Skip to main content

Dopo il Regno Unito, tocca alla Francia. Ieri su Formiche.net raccontavamo come il dietrofront del governo britannico sul 5G, atteso per questa settimana, rappresenti “l’inizio di un cambiamento radicale in Europa”. Se Londra si prepara a bandire la compagnia cinese Huawei, Parigi inviterà le società di telecomunicazioni a evitare di fare affidamento sul colosso di Shenzhen.

Intervistato dal quotidiano Les Echos, Guillaume Poupard, direttore generale dell’agenzia di sicurezza informatica francese Anssi, ha dichiarato: “Ciò che posso dire è che non ci sarà un bando totale”. Ma “per quanto riguarda gli operatori che non utilizzano ancora Huawei, li stiamo invitando a non sceglierla”.

IL MERCATO INTERNO

Come spiega l’agenzia Reuters, la decisione di Parigi è “cruciale” per due dei quattro operatori di telecomunicazioni del Paese, Bouygues Telecom e SFR, visto che circa la metà della loro rete mobile è oggi realizzata da Huawei. “A coloro che già usano Huawei daremo autorizzazioni di durate variabili tra 3 e 8 anni”, ha spiegato Poupard nell’intervista. 

Dalla prossima settimana gli operatori che non hanno ricevuto un’autorizzazione esplicita a utilizzare componentistica Huawei nelle loro reti 5G possono considerare la mancata risposta oltre la scadenza come un rifiuto delle loro richieste, ha spiegato Poupard. La società pubblica Orange ha invece già scartato Huawei preferendole le europee Ericsson e Nokia.

I FORNITORI EUROPEI

Poupard ha cercato di evitare uno scontro tra Huawei e la Cina spiegando che la scelta è tecnica non politica. L’obiettivo è proteggere l’indipendenza francese, non si tratta di un atto di ostilità verso la Cina. “Non si tratta di legnate a Huawei o di razzismo anticinese”, ha dichiarato. “Ciò che stiamo dicendo è che il rischio con i fornitori europei non è lo stesso” che si corre “con quelli non europei”.

Così come Londra, anche Parigi sembra dunque decisa a scommettere sul mercato europeo per la rete di quinta generazione. Il governo britannico non ha escluso l’ipotesi di investire soldi pubblici. Nel Recovery fund presentato dal presidente francese Emmanuel Macron assieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel c’è, come spiegato da Formiche.net alcune settimane fa, un riferimento alla creazione di “campioni europei” dell’industria per sfidare la Cina (anche sul 5G). 

Dopo le prese di posizione di Regno Unito e Francia sul ruolo di Huawei nelle loro reti 5G, tocca ora alla Germania, il Paese europeo più vicino alla Cina e più convinto della necessità per l’Unione europea di svolgere un ruolo equidistante tra le due superpotenze. Poi i riflettori saranno puntati sull’Italia.

Dopo Londra, anche Parigi prepara la stretta su Huawei

Dopo il Regno Unito, tocca alla Francia. Ieri su Formiche.net raccontavamo come il dietrofront del governo britannico sul 5G, atteso per questa settimana, rappresenti “l’inizio di un cambiamento radicale in Europa”. Se Londra si prepara a bandire la compagnia cinese Huawei, Parigi inviterà le società di telecomunicazioni a evitare di fare affidamento sul colosso di Shenzhen. Intervistato dal quotidiano Les…

Svolta nel 5G europeo, Londra bandirà Huawei. E l'Italia?

Altro che lettera morta, come sperava Pechino. La missiva scritta sul Telegraph in occasione delle celebrazioni per il 4 luglio dall’ambasciatore statunitense nel Regno Unito, Robert Wood Johnson, sembra aver sortito gli effetti sperati da Washington. Come raccontato da Formiche.net, l’uomo del presidente Donald Trump a Londra aveva invitato il governo britannico a unire le forze in difesa della libertà…

Tavolo fiscale? Tanti dubbi e una certezza. Scrive Giacalone

L’equità fiscale, naturalmente finalizzata allo sviluppo non meno che ai bisogni delle famiglie, talché con i consumi si spinga la crescita, evitando che ne risulti consumata, è al centro della concreta azione del governo, al punto che, come concretamente proposto dal presidente del Consiglio, l’azione parta da un tavolo, appositamente aperto per un libero confronto sul tema, che, non so…

Ocean Viking, ecco la doppia emergenza che spacca la politica

C’è un traghetto (la Moby Zazà) trasformato in nave da quarantena al largo di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Domani, lunedì 6 luglio, i 211 migranti che hanno concluso il periodo di isolamento a bordo saranno sbarcati e il loro posto sarà preso dagli altri 180 che finora sono stati su una nave Ong (la Ocean Viking) che li…

Mes, Salvini e Meloni come Togliatti ai tempi del Piano Marshall. L'analisi di Cazzola

‘’Serve una rotta concreta: è il senso del piano di rilancio che stiamo mettendo in opera. Abbiamo parlato di un nuovo piano Marshall ma perché non chiamarlo piano De Gasperi? Lancio qui la proposta. Lo svilupperemo con tutte le istituzioni europee e i 27 Stati membri". Chi ha parlato così è  il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento, in…

Cosa insegnano gli ultimi 30 anni. La guida per il futuro di Pomicino

Per tentare di guidare il futuro senza doverlo subire passivamente dovremmo partire guardando criticamente tutto quello che negli ultimi 30 anni ha devastato l’economia di mercato, il pianeta, stravolto le teorie economiche di fondo, la difficoltà crescente delle organizzazioni sovranazionali, il welfare sanitario e previdenziale, la formazione e la distribuzione della ricchezza, la povertà in Italia e nel mondo e…

A settembre atenei aperti (senza se e senza ma). La ricetta della Lega spiegata da Tommasetti

Aurelio Tommasetti, già Rettore dell’Università di Salerno, responsabile nazionale  del Dipartimento Università della Lega, ha le idee chiare su come riprendere le attività in presenza nelle Università italiane dopo la chiusura forzata a causa della pandemia. E a nome del partito guidato da Matteo Salvini spiega che occorre definire un serio piano di investimenti pubblici, tesi al restringimento della forbice che…

Il papa, l’Angelus e gli sforzi per superare i conflitti. L'analisi di Cristiano

Papa Francesco ha lodato la decisione, assunta questa settimana dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha adottato una Risoluzione che “predispone alcune misure per affrontare le devastanti conseguenze del virus Covid-19, particolarmente per le zone già teatro di conflitti”. Sostenuta da 135 Paesi, la decisione appare a Francesco apprezzabile per “la richiesta di un cessate-il-fuoco globale e immediato,…

Inibire la Troika per dire sì al Mes. La proposta di Morelli e Paganini

Di Raffaello Morelli e Pietro Paganini

Il governo ha detto no al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes). Ha usato argomenti solidi. I sostenitori del Mes non accettano il rifiuto, e insistono nel richiederlo con ragionamenti deboli, soprattutto perché monchi. Non vogliono nemmeno affrontare la possibilità di chiedere una revisione delle condizioni che il Mes imporrebbe ai prestiti, almeno in fase di pandemia: via la Troika. Da cosa…

Magie cinesi. Spariti i libri pro democrazia a Hong Kong

“Una delle cose più apprezzate di Hong Kong, anche per chi ha avuto l’occasione di soggiornarci arrivando dalla Cina continentale, è sempre stata la vivacità della stampa e dell’editoria, con la possibilità di trovare libri o quotidiani con informazioni inaccessibili in Cina”, racconta Simone Pieranni sul manifesto. Ma la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina su Hong Kong…

×

Iscriviti alla newsletter