Il made in Italy è diventato un boccone particolarmente appetibile e a prezzi scontati, soprattutto per le aziende quotate, che in questi anni di crisi hanno visto precipitare la loro capitalizzazione. L’aspetto più preoccupante è quello di alcune Pmi che guardano ormai solo all’estero per le loro esigenze di liquidità, cui il sistema bancario italiano non fa fronte da anni.…
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Luigi Di Maio può rimanere in sella. Scotti spiega come
Era il febbraio 2018 quando Luigi Di Maio, allora capo politico e candidato premier del Movimento Cinque Stelle, si presentò all’università Link Campus di Roma per una conferenza sulla politica estera in cui definì l’Europa “la casa naturale” del Paese. Fu accolto come un assist simbolico alla stagione governista, andato in scena sotto gli occhi attenti, in prima fila, del…
Il post-Di Maio può far traballare il governo. Parola di Macaluso
Non riguarda solo il M5s il cambio di passo annunciato da Luigi Di Maio al vertice del movimento, riflette con Formiche.net l'ex direttore dell'Unità Emanuele Macaluso che definisce il Governo Conte “precario”. Il punto riguarda sì la sopravvivenza del governo, che giudica fortemente a rischio, in quanto viene a mancare una forza determinante che ha ancora la maggiornza in Parlamento.…
Cosa succederà dopo il voto in Emilia-Romagna? Gli scenari di Forlani
Mai come in questi ultimi mesi, l’Emilia-Romagna, sotto il profilo politico, era assurta ad un livello così elevato di “alta priorità”, conquistando una tanto rilevante centralità nel dibattito politico nazionale. Non che non lo meritasse, una regione grande, importante, popolosa, che ha realizzato, negli anni, traguardi significativi sotto molti aspetti, dalla vitalità economica e produttiva, ai livelli di welfare e…
Una missione possibile per la Libia. I consigli del gen. Bertolini
Il comitato congiunto deciso a Berlino per monitorare la tregua libica è “un punto di partenza”, anche se il cessate il fuoco già traballa e le ostilità sono riprese da alcune ore. Qualora si ritrovi l'accordo tra le parti, una missione internazionale di pacificazione dovrebbe essere cospicua, con almeno ventimila soldati secondo “una prima approssimazione”. Ci vorrebbero "forze di fanterie…
Haftar non si ferma. Dopo i pozzi una no-fly zone su Tripoli
In alcune zone della Libia i blackout elettrici sono da tempo una normalità, ma in questi giorni sono ripresi con più frequenza. È un primo effetto della crisi petrolifera innescata attraverso i clan tribali dal signore della guerra dell’Est, Khalifa Haftar. L’ordine iniziale è arrivato sabato 18 gennaio, e l’operazione è proseguita anche il giorno seguente, mentre a Berlino i leader…
Crisi libica, quanto costa l'Opa di Haftar sui pozzi?
Quanto costa l'Opa di Haftar sui pozzi libici? L'allarme è circostanziato dall'autorità competente che lo sta lanciando. “Entro pochi giorni la produzione di greggio in Libia precipiterà ai livelli più bassi dalla caduta di Muammar Gheddafi nel 2011”. Lo ha detto al Financial Times il numero uno della Noc (la compagnia di Stato libica), Mustafa Sanalla, aprendo a conseguenze gravissime…
La Merkel si prepara all'ultimo test internazionale: la Libia
La cancelliera tedesca Angela Merkel è tornata a parlare pubblicamente di Libia questo giovedì, durante il suo intervento al World economic forum di Davos, in Svizzera. A meno di una settimana dalla Conferenza di Berlino organizzata sfruttando i suoi buoni rapporti con la Russia (schierata al fianco del generale Khalifa Haftar) e con la Turchia (principale alleato del governo di Fayez…
Un inviato speciale Usa per arginare la Cina all'Onu
Lo scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina sembra aver raggiunto un equilibrio neppure troppo precario dopo la firma della cosiddetta Fase 1 tanto che le attenzioni sia di Washington sia di Pechino si stanno rivolgendo sul Vecchio continente. In particolare, per quanto riguarda la digital tax e il 5G rispettivamente. Ma nella guerra tra le due superpotenze sembra essersi…
Ankara cerca la sponda con la Nato, ma strizza ancora l’occhio a Mosca
La Turchia ci riprova e inizia a mettere anche le mani avanti: il sistema missilistico di difesa S-400 non è incompatibile con le strumentazioni e il materiale Nato, in particolare gli F-35, i caccia da guerra di ultima generazione statunitense. Lo ha detto a Davos il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu davanti alla platea di Davos, ribadendo anche la…