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È una vittoria storica quella del premier Boris Johnson alle ultime elezioni locali nel Regno Unito. Il Partito Conservatore, da lui guidato, ha battuto il Partito Laburista a Hartlepool, al nordest dell’Inghilterra, conosciuto – fino ad oggi – come il “muro rosso”.

Secondo i dati definitivi, la candidata conservatrice Jill Mortimer si è imposta con 15.529 voti contro il candidato laburista Paul Williams, che ha ottenuto 8.589.

Queste elezioni sono viste come la prima prova elettorale per Johnson e il suo partito dopo una serie di circostanze avverse: l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, la gestione della pandemia e lo scandalo del suo consigliere Dominic Cummings.

LA SCONFITTA DELLA SINISTRA

Per il leader laburista, Keir Starmer, questo risultato è un cattivo presagio per le elezioni generali del 2024. Dopo il fallimento di Jeremy Corbyn nel 2019, Starmer aveva promesso di sollevare il partito. Il deputato laburista Steve Reed ha detto alla Bbc che il risultato di ieri è devastante: “E che una città come Hartlepool, che è stata laburista per mezzo secolo, adesso sia in mano ai conservatori è struggente. […] Il ritmo del cambiamento nel Partito Laburista non è stato sufficientemente veloce, dobbiamo accelerare. C’è un divario di fiducia tra gran parte dell’elettorato britannico e il Partito Laburista e non siamo stati all’altezza in quest’ultimo anno”.

Secondo il quotidiano Financial Times, “sebbene ci si aspetta che i laburisti mantengano i sindaci di Londra e Greater Manchester, è probabile che le prossime 48 ore di risultati elettorali confermino la portata scoraggiante di questa sfida”.

CHI È JILL MORTIMER

Ha ben capito invece cosa vuole e di cosa ha bisogno l’elettorato la candidata Mortimer. È diventata la prima donna e parlamentare conservatrice di Hartlepool in 47 anni di storia del seggio. Contadina e consigliera distrettuale dell’Hambleton Council nel North Yorkshire, Mortimer vive a Thirsk, a circa 30 miglia di Hartlepool. Tuttora, Mortimer ha un terreno nella Woundales Farm a Knayton, dove detiene diritti sportivi che le consentono di pescare e cacciare.

Prima di vivere lì, la donna ha abitato tra Londra e l’estero, tra cui le Isole Cayman ai Caraibi. Ma nonostante le accuse in campagna elettorale di avere vissuto in un paradiso fiscale, Mortimer ha conquistato l’elettorato. La giustificazione: si era trasferita lì per il lavoro dell’ex marito, un avvocato esperto di servizi finanziari.

La sua proposta in campagna elettorale si è concentrata sull’offerta di “più posti di lavoro di buona qualità, locali e sostenibili, riducendo la burocrazia, attirando nuove imprese per creare posti di lavoro e sbloccando le opportunità che porterà l’uscita dall’Unione europea”.

I SUCCESSI DI JOHNSON

“Ci sono una serie di cose che si uniscono per il Nordest – ha detto il premier Johnson – e penso che Jill Mortimer sarebbe assolutamente fantastica nell’aiutare a difenderlo e fare le cose. […] Nessuno qualche anno fa avrebbe detto che questo era un seggio che i conservatori avrebbero potuto vincere”.

Jane Green, professoressa di Scienze politiche all’Università Oxford, ha scritto su Twitter: “Non dimentichiamolo: Johnson ce l’ha fatta con la Brexit, il primo ministro è popolare tra chi ha votato l’uscita dall’Ue, il governo conservatore ha speso somme astronomiche durante la pandemia e ha supervisionato una campagna di vaccinazione di successo. E l’economia si sta riprendendo”.

Ai conservatori resta però uno scoglio da superare: frenare l’indipendentismo in Scozia. Nella regione, prende sempre più forza il Partito Nazionalista Scozzese guidato dalla premier Nicola Sturgeon. Che non perde la speranza di svolgere un nuovo referendum sulla secessione dal Regno Unito, ora che sono fuori dall’Unione europea.

 

In foto: Jill Mortimer e uno dei candidati 

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