Skip to main content

Cari Colleghi,

questo Vertice, per cui ringrazio la Presidenza azera, è chiamato a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti – a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra – oltre a un adeguato sostegno finanziario.

Durante questa conferenza lavoreremo per adottare un nuovo obiettivo di finanza per il clima. Per raggiungere una buona sintesi è necessario condividere le responsabilità, superando le divisioni tra nazioni sviluppate, economie emergenti ed economie in via di sviluppo. L’Italia intende continuare a fare la propria parte. Destiniamo già gran parte degli oltre quattro miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano e continueremo a sostenere iniziative come il Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di sviluppo. Ma è altrettanto prioritario che il processo di decarbonizzazione prenda in considerazione la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. La natura va difesa con l’uomo al centro. Un approccio troppo ideologico e non pragmatico su questo tema rischia di portarci fuori strada verso il successo. La strada giusta è quella della neutralità tecnologica, perché attualmente non esiste un’unica alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili. Dobbiamo avere una visione globale realistica.

La popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi entro il 2030 e il Pil globale raddoppierà nel prossimo decennio. Ciò aumenterà il consumo di energia, anche per il crescente fabbisogno richiesto dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Abbiamo bisogno di un mix energetico equilibrato per migliorare il processo di transizione. Dobbiamo utilizzare tutte le tecnologie a disposizione. Non solo rinnovabili, ma anche gas, biocarburanti, idrogeno, cattura della CO2 e, in futuro, il nucleare da fusione che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata.

L’Italia è impegnata in prima linea sul nucleare da fusione. Nell’ambito della nostra Presidenza del G7, abbiamo organizzato la prima riunione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione promosso dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Intendiamo rilanciare questa tecnologia che potrebbe cambiare la storia in quanto può trasformare l’energia da arma geopolitica a risorsa ampiamente accessibile. E poi, lavoriamo per una nuova diplomazia energetica, che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra Nord e Sud del mondo.

I nostri destini sono interconnessi, e dalle connessioni energetiche possiamo trarre grandi opportunità. Per questo abbiamo voluto che il nesso clima-energia fosse uno dei pilastri del Piano Mattei per l’Africa, la strategia di cooperazione paritaria che l’Italia sta portando avanti, e che sono molto felice la Presidenza azera della Cop29 abbia valorizzato nell’ambito dell’iniziativa “Climate for Peace”.

Sotto Presidenza italiana, il G7 ha promosso nuove iniziative concrete, come l’Energy for Growth in Africa, per lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e distribuzione di energia verde, e l’Adaptation Accelerator Hub, per sostenere le nazioni più vulnerabili negli interventi di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici.

Cari Colleghi,

come per ogni Cop, dipende da noi determinare se sarà un successo o un fallimento. Sappiamo che potremmo non essere noi personalmente a beneficiare dei risultati degli sforzi che stiamo facendo. Ma non è questo l’importante. Io sono una madre, e come madre niente mi gratifica di più di quando lavoro per politiche che permetteranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore. Quindi, come diceva William James: “Agisci come se quel che fai facesse la differenza. Perché la fa”. Vi ringrazio.

Il nucleare può cambiare la storia. L'impegno dell'Italia per una nuova diplomazia energetica

Di Giorgia Meloni

Nell’ambito della nostra presidenza del G7, abbiamo organizzato la prima riunione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione promosso dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. L’intervento di Giorgia Meloni alla Cop29

Tramonta la cultura della concertazione? La riflessione di Merlo

Ecco perché abbiamo ancora tremendamente bisogno di non disperdere la cultura della concertazione che era, è e sarà l’unica via concreta ed efficace per evitare che il nostro Paese ripercorra quelle strade che abbiamo tristemente conosciuto in un passato meno recente. L’opinione di Giorgio Merlo

Strategia di sicurezza nazionale, un passo avanti importante. Il commento di Mayer

Il disegno di legge presentato da Guerini rappresenta una svolta epocale per l’Italia: introdurrebbe una visione politica a lungo termine e strumenti per una governance più unificata. Il commento di Marco Mayer

Un fedelissimo per la Cia. Chi è Ratcliffe, la scelta di Trump

Ex rappresentante del Texas alla Camera, già direttore dell’Intelligence nazionale sul finire della prima amministrazione di The Donald. Che lo elogia: “Un guerriero per la verità e l’onestà con il pubblico americano”

La condanna a Israele del mondo arabo-islamico è anche un messaggio a Trump

Il mondo arabo-islamico segnala le sue posizioni tra volontà delle leadership e istinti delle collettività. La presenza di cinquanta capi di Stato e di governo in un vertice straordinario a Riad va letto anche in vista dell’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump

Si espande la collaborazione sui carri armati. Per il gen. Serino è una buona notizia

Iveco defence vehicles si unisce alla cordata italo-tedesca per la produzione di equipaggiamento e sistemi terrestri di combattimento. La divisione del Gruppo Iveco coprirà una quota di partecipazione del 12-15% e garantirà l’inclusione del marchio italiano nella supply chain. Per il generale Pietro Serino, già capo di Stato maggiore dell’Esercito italiano, è una buona notizia

Trump, Musk e Nasa. Quale direzione per lo spazio americano

Il ritorno di Trump potrebbe rivoluzionare la politica spaziale americana, con Elon Musk come figura chiave. Da un lato, questo scenario potrebbe accelerare l’innovazione e ridurre i costi spaziali; dall’altro, solleva dubbi su conflitti d’interesse e sostenibilità a lungo termine. Le scelte future influenzeranno non solo il progresso tecnologico, ma anche il ruolo globale degli Stati Uniti nello spazio

Enac e Ita Airways lanciano la prima Safety Briefing Card in braille

L’Italia dimostra di voler essere un esempio di mobilità accessibile per tutta l’Europa e non solo, costruendo una rete di trasporti che rispecchi i valori di inclusione, sostenibilità e rispetto per tutti. La collaborazione tra pubblico e privato, qui incarnata dal sodalizio tra Enac e Ita Airways, rende il trasporto aereo non solo un servizio ma anche un messaggio: volare è per tutti, e ogni passeggero è accolto con attenzione e valore

Acquisti immobiliari vicino a basi militari. La stretta Usa contro Pechino

La decisione, annunciata dal dipartimento del Tesoro, segue crescenti preoccupazioni su acquisti immobiliari da parte di società cinesi in aree sensibili. Negli ultimi anni, diversi episodi di acquisizioni e accessi non autorizzati vicino a basi statunitensi hanno acceso il dibattito

Verso una nuova frontiera nella guerra spaziale? L'appello di Stone

Nel suo articolo l’esperto di guerra spaziale invoca una riforma delle forze spaziali in senso offensivo, delineando la loro importanza come attore protagonista nella guerra del futuro

×

Iscriviti alla newsletter