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A margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, i membri del G7 hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina, condannato “la retorica nucleare irresponsabile e minacciosa della Russia e la sua posizione di intimidazione strategica” e confermato “l’impegno di accrescere i costi della guerra di aggressione russa, lavorando al pacchetto completo di sanzioni e misure economiche già in vigore”.

L’avvertimento di nuove sanzioni

Inoltre, si legge nella dichiarazione della ministeriale Esteri presieduta dall’italiano Antonio Tajani, si sono detti “pronti ad adottare ulteriori sanzioni o a prendere altre misure in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti” in quanto “sebbene le misure esistenti abbiano avuto un impatto significativo sulla macchina da guerra della Russia e sulla sua capacità di finanziare l’invasione, le sue forze armate continuano a rappresentare una minaccia non solo per l’Ucraina, ma anche per la sicurezza internazionale”.

Il messaggio a Pechino e Teheran

Dopo le accuse rivolte a Cina e Iran nelle ultime settimane, i membri del G7 hanno “espresso l’intenzione di continuare ad intraprendere misure appropriate, coerenti con i loro sistemi giuridici, contro chiunque, in Cina e nei Paesi terzi, sostenga materialmente la macchina da guerra della Russia, comprese le istituzioni finanziarie e altre entità che facilitano l’acquisizione da parte della Russia di armamenti utili alla sua base industriale di difesa”.

Una guida per l’industria

Ma non è tutto. Ieri per la prima volta i membri del G7 (per l’Italia l’Agenzia delle dogane e dei monopoli) hanno pubblicato una guida per il settore industriale sulla prevenzione dell’elusione dei controlli sulle esportazioni e delle sanzioni imposte alla Russia. “Impedire alla Russia di ottenere i componenti di cui ha bisogno per alimentare i suoi micidiali missili e droni è una priorità assoluta per i membri del G7”, ha dichiarato Matthew S. Axelrod, assistente segretario per l’export enforcement degli Stati Uniti. Ma gli sforzi del G7 “non possono avere successo senza la collaborazione dell’industria”, ha aggiunto. La guida odierna identifica i prodotti che presentano un rischio elevato di essere dirottati verso la Russia, elenca gli indicatori di potenziale evasione del controllo delle esportazioni e/o delle sanzioni e include le pratiche migliori che l’industria può utilizzare per affrontare questi indicatori e condurre una due diligence rafforzata.

Le mosse americane

Meno di un mese fa il Tesoro americano ha pubblicato nuove sanzioni. E per la prima volta ha incluso anche cittadini italiani per violazione delle sanzioni contro la Russia. Nel mirino sono finite le sospette triangolazioni con Mosca su prodotti vietati. Il messaggio agli alleati era chiaro, osservavamo su Formiche.net: nessuno è immune, neppure un Paese del G7.

Il G7 minaccia nuove sanzioni contro Mosca e pubblica una guida per le aziende

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