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Eni e Fincantieri rinnovano l’accordo sull’economia circolare e la decarbonzzazione. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e quello di Fincantieri, Giuseppe Bono, hanno firmato un Memorandum of Understanding che estende la collaborazione nel campo della Ricerca e Sviluppo avviata tra le due società nel 2017, includendo fra gli ambiti di applicazione anche l’approccio verso nuove frontiere tecnologiche.

Fulcro del rinnovo delle intese, hanno spiegato Eni e Fincantieri, “saranno le attività di valutazione congiunta delle opportunità di sviluppo di iniziative innovative in ambito di decarbonizzazione e di economia circolare. Le attività si concentreranno prevalentemente sui temi di waste to energy, sulla produzione e trasporto di vettori energetici come il gas naturale, il metanolo o l’idrogeno, sulle applicazioni di fuel cells e sullo sviluppo e utilizzo di tecnologie rinnovabili off-shore”.

Fin qui Eni e Fincantieri hanno collaborato allo sviluppo di piattaforme galleggianti per produzione off-shore, con approccio modulare e reversibile, “applicando un brevetto Fincantieri, un Floating Gas to Methanol con tecnologia Eni e un Floating Independent Power Plant (Fipp)”.

“Grazie alle sinergie sviluppate”, ha spiegato il ceo di Eni, Claudio Descalzi, “Fincantieri ed Eni possono supportare in maniera decisiva lo sviluppo sostenibile del Paese. Questo accordo si inquadra perfettamente nella strategia di lungo termine che abbiamo disegnato. Per costruire una nuova Eni abbiamo coniugato la sostenibilità economica con quella ambientale, stiamo lavorando alla transizione energetica fornendo energia in maniera redditizia e, al contempo, ottenendo un’importante riduzione dell’impronta carbonica. Nel mix produttivo di Eni il gas, la fonte di energia fossile a più basso impatto emissivo, rappresenterà una componente crescente nei prossimi anni: il 60% nel 2025 e addirittura l’85% nel 2050. In questo percorso Fincantieri rappresenta un partner di eccellenza strategica con il quale continuiamo a ricercare e sviluppare tecnologie e sistemi innovativi”.

Bono, numero uno di Fincantieri, è invece convinto che “il successo di questa partnership sia un’ottima notizia per il Paese, specialmente perché esplora un ambito essenziale come quello dello sviluppo sostenibile. La capacità che due grandi attori dell’industria nazionale hanno di mettere in comune esperienze, patrimoni professionali e, soprattutto, le rispettive vision per il futuro costituisce un risultato di enorme valore strategico”. Bono ha concluso: “Esprimo grande soddisfazione perché il percorso di ricerca che stiamo tracciando con un gruppo del calibro di Eni ha già portato alla nascita di molteplici progetti in grado di consolidare il primato tecnologico che ha permesso alle nostre società di ottenere affermazioni importanti a livello globale”.

Eni e Fincantieri ancora insieme per la green economy

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