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Fondata durante la pandemia da Covid-19, i ragazzi di Perenne vogliono rimettere l’uomo di nuovo al centro di ogni ragionamento e sviluppo politico. Credono nel bisogno di instaurare un nuovo umanesimo, “un sistema in cui l’economia contribuisca alla crescita e allo sviluppo dell’individuo nella misura in cui l’individuo stesso contribuisce alla crescita di quest’ultima.” – come viene enfatizzato sul loro manifesto.

Dario Germani, fondatore di Perenne e Segretario Nazionale di Unilab Svolta Studenti, ha spiegato che “Perenne è la scommessa di tutte le generazioni tagliate fuori a causa del Covid-19 che in questa fase storica senza precedenti hanno deciso di non rassegnarsi. Siamo alle porte di un profondo mutamento nella società italiana, si deve essere pronti a non lasciare le singole persone in balìa degli eventi. Nuovi valori comuni e superiori alle parti non sono solo possibili bensì necessari.”

Ma perché è importante rimettere l’individuo al centro? “In seguito alla pandemia ci ritroveremo un mondo completamente nuovo, che segue coordinate e logiche differenti dal passato. Risulta quindi necessario e fondamentale preparare e formare secondo valori nuovi una nuova classe dirigente in grado di governare i processi: rimettere al centro l’uomo di ogni ragionamento economico e politico, ricostruire una nuova coscienza nazionale omogenea su basi solide e perseguire con forza maggiore il sogno europeo sono linee guida imprescindibili per il futuro.” Ha spiegato Emanuele Cristelli, vicepresidente di Perenne, esponente dell’Assemblea Nazionale di Italia Viva e consulente nel campo dell’antinquinamento ed economia circolare in Friuli-Venezia Giulia.

Tra gli aderenti vi sono anche Massimo Ungaro (IV) e Giulio del Balzo – attuale candidato Segretario Nazionale di +Europa, Head of Public Policy di Bird ed ex-Public Policy di Airbnb. La sfida di Del Balzo è generazionale, infatti per lui le “Realtà come Perenne sono importanti per diffondere una cultura liberale e un pensiero scientifico nel nostro Paese. Serve, infatti, mettere assieme competenze, talenti, ed esperienze per garantire un futuro prospero all’Italia. Perenne si sta impegnando in questa direzione.”

Tra le tante idee di Perenne vi è anche l’essere a favore di tutte quelle misure che mirino a regolamentare e ristringere il mondo delle big tech in ambito europeo. Dunque, nonostante in molti siano scettici sulla possibilità di una sovranità digitale europea – data la difficoltà di costruire da zero un impianto strutturale tecnologico -, i ragazzi di Perenne credono invece sia possibile che gli interessi della tecnica non prevalgano più su quelli dell’uomo.

Rispetto alla sovranità digitale europea, Federico Nolè, membro del Consiglio Direttivo di Perenne e neolaureato in economia e management presso l’Università di Tor Vergata, ha commentato: “è sempre più evidente lo strapotere che ormai assumono nei confronti dei singoli e degli Stati i colossi del web. Se da una parte è impossibile, e forse discutibile, tentare di arginarne la diffusione, dall’altra dovrebbe essere una priorità imporre regolazioni che tutelino i cittadini, l’economia e le democrazie europee cominciando da un’attenta e rigida regolamentazione sui dati degli utenti, che permetta di tenere sotto controllo come vengono utilizzati e di ritirare il consenso all’utilizzo in ogni momento.”

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Perenne è un’associazione culturale politica composta da giovani italiani under 35 provenienti da tutta Italia. Vogliono investire in un nuovo modello sociale e politico, ponendo al centro l’individuo per creare la nuova classe dirigente italiana. Tra le proposte, l’idea di un nuovo umanesimo per un capitalismo etico, un moderno risorgimento italiano, un’Europa federale, e la realizzazione di una sovranità digitale europea. Tra gli aderenti vi sono anche membri dei partiti dell’area liberal-democratica

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