpo di immagine se i Paesi Ue decidessero di usare questi vaccini. Tuttavia l’Ue farebbe il gioco dei russi se decidesse di politicizzare la questione. Se presenteranno una richiesta formale all’ente regolatore europeo, e finora non sembra siano intenzionati, il problema dovrà essere affrontato dalla comunità tecnico-scientifica.

Nel suo primo discorso al Parlamento il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato di dialogo con la Russia. Alla luce della nuova stretta americana, crede che i tempi siano maturi per una nuova “Pratica di Mare” o si rischia il fuorigioco?

Il vertice di Pratica di Mare fu un grande successo di immagine per l’Italia. Ma la nostra collocazione nel campo occidentale non è mai stata in discussione. Nel ribadire questa collocazione, Draghi ha indicato un percorso corretto che però purtroppo si colloca in una prospettiva non immediata. In questa fase non è realistico immaginare un dialogo che vada oltre la ricerca di cooperazioni in settori specifici. È questa la scelta di Biden, che infatti ha prolungato il trattato New Start. Difficile oltrepassare questa linea.

Joe Biden

Con Biden niente Mosca cieca. Parla l'amb. Aragona

L’ex ambasciatore italiano a Mosca Giancarlo Aragona commenta il nuovo round di sanzioni Ue-Usa per il caso Navalny, “con Biden un cambio di passo, ora l’Ue deve risolvere le sue contraddizioni”, North Stream in testa. Oggi non ci sono le condizioni per una nuova Pratica di Mare

Perché una nave tedesca taglierà il Mar Cinese

Berlino accetta apparentemente di condividere l’impegno strategico (e di deterrenza militare) con Washington, che intende costruire un fronte compatto nella regione marittima (e non) dell’Indo-Pacifico da cui iniziare il contenimento cinese. Regno Unito e Francia sono già del gruppo

F-35 sul ponte di Nave Cavour. La Marina entra nella quinta generazione

Sono iniziate le prove in mare per la portaerei Cavour. I primi F-35 del Corpo dei Marines sono atterrati sul ponte della Nave italiana, inaugurando una nuova fase per la Marina militare. Il capitano Ciappina: “Un successo eccezionale ma, allo stesso tempo, una nuova sfida”

Perché la proroga dello stop ai licenziamenti è un errore

Di Gabriele Fava

Lo stop agli esuberi fino al 30 giugno contribuisce unicamente a consolidare ulteriormente le perplessità sin qui avanzate sia in termini di vantaggio sociale che in termini di legittimità costituzionale della misura. Il commento dell’avvocato Gabriele Fava

L’Opec verso la riapertura dei rubinetti. Le ipotesi alla vigilia del meeting

Domani sarà un giorno importante. I Paesi membri dell’organizzazione dovranno decidere se aumentare la produzione di greggio, come risposta ai segnali di ripresa economica globale. Ma restano alcuni dubbi, soprattutto per sauditi e russi

Satelliti sempre più precisi. Thales Alenia Space al lavoro su Galileo

Contratto siglato per la seconda generazione di Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare. Thales Alenia Space realizzerà sei satelliti per 772 milioni di euro. Resterebbe invece bloccato l’iter per i sei satelliti di Airbus Defence and Space sul ricorso della tedesca OHB (che ha perso la gara). Il commento di Marcello Spagnulo

Quando saranno le amministrative 2021. Le date e le città in ballo

Dovrebbe essere spostata in autunno, e precisamente tra il 10 e l’11 ottobre, la tornata di elezioni amministrative per i 1.293 Comuni interessati, tra cui 20 capoluoghi di provincia (di cui 6 di regione). Inizialmente erano previste tra il 15 aprile e il 15 maggio

Lo schiaffo di Usa e Ue a Mosca: sanzioni per il caso Navalny. Il video

Lo schiaffo di Usa e Ue a Mosca: sanzioni per il caso Navalny [embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=KFMZN8HfnkQ[/embedyt] Milano, 3 mar. (askanews) - Usa e Ue impongono sanzioni alla Russia per quello che viene descritto come il tentativo di Mosca di avvelenare il leader dell'opposizione Alexei Navalny con un agente nervino lo scorso anno. Da parte di Washington è la sfida più diretta…

Francesco in Iraq, una luce nella notte del mondo. Scrive Milone

Di Massimo Enrico Milone

Icona planetaria di fraternità e solidarietà, il papa “venuto quasi dalla fine del mondo” ha sorretto e sorregge, con il suo Magistero, fatto di gesti, incontri, documenti, discorsi, una umanità che deve riscrivere, lottando contro il virus omicida ma anche alle prese con devastanti crisi economiche e sociali, il nuovo alfabeto della convivenza. Tra popoli, tra comunità, tra persone. L’intervento di Massimo Enrico Milone, direttore Rai Vaticano

Fuori da M5S, Di Battista vale il 5%. I dati Swg

Alessandro Di Battista alla guida di un suo movimento, dopo l’uscita da M5S? Varrebbe il 5% dei consensi. Numeri molto lontani dal 22% che aggregherebbe Giuseppe Conte. Tutti i numeri della rilevazione Swg

×

Iscriviti alla newsletter