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Il mondo sopravviverà al coronavirus, ma a un prezzo e non certo economico. Se però si seguiranno precise indicazioni, allora forse una lenta risalita ci sarà. Pochi giorni fa gli esperti di Boston Consulting, tra le maggiori società di consulenza al mondo, hanno redatto un report in cui fanno il punto della situazione globale, partendo da un’analisi della situazione e poi suggerendo qualche proposta.

TSUNAMI GLOBALE

Tsunami, così viene definito il virus nel report, parola che in giapponese significa grande onda. Ed è proprio una grande onda quella che si è abbattuta sulle finanze globali, pubbliche o private che siano. Primo problema, la liquidità delle aziende, piccole e grandi che siano. Il punto, dicono gli esperti di Boston Consulting, è che un po’ perché chiuse, un po’ perché i mercati sono fermi, le imprese non generano fatturato, a fronte però di spese certe. Altra questione, l’incertezza. Ad essere onesti, scrive la major della consulenza, oggi manca un vero orizzonte di svolta. Manca, insomma, “una prognosi sulla pandemia che darebbe alle imprese maggiore certezza sulla pianificazione degli investimenti”.

TANTI DANNI, UN SOLO COLPEVOLE

C’è un altro passaggio del report che merita attenzione. E cioè laddove si afferma, senza mezzi termini, che “l’impatto del coronavirus sulle industrie mondiali sarà molto eterogeneo” e per questo anche la riprese dei rispettivi segmenti sarà frastagliata. “La ciclicità del settore determinerà la velocità e per quanto tempo saranno interessate le industrie”.

UNA REGIA COMUNE

Fin qui i problemi reali: casse sotto pressione e prospettive fumose. Ma c’è una prima mossa da fare, quasi un appello: affidare a una regia globale la gestione dell’emergenza economica. Il senso di coordinare al massimo gli sforzi, dicono gli analisti di Boston Consulting. In altre parole, “bisogna agire come un’orchestra, affinché tutte le azioni messe in atto (dai governi ma anche dalle singole grandi aziende, ndr), siano il più comuni possibile”.

LA SOPRAVVIVENZA DEL MONDO

C’è uno scenario che più di tutti preoccupa e che nessuno vorrebbe si realizzasse, quello della sopravvivenza, economica e umana, con punti di Pil a due cifre polverizzati. Gli analisti di Boston Consulting ne fanno menzione nel report, proprio alla fine. In quel caso, per sopravvivere, ci saranno solo due possibilità: gli Stati dovranno attingere alle loro riserve, se ne avranno. In alternativa vendere i loro asset, per fare cassa. E sopravvivere.

Incertezza e poca cassa. Il report di Boston Consulting sulle minacce economiche

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