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Mark Rutte è ufficialmente il nuovo segretario generale della Nato, come già anticipato da Formiche.net. La decisione è arrivata dal Consiglio nord atlantico, l’ex ministro olandese succederà a Jens Stoltenberg il 1° ottobre 2024, ereditando il compito di mantenere il timone dell’Alleanza. 

La nomina arriva un anno dopo la naturale scadenza della carica di Stoltenberg, poiché non si era voluto cambiare la posizione apicale della Nato in un momento così geopoliticamente delicato. La necessaria unanimità era stata trovata la settimana precedente dopo il ritiro del veto ungherese e della candidatura del presidente rumeno. Dopo 14 anni alla guida del partito liberale olandese e del suo Paese, fatto che evidenzia le sue qualità negoziali, Rutte lascia Amsterdam, anche in virtù dell’accordo di governo che ruoterà intorno alla maggioranza relativa dell’estrema destra. Austero nella vita privata e negli affari europei, il nuovo segretario generale è stato il primo a fornire F-16 a Kyiv. 

Il diretto interessato ha commentato la sua conferma dichiarando: “Essere nominato segretario generale della Nato è un onore enorme. L’alleanza è e rimarrà la pietra angolare della nostra sicurezza collettiva. Guidare questa organizzazione è una responsabilità che non prendo alla leggera. Sono grato a tutti gli Alleati per aver riposto la loro fiducia in me. Sono impaziente di ricoprire la mia posizione con grande vigore a Ottobre, come successore di Jens Stoltenberg, che ha dato alla Nato leadership fuori dal comune per i passati 10 anni, e per il quale ho sempre avuto la più grande ammirazione”. 

“Accolgo calorosamente la scelta degli Alleati Nato di nominare Mark Rutte come mio successore”, ha commentato Stoltenberg. “Mark è un vero trans-atlantista, un leader forte e un costruttore di consenso. Gli auguro ogni successo, mentre continuiamo a lavorare per rafforzare la Nato. Lascio l’Alleanza in buone mani”.

Una nota di Palazzo Chigi recita: “Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si congratula con il Primo Ministro Mark Rutte per la sua nomina a prossimo segretario generale della Nato. In questa fase particolarmente complessa l’Alleanza Atlantica continua a rappresentare il pilastro della sicurezza comune e l’Italia è pronta a lavorare insieme al nuovo segretario generale e agli alleati a favore della pace e della salvaguardia della libertà”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, invece, ha dichiarato: “Congratulazioni a Mark Rutte per la nomina a Segretario Generale Nato. Lavoriamo insieme per costruire percorsi di pace, attuali scenari richiedono comunità di intenti e condivisione di vedute. L’Italia continuerà a impegnarsi con determinazione per affrontare complessa situazione internazionale”.

Sono arrivati anche gli auguri del primo ministro britannico, Rishi Sunak: “Congratulazioni, Mark Rutte, per la tua conferma come prossimo segretario generale della Nato. Sono sicuro che continuerai lo straordinario lavoro di Jens Stoltenberg nel mantenere la Nato forte e unita, mentre lavoriamo per rafforzare la nostra difesa collettiva e supportare la lotta per la libertà dell’Ucraina”. 

Molto interessato alla nomina anche il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, il quale ha fatto le sue congratulazioni a Rutte. “Congratulazioni al primo ministro Mark Rutte per la decisione degli alleati di nominarlo prossimo segretario generale della Nato. Quando il dottor Rutte prenderà il posto di Jens Stoltenberg a ottobre, ci aspettiamo che il nostro lavoro comune per assicurare la protezione e la libertà delle genti attraverso tutta la comunità euro-atlantica continuerà a pieno ritmo. Stimo Mark Rutte come un leader forte e con saldi principi, che ha dimostrato la sua capacità di prendere decisioni e la sua visione in più occasioni negli anni passati. Colgo anche questa opportunità per ringraziare il Dottor Stoltenberg per il suo rimarcabile contributo al rafforzamento della Nato negli scorsi 10 anni del suo mandato, così come per il suo incrollabile supporto per la lotta dell’Ucraina per la libertà”. 

Ecco le reazioni internazionali alla nomina di Mark Rutte

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