Uno studio dell’Istituto Gino Germani ha esaminato 28 manuali delle scuole medie e individuato sei filoni di propaganda allineati alle narrative del Cremlino. Gli autori richiamano l’urgenza di educare al pensiero critico e allo studio di tutte le forme di totalitarismo
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A Bruxelles Mattarella raccoglie il consenso europeo
Due concetti su tutti. Primo: l’Italia è nel cuore dell’Europa, ha scritto in italiano sui social Metsola. Secondo: “Risponderemo al suo Nessun Dorma”, promette von der Leyen. Due dichiarazioni che da un lato spiegano quanta considerazione ci sia di Roma nelle sedi europee, e dall’altro come la Commissione intende affrontare una fase di definitiva maturazione dell’Ue, sia per i richiami avanzati dal Presidente della Repubblica, sia perché si tratta di riforme ormai non più procrastinabili. In questa direzione vanno lette (e rilette) le parole di Mattarella, che aveva sottolineato con veemenza il senso collettivo di responsabilità
I limiti della democrazia e la funzione “Meloni”. L'analisi di Sisci
Il recente arrivo della minaccia russa, e la sua capacità di influire e sobillare sistemi democratici insieme all’invasione dell’Ucraina, hanno cambiato le regole del gioco. Nuove forze illiberali minacciano le democrazie occidentali. La destra radicale altrove ha pensato che il potere di Meloni in Italia fosse il permesso a tentare la scalata al potere nei propri paesi senza smettere i panni illiberali e filorussi. A Meloni la scelta se muoversi al centro o andare a destra. L’opinione di Francesco Sisci
Vi spiego il ruolo della diplomazia Vaticana per la pace giusta in Ucraina. Parla Fattorini
Il Vaticano sarà centrale negli sforzi diplomatici per arrivare a una pace giusta in Ucraina. Il nuovo pontefice ha una proiezione geopolitica che riporta al centro l’Occidente e gli impegni assunti con il vicepresidente statunitense Vance rafforzano gli organismi internazionali. Il rapporto Santa Sede-Meloni? Equilibrato e proficuo. Ora la premier si muova nel solco di De Gasperi. Colloquio con Emma Fattorini, docente emerita de La Sapienza
Interforze, moderne, resilienti. Le forze armate del futuro secondo Portolano
Dalla cooperazione internazionale alla deterrenza, dal rinnovamento tecnologico al capitale umano, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, in commissione alla Camera invoca delle Forze armate al passo con le minacce contemporanee, interforze, moderne e capaci di proiettarsi nei nuovi scenari globali. Sullo sfondo, l’imperativo di rafforzare il ruolo dell’Italia tra Nato e Unione europea e la necessità di bilanciare impegni operativi e capacità industriali
La Cina cambia paradigma? Cos'ha detto Xi sul prossimo Piano Quinquennale
Il nuovo Piano Quinquennale della Cina ridefinisce il concetto di sviluppo economico in chiave difensiva. In risposta alle crescenti pressioni esterne e alle tensioni con gli Stati Uniti, Xi Jinping propone una strategia centrata sulla sicurezza, con l’obiettivo di rafforzare la capacità del Paese di resistere a lungo termine piuttosto che di crescere rapidamente
I dazi non piegano la manifattura italiana, anche grazie al pharma. Report Intesa
La guerra commerciale continua a rappresentare un fattore di incertezza e inquietudine per le imprese italiane. Ma sia nel 2025, sia nei prossimi anni, non ci sarà nessun collasso industriale. Anche grazie alla garanzia dell’export
Così il nucleare iraniano mette sotto stress Iraq, Siria e Libano
Il nuovo corso politico in Libano, Iraq e Siria segna un tentativo di riaffermazione della sovranità statale, soprattutto nel controllo delle armi e della politica di difesa. In uno scenario segnato dalle tensioni Usa-Iran, le milizie filo-iraniane rappresentano una sfida alla legittimità delle istituzioni
La spesa militare al 2% non sia solo una formalità. Il commento di Serino
L’annuncio del raggiungimento del 2% del Pil in spesa militare da parte del governo rappresenta una potenziale svolta per le Forze armate e per il posizionamento del Paese in ambito Nato. Tuttavia, la mancanza di dettagli sulle modalità con cui tale obiettivo sarà raggiunto alimenta dubbi sulla reale portata dell’iniziativa. Solo il Dpp per il triennio 2025-2027 potrà chiarire se si tratta di una scelta strutturale volta a colmare i gap o di un’operazione formale. L’analisi del generale Pietro Serino, già capo di Stato maggiore dell’Esercito
Ecco gli obiettivi inconfessabili dei prossimi referendum. Scrive Polillo
Maurizio Landini alla fine raccoglie ciò che aveva seminato. La frattura nel mondo sindacale rimane profonda e non potrà non ripercuotersi sul successo dell’iniziativa. Si vedrà all’indomani del 9 giugno, una volta chiusi i seggi elettorali. Fin da ora, tuttavia, è impossibile non vedere quale sia la reale posta in gioco. Gianfranco Polillo spiega quale