Skip to main content

In situazioni come quella attuale non si possono fare operazioni mirate, ma serve il bazooka. Lo dice il capo politico del Movimento Cinque Stelle e viceministro dell’Interno, Vito Crimi, in merito alla tesi sostenuta da Confindustria secondo cui il governo per rispondere alla crisi avrebbe messo sul piatto una distribuzione di denaro a pioggia. Ma, intervistato da Formiche.net, Crimi non esclude neppure, con tutta la cautela del caso, che sul fronte economico possano essere programmati ulteriori allentamenti se il trend della Fase 2 lo consentirà. “Il settore imprenditoriale è quello più colpito ma anche quello su cui stiamo puntando di più per corrispondere alle esigenze contingenti e di sviluppo nel futuro”, chiarisce Crimi. Fibrillazioni nella maggioranza? “Il lavoro del governo procede, anche attraverso il confronto e le differenze di vedute, che sono fisiologiche”.

Senatore, gli italiani quindi ieri hanno superato bene la prova?

L’inizio della Fase 2 è positivo e conferma che gli italiani hanno compreso l’importanza di rispettare le regole imposte dall’emergenza. Dobbiamo continuare così, con senso di responsabilità e senza cedimenti, anche perché se l’andamento continuerà ad essere quello attuale, potremo ipotizzare la programmazione di ulteriori allentamenti. Ma non dobbiamo farci prendere dalla tentazione di fughe in avanti. Nessuna forzatura, andiamo avanti come abbiamo fatto fino ad ora, con senso di responsabilità e cautela.

Ieri, però, il J’accuse di Confindustria è stato pesante, non le pare?

Il governo sta producendo uno sforzo enorme e complesso a favore di tutto il Paese: lavoratori, famiglie e imprese. Le risorse iniettate e che verranno stanziate rispondono sia a esigenze immediate, di persone che devono mettere insieme il pranzo con la cena o pagare una bolletta, sia di prospettiva, di rilancio dell’economia con la ripartenza e il ritorno a regime. In casi come questi, ribadisco, non si possono fare operazioni chirurgiche ma serve il bazooka, una distribuzione estremamente diffusa e al contempo capillare di risorse, dettata dalla necessità di iniettare liquidità.

Il mondo delle imprese, tuttavia, scalpita.

Il settore imprenditoriale è quello più colpito ma anche quello su cui stiamo puntando di più per corrispondere alle esigenze contingenti e di sviluppo nel futuro. Il presidente Conte, in vista del decreto maggio, domattina incontrerà anche i rappresentanti del mondo imprenditoriale. Sono certo che sarà un confronto collaborativo e proficuo.

Anche sul fronte della maggioranza, però, non mancano le fibrillazioni. La temperatura si fa sempre più alta. Che succede?

No, non vedo particolari frizioni nella maggioranza perché non è qualche polemica di giornata o alzata di voce che cambia la sostanza. Il lavoro del governo procede, anche attraverso il confronto e le differenze di vedute, che sono fisiologiche. Alle volte in Italia ammantiamo di straordinarietà situazioni che invece rientrano nella normalità. Tutto il governo e la maggioranza hanno la consapevolezza del momento difficile, eccezionale che stiamo vivendo ed è determinato ad affrontarlo, a trovare soluzioni. Siamo tutti chiamati a un particolare senso di responsabilità in questo momento, nessuno può sottrarsi.

Tra i fronti aperti, oltre a quelli economici, c’è anche la questione dell’appuntamento con le regionali e amministrative. L’ipotesi listini bloccati è reale?

Rispondo con un “No, grazie”. Vedo circolare ipotesi fantasiose di listini bloccati: non sono nel nostro Dna e non accetteremo mai una eventuale proposta in tal senso. Ricordo che siamo stati i soli ad opporci fermamente al Rosatellum, voluto nella scorsa legislatura dagli altri partiti, e che avversammo senza esitazioni anche il Porcellum. Quella delle preferenze è una delle storiche battaglie di civiltà del Movimento 5 Stelle. È da lì che siamo partiti, dalla volontà di eliminare quella distorsione di “comodo” introdotta dai partiti quando hanno annullato la possibilità per l’elettore di poter scegliere il candidato migliore, che preferivano, trasferendo questa decisione alle segreterie. Noi abbiamo ovviato a questa limitazione della libera scelta individuale facendo votare ai nostri iscritti l’ordine di lista.

Le imprese saranno aiutate. Parla Vito Crimi (che su maggioranza e regionali...)

Di Paola Alagia

In situazioni come quella attuale non si possono fare operazioni mirate, ma serve il bazooka. Lo dice il capo politico del Movimento Cinque Stelle e viceministro dell'Interno, Vito Crimi, in merito alla tesi sostenuta da Confindustria secondo cui il governo per rispondere alla crisi avrebbe messo sul piatto una distribuzione di denaro a pioggia. Ma, intervistato da Formiche.net, Crimi non…

Qe e Recovery Fund, la Germania non è la padrona d'Europa. Parla Quadrio Curzio

Brutti segnali dalla Germania, ma non è la fine del mondo. Da una parte la Corte costituzionale di Karlsruhe che in una sentenza tra lo storico e lo spinoso ha affermato in sostanza che i 2.600 miliardi di bond che la Bce ha cominciato a comprare cinque anni fa per scongiurare la deflazione e che hanno messo il turbo alla…

Sono senza parole. Voi?

L’economia post Covid-19 riuscirà a trovare sostegno adeguato nelle politiche monetarie e fiscali, all’uopo adottate in tutto il mondo? Si riuscirà, insomma, così facendo a sanare quel gap dell’out put che già sfiancava quella di prima? Diamo un’occhiata. La crescita dovrà continuare a farsi come prima con la spesa aggregata ma… con un potere d’acquisto che dovrebbe venir rifocillato proprio…

Dmitry Badin, chi è la spia russa (che ama l'Italia) ricercata in Germania

Si chiama Dmitry Badin, è russo, e un agente del Gru, l'agenzia dei Servizi per l'estero di Mosca, l'hacker che nel 2015 ha scatenato il panico nel Bundestag tedesco. Il procuratore federale della Germania ha diramato un ordine di arresto per la spia russa per una vicenda ormai ultra-nota agli addetti ai lavori del mondo cyber. Un'indagine di Bellingcat, il…

Perché la Bce troppo italiana finisce nel mirino della Germania

Sembrano lontani i tempi della gaffe di Christine Lagarde, quando la presidente della Bce disse che il compito della Banca centrale europea non è tenere sotto controllo lo spread Btp-Bund. In realtà non sono passati nemmeno due mesi, ma oggi nessuno può sollevare dubbi sul ruolo dell'Eurotower nel controllo dei debiti sovrani. Non lo fa nemmeno Matteo Salvini, che in…

Bonafede spieghi cosa non ha funzionato con Di Matteo. Parla Ostellari (Lega)

Sul caso Di Matteo-Bonafede va fatto un ragionamento garantista, dice a Formiche.net il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Andrea Ostellari (Lega). Non perché in una trasmissione televisiva si dice una certa cosa, allora si diventa automaticamente colpevoli di un fatto, “ma il caso apre una finestra che secondo noi ora non si potrà chiudere facendo finta che nulla sia…

Non solo petrolio. Perché il Golfo è cruciale per l'Europa

La famigerata Via della Seta – il luogo simbolico del confronto geopolitico e propagandistico tra Occidente e Cina, infuocatosi con l’epidemia – transita attraverso una delle aree più calde del pianeta, non solo climaticamente: i Paesi del Golfo. Se l’Europa vuol ritrovare una sua centralità geopolitica, il rapporto con Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e altri Paesi della penisola araba…

I Dem alla prova Cina. E se fosse Trump il candidato dei sogni di Pechino?

New York. La sfida di Usa 2020 si gioca sulla Cina. La terra del Dragone sta emergendo sempre più come il terreno di scontro per la conquista della Casa Bianca tra il presidente Donald Trump e il candidato democratico in pectore Joe Biden. Il modo in cui il tycoon gestisce la pandemia di coronavirus, ormai é evidente, decreterà il suo…

Il Pentagono chiama, ecco come Conte (non) risponde su Cina, Russia e 5G

Distorsioni ottiche. Da una parte dell'Atlantico, a Washington DC, l'Italia dà tutta l'impressione di essere diventata terreno di scontro di una irruenta competizione geopolitica di Russia e Cina, intente ad allentare i fili che legano lo Stivale al suo storico alleato con il pretesto degli aiuti per il coronavirus. Dall'altra parte, a Roma, tutto procede come nulla fosse. Questa almeno…

La sospensione della Costituzione, senza un perché. L’analisi di Zucchelli

Di Claudio Zucchelli

Prendiamo spunto dalla intervista della presidente Cartabia (Corriere, 29 aprile), per alcune riflessioni su ciò che fin qui si è detto e scritto circa la costituzionalità dei Dpcm emergenziali. Commentatori e giuristi, tra cui chi scrive, li hanno giudicati incostituzionali. Le giustificazioni del governo, anche del presidente del Consiglio nelle aule di Camera e Senato il 30 aprile, si sono…

×

Iscriviti alla newsletter