Skip to main content

Ah, se ci fosse ancora Lui… Negli ultimi dieci anni l’ho pensato spesso, negli ultimi due quotidianamente. Cosa avrebbe detto Francesco Cossiga del grillismo di lotta e di governo, del salvinismo d’accatto, del Pd ridotto al rango di “utile idiota” d’un partito fondato da un comico? Posso immaginarlo, ma non è la stessa cosa. Posso immaginare il furore e l’arguzia delle sue parole. Posso immaginare lo sconforto del suo spirito. Rabbia e dolore, immagino. Rabbia e dolore per una politica mai come oggi sradicata da ogni cultura, mai come oggi piegata ad ogni demagogia, mai come oggi asservita ad ogni interesse globale perché dimentica e timorosa di sé.

Nel libro che pubblicai poco prima della sua morte, “Fotti il potere, gli arcana della politica e dell’umana natura”, il Presidente mise a nudo l’essenza della Politica (“con la P maiuscola”, come piaceva a lui) svelandone gli arcana, perché solo accettandone con realismo grandezze e miserie la si sarebbe potuta forse salvare.

Il realismo era la sua bussola, la nuda verità la sua trasgressione. Tutto e sempre in difesa di un “primato”, quello della Politica, da lui quotidianamente esaltato con l’onore che gli spiriti nobili tributano alle belle idee ormai morte e sepolte in terra sconsacrata. Contro i tecnocrati, contro i magistrati, contro le alte burocrazie, contro certa finanza, contro la Consulta, contro i demagoghi, contro i moralisti, contro gli ipocriti, contro gli aedi del politicamente corretto… Chiunque tentava, quasi sempre riuscendoci, di occupare senza averne legittimità alcuna i sacri spazi del potere politico aveva in lui il più fiero dei nemici. Non per vezzo, ma per servizio. Perché difendere l’onore della Politica e il prestigio delle Istituzioni è il solo modo per difendere i cittadini e con essi la democrazia e lo Stato.

Ah, se ci fosse ancora Lui… Se Lui ci fosse ancora, non ho dubbi che si sarebbe messo a capo del fronte del No al referendum costituzionale contro il taglio demagogico ed autolesionista della rappresentanza parlamentare voluto dai grillini con la passiva complicità di un ceto politico imbelle paralizzato dal timore dell’impopolarità.

#IoVotoNo, direbbe Francesco Cossiga. E lo direbbe con tutta l’arte di cui era capace.

Il mio Cossiga tra rabbia e dolore (con un occhio al referendum). La voce di Cangini

Di Andrea Cangini

Ah, se ci fosse ancora Lui... Negli ultimi dieci anni l’ho pensato spesso, negli ultimi due quotidianamente. Cosa avrebbe detto Francesco Cossiga del grillismo di lotta e di governo, del salvinismo d’accatto, del Pd ridotto al rango di “utile idiota” d’un partito fondato da un comico? Posso immaginarlo, ma non è la stessa cosa. Posso immaginare il furore e l’arguzia…

Da Meloni a Mannino, così la politica ricorda il Picconatore

Alla vigilia del decennale dalla morte di Francesco Cossiga, le forze politiche di ieri e di oggi hanno scelto di ricordare il Presidente emerito della Repubblica con parole di stima e qualche rimpianto. Dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni all'ex ministro democristiano Calogero Mannino, fino ad arrivare a Sergio D'Elia, ex esponente di Prima Linea e oggi segretario di…

Italia, angi patria cyber, europee

L'Italia, il piano di riforme e il rischio patchwork. L'analisi di Zagari

“Dottore non dubito della qualità dei progetti presentati dal territorio, ma dubito invece del loro stare insieme. Le spiego con una metafora, immaginiamo che la strategia di sviluppo territoriale sia un puzzle e che ogni progetto corrisponda ad un pezzo del puzzle, nel caso del territorio che le si accinge a rappresentare a Bruxelles nei prossimi anni, sappia che l’immagine…

europa dazi, trump mueller

Chi era Robert Trump, il fratellino più amato dal Presidente Usa

Un lutto irrompe nelle presidenziali americane e nel cuore della Casa Bianca. Si è spento Robert Trump, morto a New York all'età di 71 anni. Robert era l'unico fratello minore del presidente degli Stati Uniti, che ha avuto anche due sorelle e un fratello maggiori, Maryanne, Elizabeth e Fred Jr, quest'ultimo deceduto nel 1981 all'età di 43 anni. A giugno…

gerusalemme

Sanzioni all’Iran, lo stratagemma Usa all’Onu. Il retroscena di Valeria Robecco

New York - Gli Stati Uniti hanno tentato un'ulteriore stretta sull'Iran passando per il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ma al Palazzo di Vetro Washington è sempre più isolata su Teheran. I Quindici hanno bocciato la bozza di risoluzione americana che chiedeva di estendere l'embargo sulle armi all'Iran "fino a quando il Consiglio di Sicurezza non deciderà altrimenti". Il testo, che…

Bielorussia, e se Putin molla Lukashenko? Il fattore Khabarovsk

Il settimo giorno di proteste che stanno scuotendo il cuore della Bielorussia non segna un progresso. Anzi. Il presidente dello Stato ex sovietico rivendica con forza la legittimità della sua elezione. "Abbiamo un governo che è stato formato nel rispetto della Costituzione", ha rivendicato Alexander Lukashenko, che ha minacciosamente aggiunto: "Non giocate col fuoco. I nostri militari sono in grado…

Vincitori e vinti dell’accordo Israele-Emirati. L’analisi di Wechsler (Atlantic Council)

William Wechsler, direttore del Rafik Hariri Center dell’Atlantic Council di Washington DC ed ex vice sottosegretario al Pentagono con delega alle operazioni speciali e alla lotta al terrorismo nell’amministrazione guidata da Barack Obama, ha analizzato gli storici accordi di Abramo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti sotto la regia degli Stati Uniti. Wechsler riconosce l’onore delle armi Donald Trump: in…

Perché, senza Tunisia, l’Italia rischia l’irrilevanza nel Mediterraneo. Parla Cristiani

A due passi dalla Libia, sulle coste del Nord Africa, c’è un Paese che vive una grave crisi politico-istituzionale. La Tunisia, bastione democratico della regione, uno dei pochi attori regionali sopravvissuto (quasi) integro alle Primavere arabe, rischia di cedere sotto le spinte della sovversione, e dei fondamentalisti. Perché l’Italia dovrebbe occuparsene? Perché, spiega Dario Cristiani, fellow del German Marshall Fund…

Per risolvere il rebus Mediterraneo Trump chiama Macron. Ecco perché

Forcing diplomatico statunitense sulle tensioni nel Mediterraneo orientale. A conferma di quanto Washington abbia deciso di giocare un ruolo centrale nel dossier, nella serata di ieri il presidente Donald Trump ha avuto una conversazione al telefono col francese Emmanuel Macron, mentre a Vienna il segretario di Stato, Mike Pompeo, incontrava l’omologo greco, Nikos Dendias. Un doppio sforzo diplomatico finalizzato a…

libano

Il Libano e il nuovo ordine in Medio Oriente. L’analisi del prof. Valori

La potente deflagrazione che da distrutto il porto e parte della città di Beirut il 5 di agosto scorso, alle 18, con un bilancio di morti, imprecisato ma almeno oltre i 150, con 4mila feriti, 300.000 mila le persone rimaste fuori casa, è stata generata dallo scoppio di 2750 tonnellate di nitrato d’ammonio, residuo di uno strano “affare” di una…

×

Iscriviti alla newsletter